Mazara, questione stipendi operatori ecologici: lunedì 27 gennaio riunione urgente in Prefettura

Lavoratori in stato di agitazione perchè senza stipendio di dicembre. Nei prossimi mesi nuovo bando per raccolta rifiuti

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
24 Gennaio 2025 17:21
Mazara, questione stipendi operatori ecologici: lunedì 27 gennaio riunione urgente in Prefettura

Si terrà lunedì prossimo, 27 Gennaio, in Prefettura, a Trapani, alle ore 17,30 un incontro urgente per discutere la problematiche riguardante i 105 lavoratori che svolgono la raccolta rifiuti sul territorio di Mazara del Vallo che non hanno ancora ricevuto lo stipendio di dicembre. Gli operatori ecologici sono in stato di agitazione e minacciano di bloccare la raccolta dei rifiuti. Nei giorni scorsi l’ufficio Ambiente del Comune aveva reso noto che nella giornata di mercoledì 22 gennaio si potessero verificare disservizi (come del resto è avvenuto) nella raccolta porta a porta dei rifiuti (umido/organico e vetro) in quanto nella stessa mattinata si sarebbe svolta un’assemblea sindacale dei lavoratori nel cantiere dell'Igiene ambientale in via del Mattatoio.

Si è trattata della seconda assemblea sindacale degli operatori in pochi giorni a causa della mancata corresponsione dello stipendio del mese di dicembre che avrebbe dovuto esser erogato entro il 15 gennaio. Disagi e preoccupazioni dei 105 lavoratori si erano già verificati lo scorso dicembre per la mancata percezione dello stipendio di novembre e della tredicesima (vedi in foto assemblea sindacale del 18 dicembre scorso); un intervento del Comune, nonostante le grosse difficoltà economiche finanziarie dell’Ente, con un mandato di pagamento a favore dell’ATI Multiecoplast-Eco Burgos (l'associazione temporanea di imprese che espleta il servizio di raccolta rifiuti nel territorio di Mazara del Vallo) scongiurò lo sciopero dei lavoratori durante il periodo delle festività di fine ed inizio anno.

Adesso la situazione si è riproposta nella sua gravità. Lo scorso 18 gennaio con una lettera a firma di Giorgio Macaddino responsabile provinciale Uil Trasporti ed inviata alla Prefettura di Trapani, alla SRR Trapani Sud, all'ATI Multiecoplast-Eco Burgos, e al sindaco Salvatore Quinci, è stato proclamato lo stato di agitazione degli stessi lavoratori. Attraverso la stessa nota si chiedeva con urgenza la convocazione di un tavolo di "raffreddamento", presso la Prefettura di Trapani, per un confronto fra le parti "al fine di dirimere le criticità di natura economica ed amministrativa che non possono costituire oggetto di disagio per le 105 unità che svolgono regolarmente il proprio dovere e che puntualmente ogni mese restano in balia del miraggio di quando riscuoteranno il proprio salario".

La riunione in Prefettura è stata pertanto convocata per lunedì 27 gennaio alle ore 17,30; nel caso di un eventuale risultato negativo la situazione -come dicevamo prima- potrebbe sfociare in uno sciopero dei lavoratori fino al totale blocco del servizio di raccolta dei rifiuti nel territorio con tutte le conseguenze nefaste del caso.

Lo scorso 18 dicembre in Consiglio comunale il sindaco Salvatore Quinci, intervenendo in risposta ad alcune interrogazioni orali presentate dall’opposizione proprio in merito alle difficoltà dell'Ente di pagare le fatture alla società che gestisce il servizio di raccolta rifiuti, spiegò alcune delle novità relative al nuovo bando per la gestione della raccolta differenziata nel territorio di Mazara del Vallo. “Il nuovo bando –ha spiegato Quinci- che abbiamo preparato insieme all’assessore Giampaolo Caruso e sarà espletato nel gennaio del 2026 dalla SRR, prevede un costo annuo del servizio di 9 milioni di euro, due in meno rispetto a quello attuale, ciò grazie ad un finanziamento attraverso un bando del CONAI, allora potremo abbassare il costo delle bollette della Tari; il nuovo bando prevede che la pulizia delle caditoie, delle spiagge e altri servizi che nel precedente erano assenti”. Quinci in merito al perché la Società si dimostrò insofferente per un’esposizione di circa un milione e mezzo di euro, annunciò altresì che nel prossimo bando sarebbe stata imposta la garanzia da parte della società aggiudicatrice del maxi appalto di un capitale sociale di oltre venti milioni di euro a fronte al costo di servizio che dovrebbe ammontare a 63 milioni di euro, ciò al fine da poter gestire eventuale situazione di difficoltà.

Infine il primo cittadino mazarese è tornò a sottolineare le enormi difficoltà finanziarie dell’Ente per il fatto che soltanto 3 milioni degli 11 totali del costo annuo vengono coperte dal pagamento dei cittadini della Tari e che in generale solo il 30% della popolazione paga tasse e tributi, una situazione insostenibile al quale il Comune sta mettendo mano con la riscossione coattiva. L’auspicio, oltre quello di un reale abbassamento delle bollette della Tari a partire dal 2026, è quello che, oltre ad un’azione repressiva, si implementino strumenti per allargare la platea dei contribuenti scovando coloro che sono nella possibilità di pagare tasse e tributi, che usufruiscono dei servizi comunali ma restano “invisibili” agli uffici.

D’altronde l’obiettivo è sempre lo stesso: pagare tutti e pagare di meno e garantire l'espletamento del servizio di raccolta rifiuti.

Francesco Mezzapelle 

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