Mazara, Il Duemila: “Il Comune poteva dragare il porto. Serve coraggio con ordinanza di somma urgenza”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
08 Giugno 2017 07:42
Mazara, Il Duemila: “Il Comune poteva dragare il porto. Serve coraggio con ordinanza di somma urgenza”

Il dragaggio del porto canale di Mazara è diventato un miraggio irraggiungibile, generato da numerosi annunci nazionali o comunali di promesse inizio lavori svanite nel nulla. La città, impigliata da mesi e mesi in proteste e sollecitazioni, vive rabbia, disillusione, paura, perdita di posti di lavoro.

Un doppio blocco sul progetto dell’opera, a trovare risposte armoniche alla grande questione della colmata B, luogo controverso di deposito dei materiali dello scavo dei fondali portuali, dalla perplessità della autorità e burocrazia regionale alla posizione del Comune, messosi di lato, timoroso e incapace di iniziativa.

Possibile un approccio diverso, con attenzione al territorio ed all’ambiente, un modo semplice ma concreto lo stabilisce Il Duemila, con senso di appartenenza alla collettività tutta che non vuole perdere l’orgoglio storico e funzionale del porto-canale. L’istituto di ricerca che non è soggetto politico, si è sempre limitato con idee, proposte, visione, nel dire lealmente cosa condivide o no su cose grandi e piccole della vita della Città. Il Comune –afferma- può intervenire direttamente per fare iniziare i lavori del dragaggio, nella pienezza dei suoi poteri.

Il Comune di Mazara è una autorità armata di specifiche competenze per eliminare la perdurante situazione di sofferenza “di lacrime e sangue” dell’intera collettività non solo del mondo marinaro. Con l’ordinanza di somma urgenza, l’autorità municipale legittimamente può far eseguire i lavori di dragaggio dei fondali del porto etrasporto in una cava dismessa, trasporto per il luogo definitivo quando finalmente verrà indicato dalla Regione, con sue risorse.Bisogna riflettere con realismo, senza cavilli e tentennamento su questa soluzione risolutiva per salvare il futuro e dare nuova vita al porto.

La facciano propria, la sostengano, a giudizio dei ricercatori e analisti de il Duemila, pescatori, armatori, cantieri navali, società civile e soprattutto politica locale se ha ancora una missione specifica. Una coraggiosa politica locale può rendere possibili le cose apparentemente impossibili. E’ difficile pensare che ciò non possa accadere a Mazara. Decisivo è il coraggio.

Le vicende storiche della città narrano: nel 1981 con draga, scavato il fiume. Nel 1984 sempre conla potente draga l’avamporto. Decisivo fu il coraggio.

Istituto di ricerca "Il Duemila"8/6/2017{fshare}

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