Dopo la prima “steccata” l’Amministrazione Cristaldi è riuscita a far inserire un proprio progetto nella graduatoria provvisoria dei progetti, presentati da diversi Comuni siciliani, ammessi e finanziabili attraverso un bando regionale promosso dal Dipartimento Famiglia e Politiche Sociali. Si tratta del progetto di realizzazione, con un investimento di circa 600.000 euro, di un playground polisportivo in via Belgio (in un’area di proprietà comunale, adiacente alla suddetta scuola, inutilizzata da anni e lasciata al degrado e abbandono, vedi foto di copertina).
La notizia del decreto n. 2270 del 15 novembre scorso dell’Assessorato regionale alla Famiglia è stata data ieri dal sindaco Nicola Cristaldi attraverso una nota a seguito di un sopralluogo che lo stesso primo cittadino ha realizzato nell’area in questione insieme al consigliere comunale, presidente della Commissione Bilancio, Joselita D’Annibale, la quale ha espresso “soddisfazione per l’inserimento tra le opere ammissibili e finanziabili del progetto dell’Amministrazione Cristaldi di realizzazione di un playground sportivo che incrementerà l’offerta infrastrutturale sportiva e consentirà di realizzare attività di animazione sociale nel quartiere”.
(in foto n.2 Cristaldi e la D'Annibale nel corso del sopralluogo) Ci aspettavamo che al sopralluogo partecipassero anche i protagonisti di questo progetto, cioè il geometra Vito Pinta dell’ufficio tecnico ed geometra Pietro Aurelio Giacalone, responsabile unico del procedimento, nonché il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Silvano Bonanno. Probabilmente il sindaco Cristaldi, lo comprendiamo, intende utilizzare il finanziamento dell’opera come cavallo di battaglia elettorale al fine di promuovere uno dei suoi consiglieri comunali più fedeli ed appartenenti al suo “cerchio magico”.
(in foto n.3 da sx i tecnici comunali Vito Pinta e Pietro Aurelio Giacalone). Ricordiamo però che fu lo stesso vice sindaco Bonanno lo scorso 24 settembre ad annunciare l’ammissibilità, da parte dell’Assessorato regionale alla Famiglia, del progetto ripresentato dopo la “steccata” della prima volta. Ecco cosa dichiarò Bonanno: “Il progetto era stato presentato una prima volta e per un intoppo informatico non era stato ammesso in quanto la procedura prevedeva la sola presentazione telematica.
Abbiamo chiesto ed ottenuto la riapertura dei termini ed una volta esaminato il progetto è stato ritenuto meritevole di finanziamento. Ora attendiamo il decreto di finanziamento nell’ambito della misura 9.6.6. per il recupero e riuso di spazi ed immobili pubblici ai fini di inclusione sociale”. In quella stessa occasione Bonanno (in foto n.4) diede un’altra notizia dichiarando: “La realizzazione di un playground sportivo è stata anche inserita in un’altra azione progettuale già presentata al Ministero dell’Istruzione nell’ambito della messa in sicurezza della scuola media di viale Olanda per un totale di 3 milioni 200 mila euro.
Siamo in attesa della conferma del finanziamento. In caso positivo, non è escluso che si possano realizzare due playground sportivi nella nostra Città”. Non abbiamo però ancora nessuna notizia di questa altra richiesta inviata alla “Gestione edilizia Enti Locali” del Ministero dell’Istruzione e relativa ai lavori, attraverso il Fondo Sociale Europeo, di adeguamento/miglioramento sismico, adeguamento impiantistico, messa in sicurezza e per la riqualificazione delle aree esterne del complesso scolastico “Giuseppe Boscarino” (conosciuto come "Gorgorosso") adiacente all’area ove dovrebbe sorgere il playground.
Pertanto attendiamo… Ma torniamo un po’ indietro e vediamo come e perché la prima richiesta per il finanziamento del progetto del playground sportivo di via Belgio era stata esclusa, nel novembre del 2017, dall’elenco delle opere finanziabili attraverso le risorse comunitarie del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (PO FESR Sicilia 2014/2020) previste dall’azione 9.6.6 per il recupero ad uso sociale di immobili pubblici e confiscati alla mafia. Scorrendo il Decreto del Dirigente generale Mario Candore, il n.3154 firmato il 22 novembre 2017, si leggeva il motivo di quell’esclusione “non ricevibile ai sensi dell’art 4, paragrafo 4.4, comma 3 lett.a)punto primo, in quanto l’istanza completa di tutti gli allegati non né stata inviata entro i termini, come stabilito dall’art.4 paragrafo 4.2”.
In pratica l’istanza fu inviata (si dice a causa di un guasto ad un pc) alcuni minuti dopo la scadenza fissata alle ore 13 del 17 agosto 2017. Bisogna però ricordare che i tecnici comunali, il Rup Pietro Aurelio Giacalone e il progettista Vito Pinta, ebbero appena 24 ore per lavorare al progetto la cui determina del dirigente del III Settore, l’ing. Nicolò Sardo, fu firmata il 16 agosto, un giorno prima. Altra anomalia è relativa all’approvazione del progetto da parte della Giunta Cristaldi proprio nella mattinata del 17 agosto con una seduta, presieduta dal vice sindaco Bonanno (in quella seduta erano assenti il sindaco Cristaldi e l’assessore Adele Spagnolo), convocata ad hoc nella quale venne approvata la delibera n.117 nella quale si si leggeva che il costo complessivo del progetto di playground ammontava a 600 mila euro di cui circa 526mila per l’importo a base d’asta, circa 10.000 euro per oneri di sicurezza e poi circa 64.000 per somme a disposizione dell’Amministrazione.
Il "Progetto playground" in via Belgio. L ’area interessata al progetto è quella confinante con la Scuola Media “G. Boscarino”. Si tratta di un’area di 2000 mq dove la parte coperta secondo progetto (vedi foto n.5), una tendo-struttura composta da archi lamellari in legno, coperta da un telo amovibile, dovrebbe essere di poco più di 800mq. L’area dovrebbe essere adibita per varie discipline: basket, volley, tennis e calcetto a servizio delle scuole vicine e di varie associazioni sportive accreditate.
Speriamo che almeno stavolta tutto vada per il meglio cosicchè l’Amministrazione possa procedere, in tempi rapidi, al bando di gara per l’affidamento dei lavori visto che ad oggi l’area, di proprietà comunale, ove previsto l’intervento si trova in uno stato di grande degrado ed abbandono. Basta farsi un giro al suo interno (vi sono due ingressi senza nessun cancello da via Belgio ed è possibile accedervi dai muretti limitrofi dove non esiste più la recinzione) per notare una vegetazione selvaggia ormai ad altezza uomo, rifiuti di ogni genere; insomma un vero squallore.
Francesco Mezzapelle