Una grande domanda sul dragaggio del porto-canale merita ansiosa e urgente risposta. Uno dei maggiori fattori sul mancato dragaggio del fiume Mazzaro, importante nei bisogni attese,interessi della principale attività economica-sociale di Mazara del Vallo, è consistito nella faciloneria cui viene gestita. Una faciloneria che forse,hanno coltivato tutti, politica comunale e regionale, marineria, attraverso il megafono della informazione. Di recente, è stato autorevolmente annunciato dalla Presidenza della Regione , appalto e prossimo inizio dei lavori di dragaggio, tramite realizzazioni di diversi livelli di fondali dal ponte Mattarella fino all’avamposto.
Appalto con finanziamento di ottocentomila euro della Regione, vinto e assegnato ad una impresa di Messina. Una domanda che si pone, anche,l’istituto di ricerca socio-economico il Duemila è la seguente: Da almeno dieci anni chi ha governato la città si è vantato della concessione di un finanziamento statale di quasi dieci milioni di euro necessari assolutamente per il dragaggio del porto-canale. Oggi si proclama che sono stati bastevoli ottantamila euro e non più milioni per appaltato i lavori di dragaggio.
Si chiede risposta, chiara e credibile per non disorientare e ingannare la cittadinanza . A continuare nella faciloneria. C’è da sperare,nota il Duemila, che,sul dragaggio del porto-canale, non ci si muova nel nuovo modo di agire che caratteristica molta classe politica attuale. Cioè agire e muoversi nelle convulsioni del “post-truck” in italiano ”post-verità”. Significa considerare “secondaria verità “- cosi poter sfigurare i fatti e perfino rilevi tecnici e giustificazioni scientifiche.
Nota Istituto di ricerca il Duemila