Dopo poche ore il grandissimo clamore scoppiato su facebook a seguito della pubblicazione del video, realizzato dall'attivista del M5S Enzo Pugliese, dove veniva ripreso un cane randagio (amichetta del noto cane Nicola) mentre rosicchiava un grande reperto osseo all'interno del Museo comunale dell'ex Collegio dei Gesuiti di piazza Plebiscito, l'Amministrazione Cristaldi ha diramato una nota con la quale è stato annunciato un servizio straordinario di accalappiamento randagi che interesserà tutto il territorio comunale.
Il servizio è attuato in proroga dall'impresa Ricara di Caltanissetta (al quale ogni anno, da circa dodici anni, il Comune paga più di 200.000 euro l'anno per tenere dei cani) in attesa dell'esito della procedura aperta per l'affidamento annuale del servizio, il cui termine di presentazione delle istanze scade il 21 gennaio prossimo.
Il sindaco Nicola Cristaldi, che continua a sottoolineare che i cani randagi provengano da altre città, ha pure lanciato un appello affinchè i cittadini segnalino episodi di abbandono di cani. "Lavoreremo –ha detto- perché in ogni quartiere possa esserci un riferimento, una sorta di tutor, che faccia da collegamento tra l'amministrazione ed il territorio per affrontare di più e meglio il fenomeno del randagismo. E' in fase di redazione –ha concluso Cristaldi- il progetto per ingrandire il rifugio di Via Rosario Ballatore ed a breve concretizzeremo l'atto deliberativo per incentivare le adozioni".
Nel frattempo a seguito del video, che ha ricevuto migliaia di visualizzazioni su facebook, il gruppo all'Ars del M5S avrebbe deciso di presentare un'interrogazione parlamentare al Governo Crocetta in considerazione che il reperto osseo addentato dal randagio è di proprietà regionale e della richiesta più volte avanzata dallo stesso sindaco Nicola Cristaldi di far passare la gestione del Museo del Satiro dalla Regione al Comune.
Era davvero inimmaginabile che due questioni molto dibattute, quali della randagismo in città e dei beni culturali regionali in Città, si incrociassero improvvisamente, sarà forse la magia di quel simpatico e docile randagio di nome "Nicola" (in foto) che frequenta indisturbatamente le stanze del Museo comunale?.
Francesco Mezzapelle
06-01-2015 17,30
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