Mazara, Ancora in degrado e abbandono San Nicolò Regale e i mosaici romani. Noi siamo ancora qua! Eh già!

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
31 Maggio 2020 12:47
Mazara, Ancora in degrado e abbandono San Nicolò Regale e i mosaici romani. Noi siamo ancora qua! Eh già!

Tanto attesi, e più volte sollecitati dal sottoscritto, da circa un decennio a questa parte, ma di fatto mai avviati? A cosa ci riferiamo? Ovviamente ai lavori per la messa in sicurezza e valorizzazione dei mosaici romani sottostanti la storica chiesa di San Nicolò Regale. La Chiesa, che si erge nell’antico quartiere di San Giovanni , davanti al porto canale di Mazara del Vallo, fu costruita intorno al 1150 d.C. Fa parte di quel complesso di opere realizzate durante la “pacis” che va dal gran Conte Ruggero I a Ruggero II, dalla fondazione della Cattedrale fino alla stessa San Nicolò Regale, includendo la Chiesa della Madonna  dell’Alto e il Castello Normanno; siamo in un periodo antecedente  all’età dei Guglielmi.

Percorrendo il “lungomazaro”, la via Molo Comandante Caito, è facile notare oggi sia il degrado della struttura millenaria di San Nicolò Regale (alcune sue parti in tufo si stanno sgretolando) che quello dei sottostanti mosaici romani ricoperti ormai di calcinacci caduti dal tetto e che occultano la raffigurazione di un cervo saettante (simbolo di Diana, dea pagana della caccia). I mosaici insieme ai muretti che separano gli ambienti rappresentano l’ultima testimonianza dell’esistenza di  una “domus romana” risalente al IV sec.

d.C. Da anni purtroppo questi preziosi mosaici non sono più visitabili, chiusi in un autentico “scantinato” creato sotto la terrazza di San Nicolò Regale. La visione dall’esterno dei mosaici è occultata anche dalla polvere accumulata sulla vetrata che circonda il perimetro della parte sottostante alla terrazza ormai pericolante. (in foto collage la chiesa di San Nicolò Regale e degrado area dei mosaici romani). Le incrostazioni per le cattive condizioni ambientali dell’area, circondata da una vetrata, dove custoditi i mosaici, hanno provocato da alcuni anni a questa parte  scrostature del solaio, l’ossidazione dei pilastrini di ferro e la caduta di calcinacci sul prezioso pavimento.Tale rischio fu sollevato già nel 2010 dal presidente di “Salvalarte-Sicilia”, Gianfranco Zanna, nel corso di una tappa a Mazara.

In quell’occasione Zanna effettuò un sopralluogo in presenza dell’allora sindaco Nicola Cristaldi, della dott.ssa Rossella Giglio e dell’arch. Gaspare Bianco, entrambi della soprintendenza Beni Culturali di Trapani, e del responsabile di Legambiente Mazara, Franco Sferlazzo. Così il Sindaco decise di affidare all’Ufficio tecnico comunale la redazione di un progetto che prevedesse la rimozione del tetto veranda e l’usufruizione dei mosaici ai visitatori. Un progetto che doveva essere inserito nel Piano comunale dei Lavori Pubblici  Nel 2013 l’area di accesso alla terrazza della stessa Chiesa fu chiusa da più di due anni con una transenne perché considerata pericolosa dai tecnici comunali, in pratica vi era il serio rischio che la terrazza crollasse.

Il 18 dicembre 2015 fu approvato in Consiglio comunale il relativo Piano annuale delle opere pubbliche redatto dalla Giunta Cristaldi, fra le opere inserite nell’elenco risultava, finalmente, anche la messa in sicurezza e valorizzazione dei mosaici sottostanti la chiesa di San Nicolò Regale per un importo di circa 137.000 euro con proventi comunali. L’opera –come annunciato in quell’occasione- doveva essere avviata entro pochi mesi. Così nel marzo del 2016, attraverso una nota, l’Amministrazione Cristaldi annunciò l’avvio della gara d’appalto, dopo l’annullamento di una precedente, per i lavori di messa in sicurezza dei mosaici romani di San Nicolò Regale.

Soltanto dopo più di anno, il 4 settembre 2017, arriva la notizia della conclusione delle operazioni di gara per l’affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria. Ad aggiudicarsi, provvisoriamente, i lavori era stata la ditta DI.BI.GA Costruzioni S.A.S. – Impresa ausiliaria Di Giorgi srl, con sede ad Alcamo, che aveva offerto un ribasso del 21,70%sull’importo a base d’asta. Quando sembrava tutto pronto per l’avvio dei lavori qualcosa si inceppò e nessuno vide mai un operaio dalle parti del sito storico.

Il 13 dicembre del 2018 l’Amministrazione Cristaldi annunciò la consegna formale dei lavori alla DI.BI.GA. I lavori –come si leggeva in una nota del Comune –sarebbero iniziati subito dopo l’Epifania, nella prima decade del gennaio 2019, per terminare entro 120 giorni. In particolare era prevista la rimozione di parte di tetto pericolante sui mosaici, collocando sui pilastri già presenti una rampa per l’accesso alla chiesa di San Nicolò Regale, dalla quale sarà possibile vedere i mosaici sottostanti.

La terrazza di accesso alla chiesa e la zona di accesso ai mosaici sono chiusi da oltre tre anni per motivi di sicurezza. Alla consegna formale dei lavori ed al sopralluogo nel sito di San Nicolò Regale intervennero oltre al Vice sindaco, il responsabile unico del procedimento geometra Mario D’Agati, l’architetto Francesco Pernice dell’ufficio Patrimonio, l’arch. Antonio Sferlazzo, responsabile della sicurezza, il dr. Filippo Occhipinti, funzionario della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Trapani ed il responsabile della ditta aggiudicataria dei lavori, Gaspare Di Giorgi.

Sembrava pertanto avviata la conclusione di un lungo e difficile iter. Purtroppo, dopo la messa in sicurezza dell’area del cantiere da parte della ditta affidataria, arrivò un altro stop. Sarebbero stati infatti rilevati dei problemi strutturali ed in particolare ad una delle pareti della stessa chiesa. Cosicchè la precedente Amministrazione decise di interrompere i lavori al fine di nominare un tecnico per fornire, in sinergia con la Soprintendenza, un parere per poi successivamente portare una variante al progetto.

Oggi, purtroppo, a distanza di più di un anno non sono ancora ripresi i tanto attesi lavori che potrebbero consentire a cittadini e visitatori di ammirare i preziosi mosaici romani; servirebbe, urgentemente, anche un progetto per il restauro della Chiesa di San Nicolò Regale chiusa ormai da anni. In merito allo stato di degrado dei mosaici , l’arch. Mario Tumbiolo direttore storico artistico dell’Accademia Selinuntina, ha sottolineato: “ In questi anni ho più volte denunciato al Comune e alla Soprintendenza il danneggiamento dei mosaici a causa dello ‘sfondellamento’ del solaio, il pericolo di crollo della terrazza, ed un intervento urgente per la struttura della Chiesa; non capisco pure perché davanti la chiesa collocata segnaletica orizzontale e verticale”.

La scorsa estate, in un nostro precedente articolo dedicato a San Nicolò Regale e ai mosaici romani sottostanti, avevamo auspicato che la nuova Amministrazione comunale, quella guidata da Salvatore Quinci, insediatasi proprio un anno fa, finita la stagione estiva con i variegati spettacoli ed eventi organizzati nell’ambito del cartellone estivo #Mazara Live, potesse prendere seriamente in mano la situazione e dare seguito concretamente ai buoni propositi elettorali (vedi in primis il progetto "Mazara Valley") al fine di potere finalmente restituire alla Città e al suo patrimonio storico questo importantissimo sito archeologico fra i più belli e prestigiosi non solo a livello regionale ma anche nazionale; un sito che potrebbe essere utilizzato, pensate alla bellissima terrazza che si affaccia sul porto canale, per eventi culturali di alto profilo (non certamente per cabaret…).

Francesco Mezzapelle  

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