Mazara, parte la raccolta differenziata? Avverrà monte o a valle? Particolari non di poco conto…

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
18 Marzo 2018 16:28
Mazara, parte la raccolta differenziata? Avverrà monte o a valle? Particolari non di poco conto…

“Entro il 5 giugno 2018 l'intera città di Mazara del Vallo sarà servita dalla raccolta differenziata con il sistema porta a porta con un calendario di raccolta facile da applicare, intuitivo, innovativo”. Questo è quanto ha annunciato qulache giorno fa l’assessore comunale alle Finanze e allo Sport, Vito Billardello, attraverso un post sul suo profilo facebook.

Un post quello di Billardello che ha ricevuto molti “like”, più di 200, da molti cittadini mazaresi, di ogni età, che aspettano che il Comune si adoperi con tutti i mezzi per l’avvio della raccolta differenziata visto che la percentuale di differenziata, ultima registrazione a settembre 2017, non tocca il 15%. Eppure nel corso della gestione Truglio dell’Ato Tp2/ Belice Ambiente si arrivò a sfiorare il 40%; poi con la successiva gestione, voluta dal sindaco Nicola Cristaldi, eletto sindaco nel giugno 2009, i livelli di differenziata cominciarono a scendere vertiginosamente, probabilmente non viera nessuna volontà politica in quella direzione.

Ovviamente ci aspettiamo che quanto dichiarato dall’assessore Billardello si tramuti in realtà ma ad ogni modo il suo annuncio è successivo a quanto dichiarato qualche giorno prima dal sindaco Nicola Cristaldi nel pieno dell’ennesima crisi igienico-sanitaria che ha attanagliato la Città per l’impossibilità di conferire l’enorme mole di indifferenziata, accumulata davanti ai cassonetti dislocati nel territorio comunale, nella discarica di Siculiana temporaneamente chiusa dal presidente della Regione Nello Musumeci.

Era stato lo stesso Governatore Musumeci d’altronde ad emanare un provvedimento, in linea con le direttive europee, che fissava adempimenti e obiettivi che i Comuni avrebbero dovuto assumere nel brevissimo periodo per l'incremento delle percentuali di raccolta differenziata – in Sicilia ferme a dati molto lontani dall'obbligo di legge - mediante azioni concrete sui servizi con il passaggio a modelli di raccolta più efficaci (porta a porta, dismettendo i cassonetti stradali e attivando centri comunali di raccolta).

Cristaldi aveva così annunciato, rispondendo indirettamente alla Regione, l’avvio della raccolta differenziata nel territorio mazarese: “le criticità –ha così dichiarato Cristaldi nella stessa nota - si stanno concretizzando proprio nel momento in cui questa Amministrazione sta adottando tutte le misure, per altro con investimenti consistenti, per aumentare nel più breve tempo possibile la raccolta differenziata, ed è in atto il cronoprogramma che prevede l'introduzione della raccolta differenziata con il sistema del "porta a porta" da parte del gestore dei servizi di raccolta rifiuti ARO (gara a cura dell'UREGA)”.

In pratica l’amministrazione ha assicurato ai cittadini che, una volta affidata definitivamente la gara di appalto quinquennale per la raccolta rifiuti nel territorio comunale partirà la raccolta differenziata. La situazione è ancora in bilico in quanto si aspetta un pronunciamento degli organi giudiziari. Soltanto dopo allora si potrà stabilire l’affidamento definitivo della gara. Sarà riaffidata al gruppo primo risultato primo in graduatoria all’Urega, cioè quello della marchigiana Senesi spa (alle prese con guai giudiziari)? Al gruppo subentrante (secondo in graduatoria) guidato da Tech servizi con Icos e Ecoin (attualmente aggiudicataria provvisoria)? Chissà se a rientrare in gioco potrebbe anche essere soltanto la Eco Burgus (di Borgetto) concorrente nella stessa gara insieme alla capogruppo Senesi Spa.

L’Amministrazione Cristaldi in questi anni ha puntato sempre il dito sulla gestione regionale delle discariche (l'ex Governo regionale targato Rosario Crocetta ha gestito molto male la questione rifiuti) ma non può nascondere le sue responsabilità per il mancato decollo della raccolta differenziata che abbasserebbe di molto la dipendenza dalle discariche.

A quanto pare adesso vi sarebbe però un’inversione di tendenza, almeno questo traspare dai comunicati dei rappresenti dell’Amministrazione, nella direzione della raccolta differenziata. Qualche domanda sulle modalità della raccolta differenziata ce la poniamo e vorremmo che la stessa amministrazione indicasse chiaramente il percorso che intende seguire:

Sarà attuata una raccolta differenziata a monte? Questa seguirebbe le direttive regionali con l’eliminazione dei cassonetti stradali, implementando la raccolta porta a porta (anche solo per i quartieri più centrali e per i cittadini con problemi di mobilità) e con l’attivazione di centri comunali di raccolta (isole ecologiche) dove i cittadini potrebbero portare (se si ha la volontà di differenziare ci si può benissimo spostare con le auto portando i contenitori o sacchetti di diverso colore nell’isola ecologica più vicina) l’indifferenziata ricevendo dei crediti sulla bolletta in base alla quantità conferita. Questa sarebbe la strada più auspicabile anche perché sarebbe più facile controllare se attuata la differenziazione in base alla tipologia dei rifiuti?

Oppure il Comune di Mazara potrebbe alla fine optare, più “semplicemente”, per una raccolta differenziata a valle? Questa potrebbe prevedere una massiccia raccolta di tutti i rifiuti, senza nessuna differenziata a monte, con il loro trasporto presso un centro comunale (che potrebbe sorgere in un’area lontana dal centro, forse utilizzando un immobile confiscata alla mafia) dove attraverso un apposito macchinario, vedi ad esempio un tritovagliatore (sembra che l’Amministrazione mazarese ne stia per acquistare uno) possano essere separati fra di loro i diversi tipi di rifiuti.

Così i rifiuti differenziati potrebbero essere veicolati verso impianti di compostaggio (vedi l’organico) e nei consorzi di riciclaggio, mentre tutta l’indifferenziata potrebbe essere veicolata verso le discariche o impianti per la produzione di energia (e qui potrebbero subentrare altri discorsi collegati ad un progetto sostenuto dalla stessa Amministrazione Cristaldi). 

Ultima ipotesi, un sistema ibrido rispetto ai primi due, consisterebbe in due processi distinti, uno per la raccolta differenziata (porta a porta, dismettendo i cassonetti stradali e attivando isole ecologiche nel territorio comunale) e l’altro per l’indifferenziata che una volta raccolta, attraverso un tritovagliatore (vedi esempio in foto n.2) possa essere ulteriormente “controllata” per poi essere destinata ad un impianto per la trasformazione in energia… Chissà che non sia proprio questa l’idea dell’Amministrazione Cristaldi.

Ovviamente una seria raccolta differenziata ed un nuovo corso del ciclo dei rifiuti non potrebbe prescindere da due fattori fra loro legati: un’attività di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini i quali dovrebbero però collaborare affinchè i rifiuti che oggi deturpano molte zone del territorio non possano diventare opportunità per il suo sviluppo.

Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi…

Francesco Mezzapelle

18-03-2018 

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