Domenica 9 marzo si svolgeranno a Mazara del Vallo le elezioni del consigliere comunale straniero aggiunto. Con la determina, la n.8/2025, firmata ieri, il sindaco Salvatore Quinci ha convocato i comizi elettorali. Come noto, la figura del consigliere comunale straniero aggiunto che è prevista dallo Statuto comunale e dal regolamento vigente, non è presente in Consiglio comunale dal 2019. All'assenza di candidature nelle elezioni del 2019 seguì una modifica regolamentare approvata nel 2011, ma nelle ultime elezioni del 2024 il problema è stato rappresentato dalle difficoltà dei candidati sia di raggiungere il numero minimo delle 75 firme sia del sistema di autenticazione.
Così l’Amministrazione comunale decise di apportare, attraverso la delibera di Giunta n.128/2024, una nuova modifica regolamentare “anche alla luce - si legge nella stessa delibera - della diminuzione della presenza in città di cittadini stranieri, in particolare della comunità tunisina, che rappresentava una quota significativa degli stranieri residenti a Mazara del Vallo, ma che nel corso delle generazioni ha visto un progressivo processo di naturalizzazione o acquisizione della doppia cittadinanza italo-tunisina". La proposta di modifica della Giunta Quinci è stata approvata in Consiglio comunale lo scorso 28 ottobre (deliberazione consiliare n.76/2024) e ha previsto la riduzione da 75 a 50 il numero delle firme necessarie per le candidature, semplificando anche le modalità di autenticazione attuando le stesse modalità già previste per l'elezione dei consiglieri comunali.
Elettorali. Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 7 alle ore 22 del 9 marzo. Nella nuova determina del Sindaco si dispone di dare avviso agli elettori con manifesto da pubblicarsi quarantacinque giorni prima della data della consultazione.
In cosa consiste la figura del Consigliere comunale aggiunto? Si tratta del rappresentante delle comunità immigrata che risiede in Città, una figura (prevista dallo Statuto Comunale all’art.34 comma 4) che partecipa in forma permanente e con funzioni consultive alle sedute del Consiglio comunale “al fine di assicurare la piena integrazione tra le comunità degli immigrati e la cittadinanza mazarese”. Tra i requisiti previsti dei candidati: la maggiore età, l’assenza di condanne penali, la residenza anagrafica nel comune di Mazara del Vallo da almeno 4 anni, la conoscenza della lingua italiana, essere in possesso del permesso o carta di soggiorno.
L’ultimo consigliere comunale aggiunto fu il prof. Soualmia Mohamed Alì (che oggi coordina le attività presso Casa Tunisia in via Bagno, all’interno della kasbah). La sua elezione (in quelle elezioni votò circa il 21% degli aventi diritto) avvenne a seguito delle elezioni Amministrative del 1 giugno 2014 che portarono alla riconferma di sindaco l’on. Nicola Cristaldi il quale fu grande sostenitore ella candidatura del prof. Soualmia. Il prof. Soualmia Mohamed Alì si insediò contestualmente al nuovo Consiglio comunale subentrando al consigliere straniero aggiunto uscente, Mohamed Soufien Zitoun, il quale al contrario di Soualmia fece sentire molto la voce della comunità immigrata mazarese intervenendo sovente in Consiglio comunale anche se il ruolo consultivo e non uguale a quello degli altri 30 consiglieri comunali che votano i singoli atti portati in Consiglio, un gap che probabilmente dovrebbe essere colmato da un intervento legislativo visto che la comunità immigrata vive la città quanto gli autoctoni.
Zitoun ricoprì la carica di consigliere comunale aggiunto fin dal 2002 (l’istituzione della carica fu voluta dall’allora sindaco Nicolò Vella), allora venne nominato su segnalazione del consolato di Tunisia a Palermo. Successivamente Zitoun fu votato dai cittadini extracomunitari residenti nel territorio per ben due volte, nel 2006 sotto l’Amministrazione Macaddino e nel 2009 in contemporanea con l’insediamento dell’Amministrazione Cristaldi ed il suo mandato è scaduto alla fine della prima sindacatura Cristaldi; a Mohammed Zitoun nel 2014 fu conferita la cittadinanza italiana dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Ad ogni modo il consigliere comunale aggiunto rappresenta non solo la sua comunità di origine ma l’intera comunità immigrata residente sul territorio mazarese e costituita in prevalenza da: tunisini, slavi, marocchini, somali, sub-sahariani, nepalesi e cinesi. Insomma una comunità immigrata che, rispetto a circa 25 anni fa, è molto variegata e pertanto ad qui la necessità che la nuova Amministrazione avvii un dialogo con la comunità immigrata, attraverso un lavoro con le giovani generazioni al fine di creare un clima di convivenza civile che veda in primis il rispetto di tutte le culture presenti in città.
Uno strumento che potrebbe certamente contribuire a tal fine è l’istituzione della “Consulta degli Immigrati”, da tempo propagandata ma mai attuata. Bisogna anche dire che molti giovani immigrati ad oggi hanno anche la nazionalità italiana; infatti alcuni di loro sono presenti nelle liste per le elezioni Amministrative ed una volta eletti avrebbero compiti non solo consultivi ma gli stessi diritti di tutti gli altri consiglieri comunali. L’integrazione così come pubblicizzata negli ultimi decenni a Mazara del Vallo è stata infatti soltanto una chimera utilizzata per alzare i riflettori sulla città nascondendo i veri problemi quali la disoccupazione crescente fra la comunità immigrata, vedi la grave crisi della pesca e del suo indotto e le importanti conseguenze socio-economiche sulla Città, ed il fenomeno della microcriminalità giovanile che spesso vede protagonisti giovani immigrati.
Francesco Mezzapelle