Mazara, Arch. Mario Tumbiolo: “la terrazza di San Nicolò Regale è pericolosa”. Non allarmismo però…

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
26 Novembre 2014 09:58
Mazara, Arch. Mario Tumbiolo: “la terrazza di San Nicolò Regale è pericolosa”. Non allarmismo però…

Questa mattina molti studenti delle scuole cittadine sono in visita alla Chiesa di San Nicolò Regale. Le visite didattiche, dalle ore 9 alle 13, si svolgono nell'ambito della prima tappa a Mazara del Vallo del percorso arabo-normanno "In cammino con la storia" organizzato dalla Fondazione Federico II.

Non vogliamo certamente creare allarmismo e neanche screditare il valore dell'iniziativa che riporta alla memoria di quanti magari dimenticano la presenza di gioielli storici dell'architettura arabo-normanna sviluppatasi in Sicilia.In merito al sito storico di San Nicolò Regale purtroppo non possiamo però dimenticare che l'area di accesso alla terrazza della stessa Chiesa è stata chiusa da più di due anni: l'area è stata considerata insicura dai tecnici.

Il sito, insieme ai mosaici della domus romana sottostante, vive ormai da decenni uno stato di abbandono e degrado.

Stamattina ci ha fatto impressione vedere moltissimi studenti accalcati sulla stessa terrazza di San Nicolò Regale (vedi foto 1 scattata stamani), una terrazza – a nostro parere- pericolosa. La nostra redazione ha posto numerose volte l'attenzione sulla questione del degrado dei mosaici romani, fra i quali spicca la raffigurazione di un cervo saettante, appartenenti ad una "domus romana", risalenti al III sec. d.C.; sono da anni chiusi al pubblico. Sono chiusi in un autentico "scantinato" creato sotto la terrazza della struttura di San Nicolò Regale. La loro vista è occultata ai turisti anche dalla polvere accumulata sulla vetrata che circonda il perimetro della parte sottostante alla terrazza che si affaccia sul porto canale. Rimuovendo con un fazzolettino la polvere, è facile scorgere lo scempio: calcinacci crollati dal soffitto, abbastanza logorato dall'umidità, accumulati sul pavimento dei preziosi mosaici (vedi foto n.2).

Da due anni una transenna nega a cittadini e turisti l'ingresso nella terrazza della piccola chiesa di San Nicolò Regale, stamattina invece la terrazza risulta accessibile al pubblico.

Sulla pericolosità della terrazza, considerate le condizioni del soffitto dei mosaici sottostanti, abbiamo chiesto un parere ad un esperto, conoscitore del sito, l'arch. Mario Tumbiolo il quale ha spiegato: "è un luogo pericoloso perché presenta stati di "sfondellamento" con carbonatazione del cemento armato; le travi ed i travetti che sorreggono la terrazza potrebbero cedere senza "preavviso". Pertanto ha spiegato Tumbiolo: "risulta abbastanza imprudente la decisione di far accedere tutti quei ragazzi sulla terrazza, perché non consentito l'ingresso nella chiesa dalla porta laterale spostando la transenna più avanti chiudendo la terrazza?".

Ricordiamo che oggi alle ore 17 al Teatro Garibaldi si terrà una conferenza, promossa appunto dalla Fondazione Federico II sulla presenza arabo-normanna in Sicilia. L'incontro sarà aperto dal saluto del sindaco Nicola Cristaldi e vedrà gli interventi del direttore generale della Fondazione Federico II, Francesco Forgione, e del prof. Tonino Cusumano dell'Istituto Euro Arabo di Studi Superiori. Gli interventi della conferenza saranno affidati al prof. Danilo Di Maria ed al prof. Giovanni Travagliato.

L'iniziativa potrebbe costituire un'importante svolta se, a parte le analisi storiche di eminenti professori e politici, si pervenisse al risultato concreto di avviare lavori di manutenzione dell'intero sito archeologico. A tal proposito confidiamo finalmente in un intervento energico sulla vicenda da parte del sindaco Nicola Cristaldi che da promotore, nel 1996 quando era presidente dell'Ars, della stessa Fondazione Federico II, possa mettere di fronte alle proprie responsabilità le autorità competenti che negli ultimi anni sono state assenti e permettere così la riconsegna a tutta la cittadinanza di un importante sito archeologico dimenticato. Perdere questa importante occasione determinerebbe un'indiretta complicità.

San Nicolò Regale. Costruita nella prima metà del XII secolo rappresenta uno dei gioielli dell'arte arabo-normanna in Sicilia; di questo stile vi sono soltanto altri due esempi in Sicilia: la chiesa di S.Cataldo a Palermo e quella della SS.Trinità di Delia a Castelvetrano. La chiusura della chiesetta, peraltro quasi mai aperta alla libera fruizione pubblica, è avvenuta a causa della presenza di infiltrazioni d'acqua sullo spiazzale-veranda, dove vi è l'ingresso della chiesa, è che costituisce il tetto, a rischio crollo, dei locali sottostanti alla chiesa dove sono conservati i mosaici di età romana (III-V sec.

d.C) ritrovati nel 1933. Le incrostazioni per le cattive condizioni ambientali dell'area, circondata da una vetrata, dove custoditi i mosaici, hanno provocato scrostature del solaio, l'ossidazione dei pilastrini di ferro e la recente caduta di calcinacci sul prezioso pavimento. Tale rischio fu in verità sollevato nel 2010 dal presidente di "Salvalarte-Sicilia", Gianfranco Zanna, nel corso di una tappa a Mazara. In quell'occasione Zanna effettuò un sopralluogo in presenza del sindaco Cristaldi, della dott.ssa Rossella Giglio e dell'arch.

Gaspare Bianco, entrambi della soprintendenza Beni Culturali di Trapani, e del responsabile di Legambiente Mazara, Franco Sferlazzo. Così il sindaco decise di affidare all'Ufficio tecnico comunale la redazione di un progetto che prevedesse la rimozione del tetto veranda e l'usufruizione dei mosaici ai visitatori.

Il progetto, secondo le indicazioni della Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani, prevede l'eliminazione per tre quarti della in modo da consentire l'ingresso alla Chiesa, sarà mantenuta la vetrata esterna che circondano i mosaici, previsto un ponticello per consentire di osservare da sopra i mosaici sottostanti; inoltre è previsto un sistema per una copertura e per il drenaggio dell'acqua piovana. La cifra per la realizzazione del progetto si aggira complessivamente sui 100mila euro, 82mila per i lavori ed il resto quali somme a disposizione dell'Amministrazione per eventuali interventi.

Purtroppo finora abbiamo constatato il silenzio di tutti gli organi competenti. La scorsa primavera a seguito di un nostro appello la sezione locale dei FAI si impegnò per la valorizzazione del sito. Ma ancora nessuna riposta concreta Ma come è possibile che una simile meraviglia, una domus romana, sottostante ad una struttura normanna, con tanto di mosaici sono chiusi in questo stato di totale abbandono? Per quale motivo la chiesa, per la quale risulta una cogestione Comune-Diocesi, è chiusa al pubblico? Si tratta certamente di uno dei più belli siti archeologici siciliani ma la cui vista purtroppo è negata perché tutto chiuso.

Francesco Mezzapelle

26-11-2014 10,50

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza