Mazara, Scontro sulla tassa rifiuti 2018. D’Annibale: “Opposizione sterile ed incoerente”. Mauro: “Sterile perché, con dati, mette il dito sulla piaga? Il PEF è onirico e la riduzione del 30% della Tari è virtuale”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
30 Marzo 2018 09:53
Mazara, Scontro sulla tassa rifiuti 2018. D’Annibale: “Opposizione sterile ed incoerente”. Mauro: “Sterile perché, con dati, mette il dito sulla piaga? Il PEF è onirico e la riduzione del 30% della Tari è virtuale”

In merito all’appro- vazione, nella seduta consiliare di prosecuzione del 28 marzo, del Piano Economico e Finanziario relativo alla tassa Rifiuti per il 2018, si è registrato un duro dibattito sia in aula fra la maggioranza l’opposizione ma anche attraverso le dichiarazioni rese alla stampa. Abbiamo così raccolto le dichiarazioni di due esponenti dei rispettivi schieramenti: Joselita D’Annibale (Futuristi) e Giacomo Mauro (Pd).

Attraverso una nota inviata agli organi di stampa in merito all’approvazione della tassa sui rifiuti 2018, il consigliere comunale Joselita D'Annibale (Fratelli d'Italia), presidente della I Commissione consiliare “Affari Amministrativi, Patrimonio e Bilancio” ha dichiarato: “per il secondo anno consecutivo viene approvata una tassa sui rifiuti con una sensibile riduzione”. La Consigliera ha espresso la propria soddisfazione per l'ottimo risultato raggiunto: “si prevede finalmente l'attuazione di un sistema di raccolta differenziata che porterà già in pochi mesi i suoi grandi benefici. Non si può non riconoscere il grande merito del Sindaco Cristaldi e della sua Amministrazione per la programmazione e volontà di attuare un sistema di raccolta differenziata spinta al massimo”.

Ricordiamo che l’atto in questione è stato votato favorevolmente dai consiglieri della maggioranza: D’Annibale, Caruso, Zizzo, Marascia, Ingargiola, Di Gregorio, Impeduglia, Isidonia Giacalone, Giuseppe Giacalone, Firenze, Foderà, Provenzano, Pernice, il presidente del consiglio comunale Vito Gancitano; fra i favorevoli anche due consiglieri dell’opposizione: Francesco Foggia (che probabilmente non è più da considerarsi all’opposizione votando sempre con la maggioranza) e Francesco Di Liberti (PD). Hanno votato No invece i consiglieri: Colicchia, Mauro, Randazzo e Safina. Si sono invece astenuti: La Grutta e Gaiazzo. Erano assenti alla seduta: Bommarito, Burzotta, Alestra, Norrito, Iacono Fullone, Tumbiolo, Alagna e Arena.

In merito alla votazione dell’atto la D'Annibale, sempre attraverso la stessa nota, ha però sottolineato: “un grande lavoro svolto dall'Ufficio ARO e non si può non evidenziare il comportamento coerente dei consiglieri di opposizione che non si sono lasciati prendere la mano dal ruolo di meri oppositori, il consigliere Foggia e il consigliere Di Liberti. A parte loro, si registra ancora una volta, un'opposizione sterile, incoerente che prima chiede la raccolta differenziata e che adesso che viene proposta vota contrario, votando contrario all'abbattimento della tariffa con discorsi che sembrano tutelare gli evasori a danno del contribuente onesto”.

A seguito delle dichiarazioni di Joselita D’Annibale, abbiamo contattato il consigliere Giacomo Mauro (PD), presidente della Commissione per le Garanzie Statutarie, il quale ha così sottolineato: “premetto che non voglio fare polemiche e che il mio intervento e sul voto contrario alla delibera, insieme ad altri consiglieri dell’opposizione, è suffragato da dati. Apprezziamo che l’Amministrazione abbia finalmente pensato di avviare la raccolta differenziata porta a porta in tutto il territorio comunale ma mio parere la riduzione del 30% della tariffa 2018 è soltanto virtuale in quanto si potrebbe ottenere soltanto se in sei mesi, dal 1 giugno al 31 dicembre, la raccolta differenziata arriverà al 65%.

Ciò è stato ammesso anche dal dott. Vito Di Giovanni, responsabile dell’Aro, nonché marito della D’Annibale, che ai microfoni nel corso del Consiglio comunale, ha detto che se non si raggiunge questo 65% si dovrà tornare in consiglio comunale per approvare nuove tariffe. Per questo –ha spiegato Mauro- io e altri consiglieri abbiamo votato contrario ed ho definito onirico il PEF presentato dall’Amministrazione. A suffragare il mio ragionamento vi è un consolidato storico e mi domando: se una Città come Marsala dopo 10 anni, lavorando in questa direzione, è riuscita ad arrivare al 55% della raccolta differenziata, come potrà Mazara, con tutto l’impegno dei cittadini e dell’Amministrazione, ad arrivare a 65% in soli sei mesi partendo dal dato attuale che supera appena il 10%? Probabilmente per l’Amministrazione, l’Aro e la maggioranza ciò sarà possibile.

Io credo di no. Il rischio che la tariffa non sia ribassata alla fine dell’anno è alquanto reale”.

Mauro ha poi così risposto alle accuse all’opposizione rivolte dalla D’Annibale: “l’opposizione è considerata sterile in quanto mette il dito nella piaga su un’incongruenza del PEF. Non entro nel merito delle decisioni di due consiglieri di opposizione che hanno votato favorevolmente, hanno un loro modo di vedere le cose. Ripeto –ha aggiunto- apprezzo lo sforzo dell’Amministrazione di avviare la raccolta differenziata porta a porta in tutto il territorio ma la riduzione della Tari è virtuale”. (in foto di copertina Joselita D'Annibale e Giacomo Mauro).

Infine abbiamo chiesto a Giacomo Mauro come sia possibile che sullo stesso atto ammnistrativo due consiglieri del Pd votino contro ed uno favorevolmente? Ci sono linee diverse nel Pd? “Il Partito Democratico mazarese –ha spiegato Mauro- non ha una linea su questa vicenda e neanche su altre che riguardano la Città. Il Direttivo locale non viene riunito da due anni per affrontare questioni cittadine. Non esiste una linea univoca del Partito in quanto secondo me ad oggi non c’è più un Partito. Alcune riflessioni sul Pd mazarese le ho espresse, insieme ad altri componenti del Direttivo, in un documento dove viene sottolineata la mancata volontà della segreteria di non volere discutere il risultato elettorale a livello locale le questioni della Città”.

Infine Giacomo Mauro è ritornato a parlare della gestione della raccolta rifiuti in città: “nel PEF del 2017 si sono previsti 3.800.000 euro per gare di appalto per la raccolta rifiuti per raggiungere il 30-35% della differenziata. Alla fine però la differenziata si è attestata intorno al 10%. Mi domando: alle ditte che hanno espletato il servizio sono state pagate le intere fatture oppure contestato quanto non fatto e riconosciuto soltanto quanto raggiunto? Se io a casa chiamo il muratore per fare il prospetto, gli interni ed una scala, ed invece lui mi fa soltanto il prospetto allora lo pagherò solo per quello”.

Francesco Mezzapelle

30-03-2018 11,30

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