Mazara, presentato al centro diocesano "Operatori di pace" il "Report 2023 sulle migrazioni"

Ecco l'intervista a Mariacristina Molfetta Co-curatrice del testo

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
03 Aprile 2024 08:55
Mazara, presentato al centro diocesano

Pubblichiamo quanto si legge sul sito Diocesi.it: 

Da una parte la situazione del diritto d’asilo nel mondo, in Europa e in Italia e, dall’altra, il forte appello che Papa Francesco ha lanciato in occasione dell’ultima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, chiedendo che ogni abitante della Terra sia veramente libero di scegliere se migrare o restare: una sconfortante antitesi. Oggi 114 milioni di persone (un abitante della Terra su 71 e, in cifra assoluta, 6 milioni in più rispetto alla fine del 2022) non sono state libere di scegliere se restare.

Perché sempre più numerosi sono i conflitti e sempre più gravi, in alcune aree del mondo, le situazioni di crisi economica o sociale e le difficoltà nel procurarsi cibo ed acqua, mentre si è sempre meno capaci, a livello globale, di gestire processi di pace e non lo si è ancora abbastanza nella salvaguardia del pianeta. I numeri del fenomeno migratorio sono contenuti nel testo “Il diritto d’asilo. Report 2023. Liberi di scegliere se migrare o restare?” (Tau Editrice 2023, p. 400) che è stato presentato anche al centro diocesano “Operatori di pace” di Mazara del Vallo.

Si tratta della settima edizione del rapporto che la Fondazione Migrantes dedica al “mondo” dei rifugiati e delle migrazioni forzate. Articolata nelle ormai tradizionali quattro sezioni “Dal mondo con lo sguardo rivolto all’Europa”, “Tra l’Europa e l’Italia”, “Guardando all’Italia” e “Approfondimento teologico”, la pubblicazione è curata da un’équipe di studiosi e operatori impegnati da anni al fianco di rifugiati e richiedenti asilo. A Mazara del Vallo l’ha presentato una delle curatrici, Mariacristina Molfetta, nell’ambito di un incontro organizzato dall’Ufficio diocesano per le migrazioni e la mobilità umana diretto da suor Alessandra Martin.

Il testo dà la possibilità di leggere il fenomeno delle migrazioni. Il conflitto in Ucraina scoppiato nel febbraio 2022 ha contribuito all’aumento del numero di persone in fuga da guerre, conflitti, persecuzioni e diritti negati, che ha superato a livello globale i 110 milioni a metà 2023. Di questi, circa 35 milioni si trovano nel 2023 fuori dei confini del proprio Paese, alla ricerca di protezione e sicurezza. La maggior parte, circa il 70%, rimane in Paesi confinanti, e solo una piccola parte inizia un lungo e pericoloso viaggio verso l’Europa, che continua a presentare un’assoluta carenza di canali di ingresso legali e sicuri.

Sono stati infatti poco più di 500 mila gli ingressi irregolari in Europa tra il 2022 e il 2023, mentre sono state più di un milione le richieste d’asilo presentate nello stesso periodo. Il primo capitolo del nuovo report fa il punto sugli andamenti del 2022 e dei primi nove mesi del 2023, portando l’attenzione sulle rotte di ingresso, le domande d’asilo presentate e le forme di protezione riconosciute in Europa e in Italia, e discutendo l’intrecciarsi di motivazioni che spingono le persone a fuggire dal proprio Paese alla ricerca di protezione e sicurezza.

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