E’ stato ritrovato nel pomeriggio di ieri il busto in bronzo raffigurante don Stefano D’Oca che era stato rubato probabilmente domenica scorsa all’ora di pranzo all’interno dell’atrio della Chiesa di San Pietro ove lo stesso busto si trovava collocato su un piedistallo di marmo. La scomparsa del busto aveva fortemente turbato l’intera comunità mazarese non solo per il gesto criminale, in se anche blasfemo, soprattutto per il grande affetto della Città nei confronti dello stesso “padre D’Oca” che –ricordiamo- è stato primo parroco della Chiesa di San Pietro sita nell'omonima via nel quartiere Trasmazaro che a partire dagli anni '60 cominciò popolarsi grazie a rappresentanti della classe peschereccia mazarese; padre D’Oca è stato infatti un grande educatore, punto di riferimento per molte generazioni di mazaresi.
Scomparso 35 anni fa, per ricordarlo fu realizzato il busto in bronzo il cui furto lunedì scorso è stato denunciato alle forze dell’ordine dall’attuale parroco, don Giacinto Leone. Ieri pomeriggio il ritrovamento in un terreno incolto di contrada Affacciata, nelle vicinanze dell’Istituto Commerciale “F. Ferrara”. A segnalare la presenza del busto nei pressi di un casolare, probabilmente nascosto in attesa di esser rivenduto al mercato nero, sono state alcune persone che in quel momento raccoglievano finocchietto selvatico.
Immediatamente sono state avvertiti i carabinieri della locale Compagnia e lo stesso don Giacinto. Il busto (in copertina foto del busto recuperato) è tornato pertanto presso la chiesa di San Pietro in attesa di esser ricollocato al suo posto; magari potrebbe esser collocato qualche telecamera per disincentivare malviventi…Comunque, tutto è bene quel che finisce bene.
Francesco Mezzapelle
