Mazara, iniziato il Ramadam. Come viene vissuto nella città più musulmana d'Italia?

Quest'anno un particolare pensiero va ai musulmani che vivono nelle zone di guerra

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
11 Marzo 2024 09:00
Mazara, iniziato il Ramadam. Come viene vissuto nella città più musulmana d'Italia?

Da oggi per circa il 10% della popolazione di Mazara del Vallo che professa la religione islamica, è iniziata l'osservanza del Ramadan. Il Ramadan è il nome del nono mese dell’anno nel calendario lunare musulmano, nel quale, secondo la tradizione islamica, Maometto ricevette la rivelazione del Corano “come guida per gli uomini di retta direzione e salvezza” (Sura II, v. 185). Il Ramadan è il mese più sacro dei musulmani - che sono circa 1,6 miliardi in tutto il mondo - e il periodo dell’anno in cui si celebra è lo stesso in tutti i Paesi islamici. È il mese sacro del digiuno, dedicato alla preghiera, alla meditazione e all’autodisciplina.

Il digiuno è un obbligo per tutti i musulmani praticanti adulti e sani che, dalle prime luci dell’alba fino al tramonto, non possono mangiare, bere, fumare e praticare sesso. Milioni di musulmani in tutto il mondo (sono quasi due miliardi i fedeli in tutto il pianeta) si preparano all'inizio del mese sacro islamico di Ramadan, atteso a seconda del Paese in cui si trovano tra il 10 e l'11 marzo. Dipende dell'avvistamento della luna nuova, determinato dal calendario lunare islamico. Il Ramadan, infatti, inizia tipicamente quando viene avvistata la Luna crescente, e dura dai 29 ai 30 giorni. Secondo il tracker lunare "Crescent Moon Watch" la luna nuova del Ramadan sarà visibile già a partire dalla sera di domenica 10 marzo.

In quella data però - ha spiegato Al Jazeera - un avvistamento a occhio nudo della luna crescente sarà possibile solamente in alcune zone del Pacifico e del Nord America occidentale. Il resto del mondo, a partire dal Medioriente e dall'Europa, potrà osservare la luna nuova solamente a partire dal giorno seguente. Pertanto l'inizio del digiuno, uno dei cinque pilastri dell'Islam, potrebbe variare dall'11 al 12 marzo. Quest'anno un pensiero  va a quei fedeli musulmani che vivono in zone di guerra, ed in particolare in Palestina, nella striscia di Gaza, ove dal 7 ottobre dopo l'attacco di Hamas a civili israeliani muoiono quotidianamente persone innocenti, soprattutto bambini.

Non è un caso che sabato  prossimo 16 marzo si svolgerà, a seguito di un documento condiviso da associazioni e singoli cittadini, la manifestazione-corteo "Una linea Mazara-Gaza per la pace".    

I musulmani di Mazara (non solo tunisini ma anche marocchini, slavi e lavoratori originari dei Paesi dell'Africa subsahariana) si sono preparati alla preghiera collettiva del Ramadan. I più osservatori della dottrina andranno a pregare nell'immobile adibito a moschea "Ettakwa" (vedi foto) all'interno della kasbah . Alla fine del Ramadan c'è "Eid - al - Fitri", cioè la festa della rottura del digiuno. I musulmani mazaresi quel giorno, come accade ormai da anni, si riuniscono in piazzale Giovan Battista Quinci per celebrare l'evento; qui arrivano anche musulmani dai paesi vicini, da Campobello di Mazara, Castelvetrano, dalla Valle del Belice, è un grande incontro, un ritorno simbolico alla loro terra comune.

Il Ramadan è un momento di condivisione e di unione. È usanza invitare i propri vicini e amici a condividere tutti insieme il pranzo serale - chiamato “Iftar” - e a recitare particolari preghiere dette “Tarawih”. Alcune differenze nella tradizione si riscontrano nei cibi che si possono mangiare quando cala il sole. Ogni Paese ha delle particolarità: per esempio, in Tunisia, Algeria e Marocco viene preparato un cous-cous soltanto con l'agnello (non il pollo o il montone) arricchito da uvetta; in Siria e in Giordania invece si mangiano i katai, dolci con ripieno di cocco, nocciole tritate e zucchero. Durante il Ramadan si bevono succhi di frutta, e nei Paesi del Maghreb quello di liquirizia, che alza la pressione sanguigna, perché chi digiuna ce l'ha più bassa del solito.

A tutti i nostri fratelli musulmani

Ramadan Mubarak

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