Mazara Due, fra i molti problemi quello delle case abusive e della residenza

Il quartiere periferico vive da sempre dei problemi.Ne abbiamo parlato con il parroco don Iwanowicz ed il sindaco Quinci

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
16 Novembre 2021 10:30
Mazara Due, fra i molti problemi quello delle case abusive e della residenza

Utilizzavano dei garage di proprietà comunale siti nel quartiere di Mazara Due. Così cinque persone sono state denunciate nei giorni scorsi dalla locale Compagnia dei carabinieri per il reato di occupazione abusiva di immobili; in particolare i denunciati avevano occupato i tre garage riponendovi beni di loro proprietà; in altri garage giorni prima erano stati rinvenute delle strumentazioni rubate in alcune chiede del territorio mazarese. Questo caso di cronaca è quello più recente che riguarda il quartiere popolare di Mazara Due, spesso agli “onori” delle cronache per operazioni antidroga di polizia e carabinieri che vedono coinvolti giovanissimi e cittadini senza precedenti penali, chissà forse utilizzati da “corriere” o “custode” di piccoli e grossi quantitativi di sostanze stupefacenti.

Mazara Due –come la cronaca ci ha confermato- esiste un vero e proprio “supermarket della droga”; è facile per chi volesse acquistare eroina, cocaina, marijuana e crack fare un giro in quel quartiere e trovare droga sia per uso personale che per spacciarla.

A Mazara Due, quartiere con circa duemila abitanti, vive però tanta brava gente che quotidianamente si trova a far fronte a mille problemi. “E’ un quartiere abbandonato da anni –sottolinea don Leon Iwanowicz ,parroco da 4 anni di Mazara Due e Borgata Costiera- Qui la gente chiede tante cose. Mancano servizi essenziali quali una farmacia, una guardia medica, un ufficio postale,un supermarket Se dovessi però evidenziarne uno dico che principalmente c’è il problema della casa. Ci sono tantissime case abusive, molti cittadini che vi abitano non hanno la possibilità di prendere la residenza”.

Il parroco della chiesa di Sant’Antonio da Padova tocca un nervo scoperto, un problema del quale abbiamo parlato spesso. A Mazara Due ci sono 365 alloggi popolari realizzati dopo il terremoto del 7 giugno 1981 che danneggiò molte case del centro urbano e l’allora amministrazione del tempo, grazie a finanziamenti dell’allora governo (complessivi 24 miliardi delle vecchie lire), realizzò questo quartiere in periferia per dare alloggio alle persone rimaste senza casa. Dopo alcuni anni nel quartiere si verificò l’onda abusiva degli alloggi lasciati vuoti da famiglie emigrate al nord o all’estero o ritornate ad abitare nel centro città. Gli alloggi furono occupati, probabilmente pagando anche una bassa cifra agli originari assegnatari. Il Comune non pose rimedio a questa situazione e non mise in atto nessun’azione di contrasto, anzi continuò nella poca attenzione al nuovo e popoloso quartiere.

Le criticità –scrive il centro studi “Il Duemila- si possono osservare e verificare entrando in qualsiasi palazzina e nelle strade , ove secondo l’anziana non si è mai vista una di quelle auto dei vigili urbani che spesso marciano,una dopo l’altra come in parata solamente in centro città ,ove si reca per le visite al suo medico di base. A Mazara Due occorrono efficienza,pulizia e legalità. Il fatto che più sorprende è che pochissimi pagano l’affitto, mentre la maggioranza occupa abusivamente gli alloggi popolari. E in tal modo anche il Comune appare fuori dalla legge e sarebbe creditore di 600 mila euro di canoni che riscossi potrebbero ridurre le tasse che pesano sulle spalle dei cittadini. Il governo municipale non ha in corso procedure legali per incassare i canoni d’affitto degli alloggi di sua proprietà di Mazara Due. Tutto ciò significa una perdita di valore pubblico”.

Sono pochissimi gli abitanti di Mazara Due in regola con il pagamento dell'affitto al Comune. Non risultano azioni giudiziarie per recuperare canoni di affitto quinquennale non prescritto o di sfratto per morosità. A questa vicenda tutta la politica, maggioranza e opposizione, non guarda, non provvede perché altrimenti un’azione del genere potrebbe far perdere consenso elettorale; Mazara Due è stato da sempre utilissimo serbatoio di voti, la politica, di ogni colore, di destra e di sinistra, ha attinto consenso facendo leva sui molti bisogni dei cittadini che abitano nel quartiere. Dal 2005 è stato abolito “l'ufficio casa comunale” che doveva dar inizio a queste procedure giudiziarie. Dall'incasso totale degli affitti degli alloggi popolari o dalla vendita si potrebbe ridurre il volume dell'imposizione fiscale sui cittadini oppure realizzare ristrutturazioni e servizi civili nelle periferie.

Lo scorso 22 ottobre in occasione della presentazione del progetto socio-culturale “Ci Siamo” grazie ad un protocollo d'intesa fra Comune, Diocesi di Mazara (con il contributo dei fondi dell'8Xmille alla Chiesa Cattolica), delle Sorelle della Misericordia di Verona e con la parrocchia Sant'Antonio di Padova. Il progetto prevede attività di doposcuola per ragazzi delle elementari e delle medie, incontri socio-ricreativi settimanali per adulti, gite mensili socio-culturali nelle varie città, un laboratorio musicale per minori per imparare a suonare la tastiera, la chitarra ed alcuni strumenti a percussione.Inoltre sono previsti alcuni momenti assembleari con gli abitanti disponibili del quartiere - denominati "Ci interessa!" - per discutere sulle varie problematiche socio-economiche e per presentare delle proposte concrete all’Amministrazione comunale.

In quell’occasione è intervenuto il sindaco Salvatore Quinci il quale da noi intervistato ha sottolineato: “C’è ancora tanto da fare nel quartiere. Mazara Due –ha sottolineato Quinci- ha bisogno di tanta attenzione. Questi due anni decisi dalla pandemia, altrimenti l’amministrazione comunale avrebbe potuto fare di più. Bisogna rendere più pulito e dignitoso il quartiere. I cittadini di Mazara Due non sono cittadini di serie B, ma sono cittadini per bene. Noi ci siamo.

Ricordo che a breve inizieremo i lavori per la realizzazione dell'Isola Ecologica, su un terreno di proprietà comunale, per il monitoraggio, sensibilizzazione ed incentivazione alla raccolta differenziata. Ho un rammarico –ha concluso il primo cittadino mazarese- che il progetto approvato dall’IACP per la realizzazione di diversi alloggi popolari non ha ricevuto ancora il decreto di finanziamento”.

Francesco Mezzapelle

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza