Mazara, giallo su furto di pc in uno studio legale. Criminalità da far west in Città. Dove va la merce rubata?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
27 Novembre 2014 15:09
Mazara, giallo su furto di pc in uno studio legale. Criminalità da far west in Città. Dove va la merce rubata?

Quello di quest'anno è un "autunno caldo" e non solo per la crisi economica che attanaglia la città, vedi molti negozi chiusi dopo l'estate (e quanti ne chiuderanno dopo nel primo scorcio del 2015) ma anche per la recrudescenza del fenomeno criminale per le strade mazaresi, dal centro storico e fino alla periferia: furti (di notte e di giorno), rapine (pure a mano armata), scippi (soprattutto nei confronti di anziani e quei pochi di turisti).

L'ultimo caso di criminalità è avvenuto ai danni di uno studio legale sito nella centralissima via Salemi. Nella notte fra il 25 ed il 26 novembre qualcuno si è intrufolato nello studio legale forzando una finestra che da sul marciapiedi. Il ladro, forse con un complice a far da basista, ha portato via un pc posto sopra la scrivania del titolare dello studio lasciando però una stampante/telefax al suo posto. Ad accorgersi del furto è stato lo stesso avvocato l'indomani mattina. Sul posto è intervenuta la sezione scientifica del Commissariato di Polizia per rilevare eventuali impronte e segni particolari della presenza dei ladri. Non si capisce il perché sia stato asportato solo il pc dallo studio del professionista che non si occupa di penale (rispettiamo la richiesta dello stesso professionista circa la riservatezza del suo nome).

Quello che però più ci interessa sottolineare è il fatto che si tratta dell'ennesimo furto registrato in Città, sicuri che molti altri avvengano senza essere denunciati. Sono aumentati anche i furti e gli atti vandalici contro le strutture private e pubbliche, come ad esempio il furto delle panchine del belvedere della ex rotonda di San Vito, di cavi elettrici (molte zone sono ancora al buio). Molti ragazzi sono stati derubati dei propri oggetti quali telefonini, portafogli, ciclomotori, sotto la minaccia anche di coltelli.

Ricordiamo anche la rapina a mano armata in una pelletteria del centro storico avvenuta nel tardo pomeriggio del 12 novembre. I furti, numerosi di suppellettili, perfino al cimitero comunale. Il furto di telefonini e soldi nella serata del 28 ottobre in un negozio di telefonia posto all'angolo fra Corso Vittorio Veneto e la via Gian Giacomo Adria che risulta sempre fra le vie prese di mira da questa autentica banda di giovani criminali organizzati. Tartassati quanti abitano o esercitano le loro attività in quella via dove si registra almeno un furto al giorno; probabilmente vi è un vero "comitato del crimine", si parla di una banda "multietnica" della quale farebbero parte maghrebini, mazaresi e slavi.

Per non parlare della via Madonna del Paradiso dove lo scorso 25 ottobre all'ora di pranzo i criminali si sono introdotti in una farmacia forzando una finestra posta in un cortile di un'abitazione abbandonata della parallela via Mons. Valenti. Non si contano più, forse un centinaio dall'inizio dell'anno le visite subite da proprietari di case nei quartieri di Tonnarella, Santa Maria, Bocca Arena etc.

L'elenco dei fenomeni di criminalità potrebbero continuare a ritroso ed essere arricchito ulteriormente. I cittadini hanno paura, famiglie vivono sprangate in casa di giorno e di notte, una brutta cappa nera avvolge la città similmente a quelle di atmosfere di certi italian movies anni '70. Chissà che non via sia un centro di smistamento della merce rubata in Città poi ricettata oppure trasferita con furgoni ed imbarcazioni verso altri mercati.

Risultano inutili gli allarmi, gli appelli alle istituzioni, infatti lo Stato in bolletta non potenzia gli organici, né adegua il numero di agenti di polizia e di carabinieri a una città che vede moltiplicare i casi di microcriminalità. In questo contesto neanche l'utilizzo di tecnologie, quali la videosorveglianza, si dimostrano inefficaci di fronte a leggi garantiste che tutelano quanti commettono crimini reiteratamente: quando fermati i ladri sono rimessi in libertà dopo poche ore.

Francesco Mezzapelle

27-11-2014 16,00

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