Mazara, “Lentamente muore…”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
02 Dicembre 2014 18:09
Mazara, “Lentamente muore…”

Corso Umberto I, il "salotto della nostra città", nel tardo pomeriggio di sabato 29 novembre di fine autunno che , considerato il clima mite e le alte temperature di questi giorni, somiglia più ad un inizio di ottobre che all'approssimarsi di dicembre e dunque del Natale...La desolazione e il silenzio regnano indisturbati. Come pure spettrali appaiono piazza della Repubblica e il resto del centro storico il venerdi sera. Ma non eravamo il cuore della movida di tutta la provincia? Ma non eravamo quelli che

il fine settimana ci riversavamo in strada, incontravamo gli amici, portavamo i bambini a passeggio, scendevamo in centro a comprar qualcosa? Cos'è successo in pochi mesi? Dov'è finita la gente? Sento dire che sono finiti i soldi. Ma per uscire a passeggiare non servono soldi, e poi mi par di sentire che le pizzerie e i locali si riempiono comunque.

Sento pure dire che bisogna riaprire il Corso prima che muoia del tutto, ma credo che finirebbe col riempirsi solo di macchine di passaggio e basta, non credo sia la soluzione. Per cui mi chiedo se i nostri amministratori stanno prendendo consapevolezza di questa lenta agonia cercando delle soluzioni e mettendo in atto delle contromisure, perchè non si può far morire così una città!

E' triste, deprimente, ed è un delitto non provare a far qualcosa per, non dico resuscitarla, ma almeno rianimarla. Ricordo che il fine settimana di Blue Sea Land Mazara sembrava rinata. Le strade e i vicoli pieni zeppi, il centro storico che pulsava di vita. Quante cose si potrebbero organizzare, mercatini, degustazioni, spettacoli, attività per bambini... Eppure anche li, invece di lavorare all'unisono, furono tanti i distinguo, le critiche, la mancanza di collaborazione. Perchè la verità è che non si persegue mai il bene comune, l'interesse della città e dei suoi cittadini, dei commercianti, degli artigiani, ma quelli propri, del proprio gruppo o fazione, del proprio orto e della propria bottega. E la città lentamente muore, sotto gli occhi attoniti e inermi di tutti noi, che magari avremmo anche le idee, ma ci mancano gli strumenti per metterle in atto.

Ah, aggiungo un'altra cosa. Si è creato un solco, anzi un abisso, tra chi ha ancora i soldi e può permettersi ancora una qualche forma di svago....ristorante, cinema, concerti o spettacoli a pagamento. ..e chi invece, non potendo permettersi ciò, rimane a casa, perché la città non offre nulla, né in estate e meno che mai inverno! E aumenta sempre più il dislivello tra i cittadini di serie A e quelli di serie B!

Ospedale chiuso, ufficio agenzia delle entrate chiuso, ufficio del giudice di pace chiuso, il Cup chiuso, e sicuramente dimentico tanti altri uffici chiusi e dislocati in altre città vicine. Poi ci sono i negozi chiusi e in via di chiusura, le attività commerciali chiuse, le imprese che muoiono ecc. A Marsala non chiude niente, però. E mi risulta che sabato pomeriggio mentre noi disquisivamo della morte di Corso Umberto (vedi foto scattata sabato 29 novembre 2014) le vie del centro di Marsala erano piene di mazaresi. A questo punto proporrei la chiusura degli uffici comunali, la chiusura del gabinetto del sindaco e degli assessori, la chiusura del consiglio comunale e l'annessione al comune di Marsala. Coi soldi che risparmiamo magari riparano le scuole, sistemano le strade e forse ci viene pure l'estate mazarese diventata ormai un miraggio. O per quella dobbiamo chiedere l'annessione a Partanna?

Catia Catania 

02-12-2014 19,00

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