Mazara, nuova “geografia” in Consiglio comunale. Maggioranza in decrescita ed opposizione in parte ambigua. Iniziato “valzer delle casacche”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
06 Gennaio 2017 14:09
Mazara, nuova “geografia” in Consiglio comunale. Maggioranza in decrescita ed opposizione in parte ambigua. Iniziato “valzer delle casacche”

Il nuovo anno rappresenterà un vero crocevia per il futuro politico di quanti compongono l’attuale Consiglio comunale di Mazara del Vallo. L’attività del massimo consesso civico, seppur intensa, negli ultimi mesi del 2016 è stata abbastanza difficoltosa.

Non si può certamente negare che votare alcuni importanti atti, vedi in primis il Bilancio di Previsione 2016, quando l’anno è quasi al termine e soprattutto con il parere negativo del Collegio dei Revisori dei Conti, risulta abbastanza anomalo; purtroppo queste difficoltà caratterizzano il secondo mandato amministrativo del Sindaco Nicola Cristaldi, quello ricevuto a seguito delle Amministrative del 2014.

Ma i problemi in Consiglio sono stati evidenziati anche con l’approvazione di altri importanti atti proposti dalla Giunta Cristaldi, cioè l’esternalizzazione del servizio dei tributi comunali e l’aumento di circa il 300% degli oneri di urbanizzazione, per non parlare nella votazione del Rendiconto 2015, anche in questo caso con parere negativo del Collegio Revisori, a “colpi di fiducia” su richiesta dell’Amministrazione. Altra questione quella del rimborso di una parte del gettone di presenza seguito di un’ispezione dell’Assessorato regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica, Dipartimento regionale delle Autonomie locali.

Risulta interessante analizzare la “geografia politica del Consiglio comunale” allo stato attuale, e poi verificare quanto accadrà quest’anno con l’approssimarsi di alcune scadenze elettorali, a partire dalle Regionali per le quali si voterà il prossimo ottobre. Certamente consiglieri andranno a confluire in nuovi soggetti elettorali; fermo restando che alcuni gruppi consiliari già adesso al loro interno contano delle vere e proprie fratture per motivi politici o/e personali.

I lavori del Consiglio comunale ed in particolare le fasi relative alla votazione di alcuni importanti atti hanno dimostrato infatti le palesi difficoltà della maggioranza consiliare che appoggia l’Amministrazione Cristaldi, ci riferiamo in particolare al gruppo “Fratelli D’Italia” che ha visto perdere alcuni pezzi nel corso del tempo. Così spesso si è assistito ad una maggioranza in grossa difficoltà “salvata” dall’aiuto di alcuni consiglieri di opposizione.

Ad oggi fanno parte del gruppo “Fratelli D’Italia” i seguenti consiglieri: Luigi Firenze, Sara Provenzano, Joselita D’Annibale, Giampaolo Caruso (capogruppo), Viviana Impeduglia, Giuseppe Tumbiolo, Vito Foderà, Isidonia Giacalone, Antonino Zizzo, Tonia Pernice, Giuseppe Giacalone ed il Presidente del Consiglio comunale Vito Gancitano.

Seppur facente parte della maggioranza cristaldiana, il consigliere Stefania Marascia non ha mai aderito al gruppo “Fratelli d’Italia”, sarebbe stata inconciliabile con la storia politica della sua famiglia legata ad ideali di centro sinistra.

Possiamo ancora considerare della maggioranza del sindaco Nicola Cristaldi la giovanissima Emanuela Alagna? Alagna non ha partecipato alle suddette importanti deliberazioni del Consiglio comunale, segno probabilmente di una sua libertà ed indipendenza rispetto alle scelte dell’Amministrazione Cristaldi di cui fa parte anche il cognato, Vito Vassallo, nella qualità di Assessore alle Attività Produttive.

Facevano parte della maggioranza eletta a supporto dell’Amministrazione Cristaldi anche i consiglieri Giorgio Randazzo, Giuseppe Di Gregorio , Pietro Ingargiola e Nicola Norrito. I quattro consiglieri, di alto peso elettorale, si sono allontanati da circa un anno dalla sfera del sindaco Nicola Cristaldi e dalla sua maggioranza non condividendone alcune scelte a partire da quella dell’esternalizzazione del servizio dei tributi comunali, fanno ormai parte dell’opposizione. Randazzo, Di Gregorio e Ingargiola hanno costituito il gruppo “Scelta Libera” mentre Norrito si dichiara indipendente ma guarda con attenzione al centro-sinistra.

Passando all’opposizione il quadro appare ancor più complesso. Considerando i suddetti 4 consiglieri fuoriusciti dalla maggioranza, l’opposizione avrebbe i numeri per costituire una nuova maggioranza consiliare. Invece in questi mesi si sono registrate posizioni spesso contradditorie ed anomale rispetto ai vari atti pervenuti in Consiglio comunale.

Vi è innanzitutto il gruppo consiliare del Pd composto da Giacomo Mauro (capogruppo), Teresa Diadema (segretario comunale del Pd) e Pasquale Safina. E’ evidente che al suo interno vi è una frattura, che poi contraddistingue il dibattito interno allo stesso Pd cittadino ed acuitosi con il recente Referendum Costituzionale. Da una parte Mauro e Safina che appaiono sempre critici nei confronti della maggioranza consiliare e dell’Amministrazione Cristaldi e ciò attraverso scelte e mozioni su alcune questioni, dall’altra la Diadema che è apparsa, in alcune scelte, “collaborativa” con la maggioranza consiliare.

Un altro caso simile al Pd avviene anche fra due consiglieri aderenti ad un altro partito del centro sinistra, e cioè il Psi che nell’ex Provincia di Trapani è rappresentato dal deputato regionale Nino Oddo. Ci riferiamo ai consiglieri Antonino Arena e Francesco Foggia: il primo fermo all’opposizione, il secondo, Foggia, sempre "dialogante" con l’Amministrazione e promotore di iniziative insieme alla compagine cristaldiana.

Appaiono non pienamente definite le posizioni di altri consiglieri eletti all’opposizione, ci riferiamo a: Giovanni Iacono Fullone, Matteo Bommarito, Antonino Gaiazzo.

Chiaramente all’opposizione invece Giacomo Cangemi (Forza Italia), Valeria Alestra e Nicola La Grutta (Movimento 5 Stelle). Un caso a parte quello di Andrea Burzotta, è all’opposizione ma al momento risulta autosospeso in attesa di sistemare la propria posizione in merito ad un’indagine giudiziaria.

Al di là delle posizioni e scelte singole o di gruppo, i consiglieri comunali dovrebbero ricordare (lo dovrebbe ricordare anche il Primo cittadino) che rappresentano non solo i cittadini che li hanno votati ma l’intera Città che usufruirà, o pagherà, il frutto delle decisioni prese dal massimo consesso civico (in copertina una foto scattata esattamente un mese fa nel corso di una seduta del Consiglio comunale) .

Purtroppo, una cosa è certa, in prossimità delle elezioni Regionali (2017), Politiche (2018 se non prima) ed Ammnistrative (2019) non mancheranno i colpi di scena scanditi attraverso il già noto "valzer delle casacche". Stay Tuned!

Francesco Mezzapelle

06-01-2017 15,00

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