Il prossimo 15 ottobre si celebra, ormai da 17 anni, il "BabyLoss Awareness Day", la Giornata mondiale della consapevolezza sul lutto per la perdita dei bambini/e durante la gravidanza e nel primo periodo di vita. Una cittadina mazarese, Felicita Vazzana, lo scorso 8 ottobre ha scritto al sindaco Salvatore Quinci chiedendo di aderire a questa giornata che quest’anno ricade di domenica. Anche l'anno scorso a seguito della richiesta della stessa cittadina l'Amministrazione Quinci aderì all'iniziativa illuminando di rosa e azzurro la facciata del Palazzo Cavalieri prospiciente piazzale GB.
Quinci. ’obiettivo primario di questa celebrazione –ha scritto Felicita Vazzana- è “fare luce” sulla morte in gravidanza e e dopo la nascita. Essendo io una mamma che dodici anni fa, dopo 38 settimane di gravidanza, ha vissuto e vive tutt’ora, come tantissime altre mamme a Mazara, quest’immenso dolore volevo chiederle se era possibile la sera del 15 ottobre illuminare di rosa e azzurro il nostro Arco Normanno o il Palazzo comunale o qualsiasi altro monumento della nostra Città”. Nonostante l’altissima frequenza di perdite in gravidanza, in prossimità del parto e nei primi mesi di vita, il lutto perinatale rimane ancora un grandissimo tabù a livello culturale e sociale.
Spesso manca un accompagnamento adeguato alle famiglie in lutto e viene proposto loro di dimenticare in fretta, quasi l’oblio e il silenzio fossero l’unica medicina possibile. Ma il dolore per la perdita perinatale rimane nel corpo, nella mente, nel cuore dei genitori, spesso crea difficoltà relazionali, emotive e nei legami di attaccamento. Tuttora molti operatori della nascita sono sguarniti di una conoscenza adeguata a riguardo. La giornata del Babyloss rappresenta per le famiglie colpite dalla morte dei propri figli un’occasione per condividere, ricordare e celebrarli, con l’intento di trasformare piano piano il dolore in dialogo interiore, ricchezza condivisa, empatia, possibilità di rinascita.
Ogni giorno, nel nostro Paese, secondo i dati più recenti, muoiono 6 bambini di cui 3 entro i primi 7 giorni di vita. Dopo 9 mesi di attesa, speranze e sogni vedere andarsene quel neonato ancora così fragile è un lutto che modifica per sempre la propria vita. Non se ne parla mai abbastanza, ma accomuna più di 2 mila genitori l'anno solo in Italia. È un fenomeno di cui si parla pochissimo, e che spesso resta solo nel trauma di chi lo vive o lo ha vissuto, e cioè nel ricordo delle mamme e dei papà mancati.
Francesco Mezzapelle