Mazara, Pipitone attacca Cristaldi sulla gestione rifiuti: “ha comunicato falsità”

Redazione Prima Pagina Mazara
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18 Aprile 2015 15:11
Mazara, Pipitone attacca Cristaldi sulla gestione rifiuti: “ha comunicato falsità”

Era il 14 settembre 2013 ed il sindaco di Mazara del Vallo Cristaldi annunciava: “Finisce l’era dell’ATO Belice Ambiente. Sarà il Comune a fare la raccolta con l’approvazione dell’Ambito di raccolta ottimale (ARO), mentre il piano d’intervento è in fase di elaborazione". Finalmente il 19 febbraio 2015, in pompa magna, viene annunciata l’approvazione del piano d’intervento, dopo 18 mesi di elaborazione, mancante il capitolato d’oneri ed il bando di gara. Cristaldi comunica che “la nuova modalità porterà ad una diminuzione dei costi di 500 mila euro. Abbiamo voluto la collaborazione della Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Palermo”.

L’assessore Billardello assicura che il personale della Belice Ambiente, di pertinenza comunale, sarà assorbito ed anzi, nelle previsioni, occorreranno altri 21 operatori e l’assessore Bonanno ripete quanto detto dal Billardello e dal sindaco.

Rileviamo in questi comunicati un falso clamoroso.

La confusione regna sovrana, il sindaco Cristaldi non riesce a distinguere il piano d’intervento dell’ARO dal piano d’ambito della SRR. La giunta non ha approvato un bel niente, semmai ha adottato. L’affermazione di Cristaldi sulla collaborazione della Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Palermo nella predisposizione del piano d’intervento dell’ARO è pura fantasia e mania di grandezza. In verità, questo piano, già adottato, è frutto di una collaborazione fra tecnici comunali e quelli della società Belice Ambiente, che potrebbe configurarsi in un conflitto d’interessi. I tecnici dell’Università si stanno occupando della predisposizione del piano d’Ambito.

Ritornando al piano d’intervento ARO, i consigli comunali della Sicilia, e fra questi anche Comuni soci della Belice Ambiente, hanno approvato il piano d’intervento, hanno ottenuto il decreto di approvazione da parte dell’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità – Dipartimento Acqua e Rifiuti ed addirittura hanno già affidato la gara per la raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani, così facendo, dissociandosi dai carrozzoni mangiasoldi degli ATO.

Il piano adottato dalla giunta Cristaldi presenta non poche criticità: mancanza di un serio piano aziendale, tanto pagano i cittadini, il passaggio del personale, che è stato assunto nella quasi totalità durante la scellerata gestione dell’avvocato Francesco Truglio, con la complicità dell’ex sindaco di Mazara Macaddino, dell’ex sindaco di Castelvetrano Pompeo, dell’ex sindaco di Gibellina avvocato Bonanno, e di tutti gli altri sindaci soci della Belice Ambiente.Bisogna poi distinguere fra il personale gli operatori ecologici, che sono quelli che materialmente raccolgono i rifiuti ed il numeroso personale amministrativo, assunto con metodo clientelare. Tutti privilegiati che, come titolo di merito, avevano la raccomandazione, con più avanzamenti di carriera. In qualche caso semi-analfabeti o addirittura analfabeti.

Il piano prevede il passaggio degli operatori ecologici dalla Belice Ambiente alla società che si aggiudicherà il servizio, mentre per il personale amministrativo, in numero di 14, naturalmente superiore a quello previsto dall’accordo quadro del 6 agosto 2013 fra l’amministrazione regionale e le organizzazioni sindacali regionali. Questo personale amministrativo sarà assegnato in regime di distacco al Comune di Mazara del Vallo, con un costo presunto di 576.040, 73 euro, secondo il contratto nazionale di comparto Federambiente, quindi maggiore del contratto nazionale dei dipendenti enti locali, lavorando nello stesso stabile.

Presumiamo che tale strategia sia dovuta ad impegni assunti da Cristaldi nell’ultima competizione elettorale del 2014, che l’ha visto rieletto sindaco di Mazara, ove la stragrande maggioranza dei dipendenti amministrativi della società Belice Ambiente era impegnata al sostegno del sindaco Cristaldi o perché personalmente candidati, o perché avevano candidato familiari o ferventi attivisti.

Tutto questo porterà irrevocabilmente ad un maggiore costo del servizio che i cittadini dovranno pagare per intero. Noi proponiamo il distacco del personale amministrativo nel numero necessario ed indispensabile, tanto non sarà licenziato nessuno, proponendo a questi “privilegiati” la riduzione degli stipendi ai livelli dei dipendenti comunali e l’eliminazione di tutte le progressioni di carriera fin qui ottenute in maniera illegittima.

Nota di Girolamo Pipitone, Presidente del Centro Studi “La Voce”

18-04-2015 17,00

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