Mazara, diretti dal Capitano Diego Miggiano, nell’ambito di un servizio straordinario del controllo del territorio, hanno eseguito numerosi controlli alla circolazione stradale nelle principali arterie del territorio.
Due i deferiti all’ Autorità Giudiziaria sorpresi, durante un controllo da parte dei militari dell’Aliquota Radiomobile, in possesso di una mazza da baseball ed un coltello a serramanico poi sottoposti a sequestro, ben custoditi all’interno dell’autovettura su cui viaggiavano.Nell’ambito dei servizi volti al contrasto dell’uso illecito di sostanze stupefacenti, invece, venivano segnalati alla competente Prefettura 4 giovani poiché in possesso di modica quantità di stupefacente del tipo marijuana e cocaina.Inoltre, durante una perquisizione domiciliare presso un immobile ubicato a Campobello nella disponibilità di Truglio Margherita e del figlio minore L.D., originari di Castelvetrano, veniva rinvenuta una vera e propria serra dedicata alla coltivazione di canapa indiana su una superficie di circa 40 mq.Il numero delle piante ritrovate ammonta a circa 70, di altezza variabile, fino a 2 mt, e in piena fioritura, poste sotto sequestro unitamente a circa 100 gr di marijuana ritrovati all’interno della cucina.
I successivi approfondimenti, nelle pertinenze dell’immobile, permettevano di appurare l’esistenza di 2 motori elettrici di aspirazione collegati tramite un tubo al camino, diverse lampade di potenza pari a 600 W cadauna con relativo trasformatore di potenza, e regolarmente funzionanti al momento del controllo.Nel corso delle operazioni si riscontrava che l’alimentazione energetica era garantita tramite allaccio abusivo dell’impianto elettrico alla rete pubblica; ciò verificato grazie anche all’ausilio dei tecnici dell’ Enel, giunti sul luogo per gli accertamenti del caso.La campionatura della piantagione sequestrata, verrà inviata presso i laboratori competenti per esperire analisi per accertare il contenuto di principio attivo.Madre e figlio sono stati tratti entrambi in arresto, la donna sottoposta al regime degli arresti domiciliari in attesa della convalida dell’arresto e del rito direttissimo, se richiesto, e il minore sconterà la pena al centro di prima accoglienza minorile di Palermo.Comunicato stampa30/09/2016{fshare}