Ieri pomeriggio in piazza della Repubblica a Mazara del Vallo si è svolta la manifestazione “Insieme per la pace”, promossa dalla Caritas diocesana col patrocinio del Comune. All’iniziativa hanno preso parte 300 persone, tra scout, rappresentanti dell’Amministrazione comunale, sindacati Cgil e Uil, dell’Anpi e della comunità islamica locale. La pioggia non ha fermato chi voleva portare il proprio messaggio a favore della pace e del popolo ucraino costretto a fuggire dalla propria terra a causa dell’invasione dell’esercito russo, attraverso diversi cartelloni è stato espresso il proprio “no alla guerra”.
All’iniziativa hanno partecipato diverse donne comunità ucraina mazarese che hanno voluto ringraziare la cittadinanza per “l’aiuto concreto offerto in questi drammatici giorni”. Sul palco è intervenuta, tra gli altri, Victoria Tarasyuk, una delle poche donne ucraine che vivono oramai da anni in città, avendo lasciato la propria madre a Leopoli. “Mio figlio è nato a Mazara del Vallo e appartiene a un altro popolo, quello italiano come siete voi, un popolo con un cuore grande; ci state dimostrando vicinanza e affetto. Tutti insieme dobbiamo essere uniti”, ha concluso la Tarasyuk. Presenti anche la rappresentante dell’associazione culturale “Ucraina Mediterranea” di Trapani e Provincia, Olga Mulyak, e alcune prime famiglie accolte dopo esser scappate dall’Ucraina.
Le conclusioni sono state affidate al vescovo della Diocesi di Mazara mons. Domenico Mogavero (in foto nel corso del suo intervento): “Quando la fede e le religioni strumentalizzano Dio per affermare la loro sopravvivenza, sono delle realtà morte”, ha detto il Vescovo rattristato dalle prese di posizione del Patriarca di Mosca Kirill che nei giorni scorsi attraverso un sermone aveva identificato il conflitto in Ucraina come una lotta del bene contro la promozione dei modelli di vita peccaminosi e contrari alla fede cristiana, portati avanti dall’Occidente. “Quella russa è una chiesa asservita allo Stato, è agonizzante e si sta schierando con il potente – ha detto Mogavero – contro l’uomo e a favore dello sterminio degli innocenti. Da uomo di Chiesa questo mi intristisce molto”. La manifestazione, organizzata in forma statica, si è conclusa con un minuto di silenzio e preghiera.
Francesco Mezzapelle
