“Un segno che esprime dolore e che apre alla speranza”. Così don Giuseppe Alcamo, descrive l’iniziativa contro la violenza sulle donne che domenica 24 settembre si terrà nel corso della celebrazione eucaristica delle 11 alla Chiesa di San Lorenzo di Mazara del Vallo. In quell’occasione sarà infatti posta vicino l’ambone una sedia vuota con la scritta: “Occupata dalla donna che Tu, o Dio, mi hai posto accanto come amica, sorella, moglie, madre… che io ho ucciso”.
Lo stesso parroco don Alcamo (in foto) ha spiegato: “è una frase forte, dal sapore biblico, per scuotere il cuore, aprire la mente e far riflettere. Il simbolico segno viene compiuto per diversi motivi. Innanzitutto, per ricordare a tutte le donne che si sentono in pericolo che c’è un numero telefonico che possono comporre per essere aiutate ad uscire fuori dal terrore del violento: 1522. Poi, per tenere viva la memoria di tutte le donne e bambini che hanno subìto violenze e non rendere normale il gesto di caino, che giornalmente si ripete sulle strade e nelle case. Inoltre, per denunciare che la violenza produce solo vittime: morti, orfani, sconvolgimenti, turbamenti e afflizione...
Lo stesso artefice della tragedia è carnefice e vittima nello stesso tempo. Dalla violenza, di qualsiasi tipo, viene fuori solo dolore e sofferenza. Infine, per far riflettere tutti su cosa è capace l’uomo di fare, quando perde il lume della ragione o vive un amore malato. Devo ringraziare la FIDAPA -BPW Italy, per avere avuto la sensibilità di coinvolgerci in questo loro progetto e di avere scelto la nostra comunità parrocchiale”.