Mazara, Consiglio comunale voterà mai la riduzione dell’indennità di Sindaco, Assessori e Consiglieri?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
21 Gennaio 2015 09:46
Mazara, Consiglio comunale voterà mai la riduzione dell’indennità di Sindaco, Assessori e Consiglieri?

 Fra le mozioni, al punto.n.33 vi è quella relativa alla “riduzione dell’indennità spettante al Sindaco e agli Assessori.”. Quest’ultimo è un tema attuale visto che l’assessore all’Economia, Baccei, per ridurre i costi della cosa pubblica in Sicilia ed evitare il fallimento delle casse regionali ha previsto tagli che riguardano direttamente i politici. Baccei infatti prevede di tagliare il numero dei consiglieri comunali, e di ridurre anche l’entità del loro gettone.

Non solo, viene anche rivisto il meccanismo del rimborso al datore di lavoro, sistema spesso deformato, con molti consiglieri comunali che, una volta eletti, si fanno assumere fittiziamente con alte buste paga da parenti o amici per poi avere il rimborso delle stesse dal Comune.

In grandi città come Catania e Palermo la riduzione per i sindaci oscillerà fra i mille e i 1.500 euro lordi al mese. Il taglio dei consiglieri comunali è previsto solo dalle prossime elezioni mentre la riduzione dei compensi per sindaci, assessori e consiglieri comunali scatterà subito I testi delle norme appena scritte saranno inserite nella Finanziaria di aprile e, almeno nel caso del taglio agli stipendi, entreranno in vigore subito: “Indennità di funzione e gettoni di presenza – si legge nella bozza di Finanziaria – è ridotta del 20%”.

I primi cittadini di una città di medie dimensioni (fra 40 mila e 100 abitanti, come Marsala, Gela, Agrigento che andranno al voto in primavera) perderebbero fra gli 800 e i 900 euro al mese e quelli che guidano centri con popolazione superiore a 10 mila abitanti ma inferiore a 40 mila subirebbero un taglio di stipendio di circa 700 euro al mese. Mentre un consigliere comunale di una grande città perderebbe intorno ai 25 euro a seduta.

Cambierà anche la gestione dei permessi e delle licenze agli amministratori locali. I lavoratori di enti pubblici o aziende private che diventano consiglieri comunali oggi hanno diritto ad assentarsi “per l’intera giornata in cui sono convocati i consigli” mentre da quando verrà approvata la Finanziaria potranno assentarsi “per il tempo necessario a partecipare alla seduta”.

La mozione è presente da tempo all’odg del consiglio comunale di Mazara del Vallo, lo era stato anche nella precedente consiliatura. Il punto non è mai stato affrontato dai consiglieri comunali che si sono finora soltanto limitati a fare annunci e proclami soltanto strumentali, cioè in chiave elettorale. Non crediamo che anche nelle prossime sedute il punto verrà approvato anche perché risulta poco credibile, o quasi nulla, la possibilità che la maggioranza compatta, che si è allineata al diktat del sindaco di aderire a Fratelli d’Italia, possa votare una mozione per chiedere la riduzione del compenso del sindaco Nicola Cristaldi e della sua Giunta.

E non crediamo che il Consiglio comunale, compresa l’opposizione, proponente della suddetta mozione, sarebbe d’accordo ad una eventuale riduzione dell’indennità degli stessi consiglieri comunali, non è un caso che nessuno abbia presentato una mozione a tal fine. Per non parlare del numero di Commissioni minimo da raggiungere mensilmente per garantirsi il massimo compenso.

Il Consiglio comunale, dove vi era una maggioranza diversa, il 20 giugno 2012 approvò addirittura l'aumento, da 64,82 a 92,60 euro, del gettone di presenza dei consiglieri comunali. La proposta, la n.107, era stata inserita come punto aggiuntivo all'ordine del giorno e riguardava il ripristino dell'indennità e dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali per il 2011 e 2012 a seguito del raggiungimento da parte del Comune del "patto di stabilità" nel 2010 e 2011.

Dalla richiesta di prelievo del punto, effettuata dall’allora consigliere comunale Gioacchino Emmola alla approvazione del punto, senza però che venisse letto il testo (d'altronde vi erano le riprese televisive) ma soltanto il numero, passarono meno di due minuti. L'atto fu approvato dagli stessi firmatari della proposta, una maggioranza bipartisan composta da: Davide Titone, Gioacchino Emmola, Giovanni Iacono Fullone, Cesare Gilante, Vito Gancitano, Giuseppe Tumbiolo, Francesco Crocchiolo, Domenico Luppino, Vito Barracco, Vito Vassallo, Vito Foderà, Vincenzo Pecunia, Josè Salvador Calafato, Francesco Foggia, Pietro D'Angelo, Filippo Gabriele, Salvatore Giammarinaro, Vito Ballatore e dall’allora vice presidente Roberto Frazzetta.

Fu un bell'atto di trasparenza, diciamo la verità, salvo poi la presentazione da parte di alcuni consiglieri comunali di successive proposte di riduzione, o addirittura, di azzeramento dell'indennità: trovate meramente elettorali. Pertanto non crediamo che i consiglieri comunali, tutti, abbiano questo "coraggio", forse chissà magari due mesi/un mese prima delle elezioni troveranno il tempo di approvare una mozione del genere per presentarsi all'elettorato che però ha già capito da tempo come vanno le cose all'interno dell'aula consiliare "31 marzo 1946". Vorremmo proprio essere smentiti.

Francesco Mezzapelle

21-01-2015 10,30

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