Mazara, “notte di passione” per i residenti in c/da Santa Maria: una donna malmenata e derubata in casa da due ladri. Arrestato anche un evaso dagli arresti domiciliari che aveva colpito un mese fa.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
07 Luglio 2017 11:31
Mazara, “notte di passione” per i residenti in c/da Santa Maria: una donna malmenata e derubata in casa da due ladri. Arrestato anche un evaso dagli arresti domiciliari che aveva colpito un mese fa.

Un’altra notte di grande “passione” per i residenti del quartiere di Santa Maria da alcuni anni a questa parte “assediato” dalla micro- criminalità. Non passa giorno e notte che nella zona non si registri un furto nelle abitazioni dei residenti; spesso l’atto criminale viene compiuto anche in presenza degli stessi proprietari di casa che si sono ormai controllati ed intimati da gruppi di giovani criminali, probabilmente senza un‘unica regia. E non mancano neanche le aggressioni all’interno delle stesse abitazioni. Ieri sera è stata scritta un’altra drammatica pagina.

Erano circa le ore 21 quando due malviventi si sono introdotti in un’abitazione di via Michele Cascella (in foto) ove risiede una donna di 57 anni che si trovava sola in casa. La donna è stata sorpresa mentre stava guardando la tv. I ladri le avevano intimato di dargli tutti i soldi che aveva, la donna ha detto di non avere denaro in casa, così è stata malmenata, le hanno strappato di dosso la collana e gli anelli e poi le hanno rubato alcuni oggetti preziosi e sono fuggiti. La signora, ferita ed in evidente stato di shock, ha così chiamato i vicini di casa che sono subito accorsi chiamando le forze dell’ordine.

E’ arrivata la Polizia con la sezione scientifica per fare i dovuti rilievi, nel frattempo la donna è stata accompagnata la pronto soccorso per farsi controllare. Gli agenti hanno visionato le telecamere dell’abitazione che i ladri hanno opportunamente spostato con dei bastoni successivamente.

Ma non finisce qui in quanto nella stessa serata gli stessi vicini di casa e residenti nella zona, attraverso un gruppo whatsapp da loro formato al fine di monitorare il quartiere dopo i numerosissimi furti, hanno visto gironzolare in bicicletta che fare sospetto un giovane. Fermato lo stesso è stato riconosciuto: si tratta di Maurizio Di Pane. 30 enne pregiudicato arrestato dai carabinieri dopo che lo scorso 1 giugno aveva aggredito con un coltello e pistola giocattolo un anziano residente proprio nella stessa via Cascella. Il giovane avrebbe così eluso gli arresti domiciliari e si trovava in zona, chissà probabilmente pronto a mettere a segno un colpo nella stessa serata.

La Polizia appurata l’evasione dagli arresti domiciliari lo ha tratto così in arresto. Era circa la mezzanotte, così lo stresso gruppo di residenti è rimasto insieme per alcune ore davanti la casa della signora aggredita in prima serata.

Gli stessi residenti di contrada Santa Maria sono costretti quasi a fare delle ronde notturne e a segnalare presenze sospette nella zona, un territorio ben delimitato, una sorta di ferro di cavallo messa a ferro e a fuoco letteralmente da questi criminali che quotidianamente si aggirano, osservando e controllando gli spostamenti dei residenti al fine di trovare il momento giusto per colpire. Fortunatamente ancora non è finita in tragedia.

Il problema della microcriminalità nel territorio mazarese non accenna ad allentarsi. Quella di santa Maria è una delle zone più colpite. Quasi due mesi fa un altro episodio poteva avere epilogo ben più grave, infatti una residente sempre in contrada Santa Maria mentre era alla guida della sua auto è stata bloccata da alcuni malviventi a bordo di un’altra auto, successivamente le è stata portata via la borsa poggiata nel sedile anteriore.

Da un lato furti attribuibili a qualche piccolo delinquente in cerca di soldi forse per acquistare della droga, dall’altro azioni condotte probabilmente attraverso “officine mobili” considerate le modalità utilizzate (cosa pensare quando prelevati dei trattori all’interno di magazzini?).

Comprensibile da parte de ittadini residenti la "necessità di auto-organizzarsi" in un contesto di disperazione (vi sono case derubate tre volte nella stessa settimana) e dove le forze dell’ordine appaiono insufficienti, visti i mezzi e le risorse in dotazione per controllare un territorio esteso come quello mazarese.

Francesco Mezzapelle

07-07-2017 13,30

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