Con la determina n.65 firmata ieri il sindaco Salvatore Quinci ha nominato un altro consulente esterno: si tratta del dott. Fabrizio Hopps al quale -si legge nella determina- è stato “affidato l'incarico di Indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione, controllo e sviluppo di ogni attività conoscitiva relativa alla centrale del gasdotto Snam, posto che il comune di Mazara del Vallo non dispone al proprio interno di idonee figure professionali; il Sindaco, preso visione del curriculum vitae, ha individuato nel Dott.
Fabrizio Hopps la professionalità in possesso di tutti i requisiti culturali e professionali, le conoscenze e le competenze per assolvere l'incarico in questione; Considerato che: Insiste sul territorio di Mazara del Vallo la Centrale del gasdotto Snam, dove si raccordano le reti europee alle sealine transmediterranee che attraversano il canale di Sicilia, interconnettendo la Tunisia all’Italia con una delle linee di importazione del gas naturale di provenienza algerina, con una capacità di trasporto di 34 miliardi di metri cubi per anno circa".
"E’ ipotizzabile –si legge sempre nella determina- che la zona sia soggetta a rischio di Incidente Rilevante, che per definizione è inteso ‘evento quale un'emissione, un incendio o un'esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verificano durante l'attività di uno stabilimento, e che dia luogo ad un pericolo grave, immediato o differito, per la salute umana o per l'ambiente, all'interno o all'esterno dello stabilimento, e in cui intervengano una o più sostanze pericolose’, rientrante nella attuale normativa di riferimento che è il Decreto Legislativo n.
105 del 26 giugno 2015, che recepisce la Direttiva 2012/18/UE (Seveso III), entrato in vigore il 29 luglio 2015, abrogando il D.Lgs. n. 334/99 e s.m.i. Non esiste alcun Piano di Emergenza Esterno (PEE), relativo alla presenza di detto impianto riguardante la Città di Mazara del Vallo Il Global Terrorism Index 2019, relativo al 2018, ha inserito la Libia al 12esimo posto tra i Paesi che subiscono maggiormente la minaccia terroristica, con un indice pari a 6,76 su 10, e che, malgrado l’irrisoria distanza chilometrica con l’impianto di cui in oggetto, non esiste alcun tipo di controllo evidente del territorio nella zona sulla quale insiste la struttura del gasdotto stesso sito a Mazara del Vallo”.
Sempre nella stessa determina: “Dalla data del 1981, data di costruzione della suddetta centrale del gasdotto, il litorale di contrada Tonnarella è stato eroso, fino alla quasi scomparsa, come accertato da diversi studi, da un moto ondoso anomalo e mai prima verificatosi, probabilmente riferibile alla costruzione della struttura della sealine nella zona di approdo alla costa Sulla base dell'ambizioso ed articolato programma politico amministrativo di questa Amministrazione assume un ruolo fondamentale l’analisi delle attività delle risorse industriali già esistenti sul territorio, che potrebbero significare sinergie a vantaggio della Amministrazione stessa, sia per quanto concerne la sicurezza che per quanto riguarda lo sviluppo del tessuto economico; Considerato che, alla luce della complessità e della strategicità delle analisi che l 'Amministrazione vorrà avviare al riguardo, della volontà di approfondire le tematiche con la finalità di verificare la possibilità di avviare procedure virtuose e per la protezione della popolazione e per la protezione del territorio, si rende necessario ricorrere all'ausilio di un consulente che si occupi dell' "Indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione, controllo e sviluppo di ogni attività conoscitiva relativa alla centrale del gasdotto Snam di Mazara del Vallo, per quanto concerne Rischio di Incidente Rilevante, Piano di Emergenza Esterno (PEE), rischio atti terroristici e accertamento del nesso di casualità fra costruzione dell’impianto di cui in oggetto ed erosione della costa in contrada Tonnarella;…
Ritenuto, pertanto, in ottemperanza alla Direttiva Sindacale prot. n. 30966 del 19 aprile 2022 opportuno procedere alla nomina di un consulente esterno a titolo gratuito del Sindaco, individuando dallo stesso nella persona del Dott. Fabrizio Hopps, il quale possiede tutti i requisiti culturali e professionali, le conoscenze e le competenze per assolvere l'incarico in questione; Acquisita per le vie brevi la disponibilità del Dott. Fabrizio Hopps a svolgere tale incarico del tutto gratuitamente, senza alcun diritto a rimborsi spese di qualunque genere e natura, in considerazione della passione da sempre dimostrata per la Città di Mazara del Vallo; Vista la giurisprudenza della magistratura contabile in materia di incarichi di studio e consulenza gratuiti, per la durata massima di un anno, salvo proroga debitamente motivata e comunque legata al raggiungimento degli obiettivi, i cui risultati vanno dimostrati mediante consegna di una relazione scritta finale, nella quale dovranno essere illustrati i risultati dello studio e le soluzioni proposte.
Della questione della centrale Snam ci siamo occupati più volte in questi anni, ed in particolare anche nei giorni scorsi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina allorchè si è riproposto ancor più fortemente il problema della dipendenza energetica dell’Italia. Circa il 40% del mix energetico italiano si appoggia sul gas naturale e questo, per la maggior parte, viene importato dalla Russia (40% circa). Altro grosso fornitore e l'Algeria, con un 28% circa, questo grazie al gasdotto Transmed che riesce a connettere l'Algeria con il nostro Paese.
E proprio in Algeria all’indomani della crisi ucraina si è recato il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi di Maio, al fine di potenziare la partnership energetica con il Paese maghrebino, e successivamente il presidente del Consiglio Mario Draghi che ha firmato con il presidente algerino Abdelmadjid Tebbouneun un protocollo e un accordo che si tradurranno in 9 miliardi di metri cubi di gas algerino in più.
Il gasdotto algerino parte dal campo di Hassu R’ Mel, in pieno deserto, e dopo aver attraversato la Tunisia, si inabissa nel Mar Mediterraneo raggiungendo le coste siciliane proprio a Mazara del Vallo nella centrale Snam di Capo Feto. Da qui risale l'Italia e arriva al punto di approdo finale di Minerbio, nei pressi di Bologna, dove il gas viene stoccato in uno dei più grandi centri di stoccaggio italiano di proprietà della Stogit. Il gasdotto è lungo più di 2.200 km, di cui 370 km in Tunisia e 380 km offshore nel Canale di Sicilia. La stazione metanifera di Mazara occupa un’area demaniale di mq 20.000 e di mq. 86.850 del fondo del mare territoriale antistante la zona di Capo Feto. L’intero tracciato si sviluppa parallelamente ai due metanodotti già esistenti in un territorio prevalentemente pianeggiante e interessa anche i Comuni di Campobello di Mazara, Castelvetrano e Menfi.
La prima linea del gasdotto, capace di trasportare 12,3 miliardi di metri cubi di gas all'anno, fu costruita fra il 1978 e il 1983, dopo che l'Eni aveva concluso un contratto per la fornitura di gas algerino della durata di 25 anni con Sonatrach. La sua capacità è stata poi accresciuta a 24 miliardi di metri cubi annui grazie al completamento, nel 1997, della seconda linea. Un'ulteriore espansione di 3,2 miliardi di metri cubi annui è avvenuta nel corso del 2008, ed un'altra, di 3,3 miliardi di metri cubi annui, è avvenuta nel 2012. Circa tre anni fa (maggio 2019), l’Eni è riuscita a rinnovare gli accordi con Sonatrach, sia sull’acquisto che sul trasporto del gas: un passo importante, non solo perché si tratta di forniture in grado di coprire le importazioni italiane di gas, ma anche perché la chiusura delle trattative è avvenuta nonostante la difficile situazione politica dell’Algeria.
I mazaresi non hanno mai avuta simpatia per la grande struttura complessa della stazione metanifera dell’Eni. Confina con l’oasi faunistica di Capo Feto ed è a qualche chilometro distante dalla spiaggia di Tonnarella che, probabilmente, come dicono geologi e studiosi, si è depauperata anche a causa delle condotte sottomarine; per non parlare del terremoto del 7 giugno 1981 che è avvenuto proprio mentre si svolgevano lavori per la posa del gasdotto marino. Cosa ha ottenuto la città di Mazara del Vallo per questa mastodontica struttura? Qualche posto di lavoro e la pinacoteca chiamata “Algeria”, una bella opera da mostrare a studenti e turisti ma finita ad infracidire, dopo qualche anno, in qualche magazzino comunale e poi misteriosamente scomparsa.
Come mai la città –ci siamo interrogati molte volte in questi anni- non ha mai ricevuto una riduzione del prezzo del gas metano considerato che la stazione metanifera sorge su una grande superficie del territorio mazarese? Le tariffe del gas per i cittadini mazaresi sarebbero calcolate a partire dalla sede lombarda della Stogit Snam. E’ possibile che alla città di Mazara del Vallo non rimanga nulla? A fronte di questa presenza e sui rischi del mantenimento di un impianto, possibile obiettivo strategico di eventuali attacchi terroristici o sulla possibilità di un incidente interno allo stesso impianto, più volte negli anni passati (soprattutto alla vigilia delle campagne elettorali e poi la questione viene per magia dimenticata e silenziata), era stata sollevata la questione della mancanza di vantaggi diretti per la cittadinanza mazarese in termini di economicità delle bollette del gas metano o in termini d'investimenti per la riqualificazione ambientale, come un possibile piano di ripascimento della spiaggia di Tonnarella.
Speriamo che adesso con la nomina del dott. Hopps possa avviarsi una seria interlocuzione con l’Eni al fine di dare risposta ai nostri interrogativi e, soprattutto, benefici alla cittadinanza.
Francesco Mezzapelle