Mazara, covid19, divieto di “stazionamento” in piazzale Montessori? Ecco il perché! Problema che persiste da alcuni anni

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
14 Novembre 2020 12:57

Molti nostri lettori si sono chiesti, a seguito della ordinanza n.112 emanata nelle scorse ore dal sindaco Salvatore Quinci che ha disposto ulteriori misure restrittive, da oggi fino al 3 dicembre, per il contrasto ed il contenimento della diffusione del contagio da covid19, il perché il divieto di stazionamento e di passeggio dalle ore 17:00 e fino alle ore 22:00 oltre che per le vie e piazze del centro storico fosse stato esteso, però per tutta la settimana, anche al piazzale Maria  Montessori e nelle adiacenti di vie accesso, S.

Gemma e S. Rita. Con la nostra camera ci siamo recati lì per raccontarvi con le immagini che questo luogo, proprio davanti il plesso scolastico di Santa Gemma, da alcuni anni a questa parte è divenuto il ritrovo di molti giovani, adolescenti e ragazzi, che vengono a trascorrere, dopo il calar del sole, insieme delle ore; nei weekend  si assiste anche a dei “festini” fino a tarda notte, ovviamente non mancano, oltre la musica ad alto volume, l’alcool e probabilmente le droghe, chissà forse portate da ragazzi più grandi.

Più volte i residenti del posto hanno segnalato la problematica e la nostra redazione se ne è occupata. Si tratta in gran parte di giovani appartenenti a famiglie di buono status, vista la presenza di auto di piccola cilindrata e le moto; figli magari dei tanti perbenisti che sui social danno “indicazioni” come educare i giovani e, ultimamente, anche le istituzioni, ad ogni livello, su come muoversi per contrastare la diffusione del covid19. Eh già anche in questo periodo di emergenza covid19 questa zona di cui vi parliamo ha continuato ad ospitare gruppi di giovani, ragazze e ragazzi, che dalle 17 in poi e fino alle 20,30 circa (a cena i genitori se li rivedono belli puntuali e pimpanti) si assembrano, incuranti delle misure anti covid come l’utilizzo della mascherina, portando avanti i loro “hobby extrascolastici” (dalle immagini i segni) lasciando la zona un porcile.

Come ogni festa che si rispetti vi è anche un privè, che nel nostro caso è costituito dalla rampa in ferro che permette il passaggio dalla via Santa Gemma alla via Alfonso Gatto e quindi sul lungomare San Vito: anche qui le tracce dei festini sono evidenti; questa rampa andrebbe ripulita (non si fa da anni) e negli entrambi ingressi effettuata una seria discerbatura vista l’altezza degli arbusti. Su questo abbiamo avuto rassicurazioni dallo stesso assessore ai Servizi alla Città, Michele Reina, che ha pure segnalato negli ultimi giorni, chiedendo un intervento, la situazione degli ultimi giorni alle forze dell’ordine.

Speriamo anche che in questo luogo possano essere attivate delle videocamere di sorveglianza. Comunque crediamo anche che la stessa cosa avvenga in altre parti, soprattutto in periferia, della Città. Magari la suddetta ordinanza potrebbe essere estesa anche ad esse. Ecco il video

Francesco Mezzapelle

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