Mazara, All’Istituto Ferrara convegno “Codice rosso: difendere la libertà, combattere la violenza”

Sono intervenuti l'avv. Alfonso Bonafede, già Ministro della Giustizia, e la psicoterapeuta Maria Lisma dell'ASP

Redazione Prima Pagina Mazara
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23 Dicembre 2023 09:36
Mazara, All’Istituto Ferrara convegno “Codice rosso: difendere la libertà, combattere la violenza”

LIBERTÀ è la parola chiave del convegno tenutosi presso l’Istituto F.Ferrara di Mazara del Vallo, dal titolo “CODICE ROSSO: DIFENDERE LA LIBERTÀ, COMBATTERE LA VIOLENZA”, che, grazie agli invito della Dirigente, Dott.ssa Licia Ingrasciotta, si è avvalso della presenza di due relatori di eccezione, modello di difesa dei diritti delle donne contro la violenza di genere: l’Avv. Alfonso Bonafede, membro laico del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, già Ministro della Giustizia, e la Dott.ssa Maria Lisma, Psicologo, responsabile dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile.

Gli allievi del triennio sono statigli attenti destinatari del convegno, che ha avuto come scopo principale quello di informare e fornire alle future generazioni le basi degli strumenti giuridici e psicologici con cui tutelarsi ed intervenire nelle eventuali situazioni di violenza domestica.

La forza innovativa della Legge n.69 del 19 luglio del 2019, il cosiddetto Codice rosso – nome mutuato da quello del triage ospedaliero, indicante una “corsia preferenziale” più veloce perdenunce e indagini – irrompe nei locali dell’Istituto Ferrara, grazie alla sapiente ars dicendidell’Avv. Bonafede, che affascina e incuriosisce gli studenti, facendo appello agli inviolabili diritti di libertà e uguaglianza promossi dagli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana, filo conduttoredell’intero convegno, come egli stesso sottolinea:

“il mio augurio oggi è di essere parte di quella volontà indomabile che deve unire tutti noi e lo Stato, compatti nella lotta alla violenza contro le donne, che non è solo una battaglia contro la violenza ma è prima di tutto la difesa della libertà.”

Il testo della legge, recante "Modifiche al Codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere", era già stato approvato dalla Camera dei deputati, il 3 aprile 2019, entrandopoi in vigore il 9 agosto dello stesso anno.

Tre sono principalmente le direzioni verso le quali la normativa interviene: introduce nuovi reati, inasprisce le sanzioni per quelli esistenti e disegna una procedura su misura per tutelare meglio e prima chi vive situazioni a rischio. Revenge porn – deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso – costrizioneo induzione al matrimonio – violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa: sono questi i quattro nuovi reati su cui la normativa interviene.

Normativa arricchita e definita da tutto il Parlamento italiano, come lo stesso Avv. Bonafede sottolinea: “Il codice rosso smette di essere una legge di poche forze politiche e diventa una legge di tutto il Parlamento,tutti hanno dato un contributo. Con orgoglio dico che la prima firma su quella legge è la mia, ma la sento come una legge del Parlamento italiano in senso stretto, che ha i colori della nostra bandiera”.

Sono poi le parole della Dott.ssa Lismafare da monito agli studenti, affinché abbiamo come priorità l’amore per la propria vita, il rispetto reciproco all’interno di una relazione affettiva e affinché diano valore, utilità e fondamento agli strumenti forniti dalla legge.

“Chi corre il rischio di amarsi, di innamorarsi e di amare, deve correre il rischio di perdere, altrimenti è meglio non amare” – sostiene la psicologa – “Gli strumenti esistono.L’Avv.Bonafede ci ha dato anche il manuale di istruzione, ma se non sono io per prima a capire dov’è il bene e dov’è il male, nessun manuale di istruzione servirà. Se non sono per prima io a cambiare e a vedere che ci sono cose che non possiamo chiamare amore, vuol dire che non abbiamo capito qual è il nostro posto nel mondo.”

Conclude poi con una accorata esortazione rivolta ai nostri giovani,“Allora io vi esorto a chiamare qualcuno a fare rete intorno a voi, che vi protegge e aiuta. Perché quando sono in una relazione che per me è d’amore, ma che in realtà è tossica, sono di cristallo, fragilissima! La rottura vera è quella che resta nell’anima.”

Una scuola aperta all’approfondimento del rispetto dei diritti della persona, pronta ad ospitare professionisti del settore e che coniuga i fatti di stringente attualità ai propri percorsi formativi. Sono questi gli obiettivi della Dirigente dell’Istituto Ferrara, Dott.ssa Licia Ingrasciotta, a beneficio di tutta la comunità scolastica.

Prof.ssa Marta Signorello

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