Abbiamo appreso, attraverso il profilo facebook del consigliere comunale Giorgio Randazzo (indipendente), che L’Assessorato Territorio ed Ambiente -Servizio 3 della Regione Siciliana ha rilasciato, attraverso il Decreto n. 542 firmato lo scorso 27 giugno dal dirigente regionale dott. Aldo Guadagnino, una nuova concessione demaniale marittima, estesa mq 1226,15, per la realizzazione con carattere stagionale, di un solarium sull’arenile del Lungomare G. Mazzini del Comune di Mazara del Vallo.
L’istanza per la concessione dell’area è stata presentata –leggendo quanto scritto nello stesso decreto- dalla ditta individuale Timpone Francesca Saverina con sede legale in piazza Mokarta n.14; il canone complessivo per l’area demaniale concessa fino al 2020 è di circa 14.000 euro.
Così il consigliere Giorgio Randazzo ha commentato la notizia: “Premesso che io sono d'accordo alla nascita di nuovi insediamenti privati nella spiaggia in città. Oggi dalla Regione è stata rilasciata una nuova concessione, quindi per "coerenza" il capogruppo della maggioranza dovrebbe promuovere un altro ordine del giorno in consiglio contro il titolare della concessione, l'amministrazione dovrebbe girare un altro video sulla "speculazione" attorno la spiaggia in città e ad attivare una nuova procedura di riscorso al TAR con il relativo danno economico a carico dei contribuenti?! Mi aspetto un peso e una misura da parte dell'amministrazione comunale..”
Randazzo si riferisce al fatto che nei giorni scorsi il Tar Sicilia ha rigettato il ricorso presentato dal Comune di Mazara del Vallo contro il Decreto n.255 emanato lo scorso 23 marzo dall’Assessorato Territorio ed Ambiente che autorizzava, tenendo conto dei pareri positivi di diversi Enti, la concessione demaniale alla società mazarese “Sicilia Turismo srl” per la realizzazione di una struttura (nel decreto si specifica che si tratta di una struttura a carattere stagionale per l’esclusiva destinazione a solarium-iodioterapia con annessi servizi e accessori) in un tratto della cosiddetta “spiaggia in Città”, nel lungomare Hopps all’altezza della via Filippo Castelli.
La stessa ditta mazarese, rappresentata da Vito Asaro (come si legge nel Decreto n.255 della Regione Siciliana) presentò infatti il 30 gennaio 2013 alla Regione Siciliana l’apposita richiesta di concessione demaniale per usufruire, dietro pagamento di relativo canone annuale (circa 2.000 euro annui) fino al 2020, di un’area di circa 800 mq, di cui coperti, in maniera stabile, meno di centinaio di metri quadrati (vedi foto con l’indicazione delle relative aree coperte di facile rimozione)per il periodo compreso fra l’1 maggio ed il 30 settembre.
Ricordiamo che nei mesi scorsi lo stesso primo cittadino mazarese, per ben due volte nel giro di pochi giorni, dichiarò la propria contrarietà alla realizzazione dello stabilimento-solarium da parte della società “Sicilia Turismo srl”. Probabilmente quella prima autorizzazione concessa dalla Regione avrebbe sconvolto i piani dell’Amministrazione Cristaldi che prevedeva (già nel primo mandato 2009-2014) due solarium da collocare nel tratto fra la scalinata di piazza Mokarta e via S.Salvatore, realizzati su apposite strutture in legno e due stabilimenti balneari all’esterno del tratto che va da piazzale G.B. Quinci al lungomare Hopps.
“Il Comune – dichiarò il sindaco Cristaldi in una nota del 6 aprile scorso- ribadisce il proprio no ad un uso privatistico della spiaggia in Città e abbiamo predisposto ricorso al Tar avverso il decreto assessoriale di concessione. Aver autorizzato un privato ad utilizzare 800 metri quadrati di spiaggia e per di più con la possibilità di realizzarvi una copertura, va contro quello che è lo spirito con il quale abbiamo pensato e realizzato la spiaggia in Città. Riteniamo -ha concluso Cristaldi- che tale decreto costituisca un ‘abuso’ stante anche i diversi pareri negativi rilasciati da diversi Enti, compreso il nostro, sulla realizzazione di tale progetto”.
Al termine dell’incontro con i tecnici ed i legali del Comune il primo cittadino mazarese annunciò sia l’invio di una dura nota al Presidente della Regione siciliana chiedendo la revoca del decreto emanato dall’Assessorato regionale competente che il ricorso al Tar, poi perso. Avverrà la stessa cosa anche adesso? Oppure visto il precedente il Comune procederà tacitamente (e con una buona pace di tutti) affinchè le due strutture possano sorgere lungo l’arenile della cosiddetta spiaggia in Città? (in foto la cosidetta "spiaggia in Città")
Francesco Mezzapelle
04-07-2017 17,45
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