Mazara, la nostalgia di Nicola Cristaldi…Il canto della cicala

Redazione Prima Pagina Mazara
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30 Ottobre 2014 09:47
Mazara, la nostalgia di Nicola Cristaldi…Il canto della cicala

Negli ultimi giorni abbiamo assistito a diversi interventi del sindaco Nicola Cristaldi in merito alla gestione di alcuni beni culturali nel territorio. In particolare il primo cittadino mazarese è intervenuto denunciando la presenza di oltre venti addetti nel piccolo Museo del Satiro di piazza Plebiscito ed al tempo stesso la sua

chiusura in alcune giornate festive, così aveva chiesto di far passare la gestione al Comune.

Siamo d'accordo con il sindaco Cristaldi e ci interroghiamo: come può la Regione giustificare quanto succede al Museo del Satiro, ed in altri siti regionali, con la mancanza di fondi per gestire i beni culturali nella Regione ed il persola che vi lavora quando poi la stessa Regione sperpera denaro in altri ambiti? Un esempio? Il Governo Crocetta spende 1,2 milioni di euro all'anno per il suo ufficio di rappresentanza a Bruxelles. Si tratta di una reggia di 750 mq a pochi passi dal Parlamento Europeo che il Governatore isolano ha inteso rivitalizzare, dopo il tentativo del suo predecessore, Raffaele Lombardo, di smantellarla (pensate un po') .

Sarà la nostalgia per i tempi in cui era eurodeputato, sarà la volontà di rilanciare in Europa la Sicilia, resta il fatto che Crocetta, in controtendenza con i tagli da lui voluti, ha deciso di puntare su un ufficio che ha avuto tra aprile e giugno 2014 un tasso di assenteismo del 21,7%: veri e propri stakanovisti, in quella sede.

Cristaldi ieri ha rincarato la dose occupandosi anche del grande Parco archeologico di Selinunte. "La chiusura in alcuni giorni festivi dell'area archeologica di Selinunte –ha osserva Cristaldi – è un danno d'immagine di gravi proporzioni per la Sicilia ed un danno economico per il nostro territorio. Se la gestione del Museo del Satiro passerà al Comune di Mazara del Vallo, come noi auspichiamo, il personale 'che si libera ' può benissimo supplire alle necessità selinuntine".

Il discorso non fa una grinza. Cristaldi è furbo, egli sa che queste sue dichiarazioni hanno una molteplice valenza. Da una parte auspica il passaggio del Museo del Satiro al Comune che potrebbe così gestire secondo i propri gusti (speriamo che si ricordi anche del complesso di San Nicolò Regale e dei mosaici romani sottostanti ormai sull'orlo della distruzione, un sito archeologico chiuso ed abbandonato). Dall'altro il suo discorso va a toccare un nervo scoperto e cioè quello della gestione dei beni culturali non solo in Sicilia ma anche in Italia. Così il primo cittadino grazie ad invito ad intervenire ad una trasmissione della Rai si è ricavato un ottimo spazio di visibilità e ciò gli consente di raggiungere due obiettivi.

Il primo obiettivo è politico, perché Cristaldi vive di politica (è stato parlamentare presidente dell'Ars dal 1996 al 2001 ed anche parlamentare nazionale), la politica è la sua vita, gli piace far politica. Infatti Cristaldi fiuta l'aria che si respira a livello regionale con la concreta possibilità della caduta imminente del Governo Crocetta e quindi con il ritorno alle urne per rieleggere un nuovo Governo e Parlamento siciliano. In tal caso lui sarebbe pronto a raccogliere la sfida in quanto rappresentante in prima linea del movimento "Fratelli D'Italia" che guidati dalla giovane Meloni raccoglie molti nostalgici del MSI, il partito del giovane Cristaldi, le sue origini ideologiche sono certamente in quell'area politica.

Cristaldi alla vigilia delle elezioni amministrative ha aderito a "Fratelli D'Italia" regalando consensi inaspettati per lo stesso Movimento con la sua rielezione a sindaco. Non è allora azzardata l'ipotesi, che in caso di elezioni regionali, Nicola Cristaldi possa decidere di candidarsi lasciando la guida della città al fine di ultimare da deputato in carica la sua carriera politica.

Il secondo obiettivo di Cristaldi -è sempre una nostra supposizione- è quella di distogliere l'opinione pubblica cittadina, e non solo, dalle gravose problematiche che attanagliano la Città, pensiamo in primis al depuratore comunale mal funzionante (il cui eco ha già travalicato i confini locali); per non parlare di dragaggio del porto canale e di nuova gestione della raccolta dei rifiuti. Troppi interessi e uomini da tenere a bada. Queste problematiche, ed una Città che non comprende alcune sue scelte, hanno reso forse l'aria mazarese irrespirabile per chi abituato a frequentare i buoni salotti romani e le sale di Palazzo dei Normanni? Cristaldi è nostalgico, lo dovrebbe ammettere, ed a Mazara del Vallo vive male, una cittadina troppo provinciale per lui, come non dargli torto...

Francesco Mezzapelle

30-10-2014 10,00

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