A Palermo, in un cassetto dell'Assessorato Regionale delle Infrastrutture e Lavori Pubblici, c'è dimenticato da anni un importante progetto di valorizzazione e potenziamento infrastrutturale del porto di Mazara.
Prevede la costruzione di una lunga e larga banchina con la duplice funzione di sicurezza e modernizzazione. Molo sito su profondi fondali del porto nuovo, utilissimo per l'attracco di navi traghetto e di crociera.
Lo rende noto il Dipartimento Studi Strategici Territoriali del Duemila. Proponendo di non perdere l'occasione preziosa che si presenta per il suo finanziamento. Oggi, la Regione Siciliana, con l'esperto Assessore suggerito dal Sottosegretario Delrio, si propone di evitare il rischio di non perdere l'intera disponibilità assegnata di fondi comunitari, 5 miliardi di euro, entro il 2015 mediante progetti cantierabili e strategici.
Il Duemila ritiene che l'istituzione locale amministrativa debba assumersi la responsabilità per il recupero e la salvezza del progetto di valorizzazione e potenziamento infrastrutturale del porto di Mazara che ha già l'ok della Regione, del Genio delle Opere Marittime e del Comune.
Non è inutile sottolineare che nella emergenza e declino della pesca il popolo di mare mazarese, non può perdere il suo DNA, spiega la Presidenza del Duemila.
Il potenziamento infrastrutturale del porto con la nuova banchina su alti fondali, produce occasione e crescita. Riapre la prospettiva del traffico passeggeri, poderosamente sperimentato ad inizio di secolo con il collegamento marittimo con Pantelleria, cessato colpevolmente, successivamente per incapacità e disattenzione.
Altra storia la revisione del Piano Regolatore del Porto, di competenza del Comune. Da dieci anni nel dimenticatoio. Corrode l'economia, causa malessere e sfiducia per il futuro e tocca anche l'istituzione locale.
Il Duemila
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