Una cittadina mazarese, tramite un post su Facebook, ha segnalato la situazione incresciosa in cui versa la condotta idrica di via Tacito (traversa di viale Africa). Questa strada, abitata da diverse famiglie e seppur non urbanizzata per un lungo tratto, è molto trafficata perché conduce ad alcuni impianti sportivi. La cittadina ha denunciato più volte il danno agli organi competenti tramite la sezione "segnalazioni" presente sul sito del Comune. "La condotta idrica di via Tacito è ancora in perdita e nessuno interviene" - scriveva qualche settimana fa sulla sua pagina Facebook - "Da oltre 3 mesi questa situazione va avanti.
Ci sono zone di Mazara che non vengono rifornite dell'acqua necessaria. In tutta la Sicilia è allarme siccità e si va verso il razionamento, e invece in via Tacito, a Mazara, l'acqua si perde. Unica felicità è quella dei volatili e dei randagi che godono del laghetto che si è creato". A quanto pare, nella giornata di ieri, 19 giugno, sono stati effettuati alcuni interventi sulla rottura che sarebbe stata riparata, anche se in quel tratto stradale un tubo tagliato é rimasto quasi in superficie.
Quest'ultimo potrebbe causare danni alle vetture, soprattutto mezzi a due ruote, che vi transitano. Inoltre, ci è stato riferito che nella stessa strada sarebbero ancora presenti delle perdite. Anche in altre zone della città, soprattutto a Borgata Costiera, si registrano danni alla condotta idrica. Una cittadina lo scorso 28 maggio aveva segnalato, con documentazione fotografica, una rottura presente nella condotta che porta l'acqua nella Borgata che, a quanto pare, non sarebbe stata ancora riparata. Con il progredire del cambiamento climatico e l'intensificarsi della siccità, le perdite d'acqua assumono un'importanza ancora maggiore. L'acqua è una risorsa preziosa che non possiamo permetterci di sprecare. Purtroppo, a peggiorare le cose c'è la vetustà della rete idrica comunale. Auspichiamo che le perdite vengano riparate il prima possibile, e non dopo mesi o settimane, e che l'Amministrazione possa pensare a degli interventi risolutivi permanenti per sopperire al gravissimo problema per il quale sappiamo servirebbero milioni di euro.
Forse una soluzione potrebbe arrivare nella costituzione dell'ATO idrico, ma tutto ciò a che prezzo?
Caterina Mezzapelle