MARSALA – Giornate FAI. Gli studenti del Liceo Scientifico “P. Ruggieri” protagonisti

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
25 Marzo 2014 16:28
MARSALA – Giornate FAI. Gli studenti del Liceo Scientifico “P. Ruggieri” protagonisti

Importante, entusiasta e "giovane", il contributo dato alle Giornate FAI di Primavera del 22 e 23 marzo appena trascorsi a Marsala dagli studenti del Liceo Scientifico "Pietro Ruggieri" di Marsala, perfetti Apprendisti-Ciceroni per l'iniziativa denominata "Lilibeo-Marsala: una città pluristratificata".

Una consulenza, la loro, offerta sia in italiano che in inglese. "un' esperienza molto importante,  nella  quale  ci  siamo trovati a  relazionare  sulle nostre  conoscenze  persone valide. Secondo Giusy Angileri "è stato molto interessante trascorrere del tempo A S. Maria della Grotta. Non ci aspettavamo tanti visitatori ed è stato un piacere rispondere alle domande dei tanti curiosi. La nostra professoressa di storia dell'arte ci ha dato dei documenti su cui studiare, oltre al fatto che l'anno scorso alcuni di noi hanno partecipato ad un concorso nazionale e hanno fatto un dossier proprio sulla chiesa di Santa Maria della Grotta.

Abbiamo avuto inoltre anche il privilegio di poterci cimentare in lingua inglese grazie ai tanti stranieri che sono venuti a visitarla. Internamente la chiesa è piena di meravigliosi affreschi, molti purtroppo ormai danneggiati o tenuti in uno stato di conservazione non ottimale. Ci auguriamo che possa essere sistemata e salvaguardata e ringraziamo la professoressa e la scuola per l'opportunità dataci".

Appassionati i commenti di Marcello Pellegrino e Giovanni Armato (nella foto) che raccontano come la chiesa, eretta nel 1072, abbia subito vari cambiamenti a causa dei vari insediamenti. . Giusy Angileri specifica che la chiesa rappresentava quasi una necropoli, poiché al suo interno ci sono molte camere funerarie e molte erano le nicchie fatte per contenere le ossa dei defunti. "Ogni camera era sormontata da un ampio foro sul tetto utilizzato per far scendere la salme, visto che le camere erano chiuse.

Interessanti i numerosi affreschi, alcuni di epoca bizantina, altri paleocristiana. Molti gli arcosoli riservati ai nobili, aventi ognuno un affresco con immagini sacre, molti dei quali ormai sono quasi invisibili. I colori utilizzati erano il rosso, il giallo, il blu: tutti colori vegetali>. Le classi coinvolte sono state la IVE con le professoresse Gullo, di Storia dell'Arte e Scimonelli, d'inglese, e le IV F e IV A, i cui alunni, guidati dalla docente Rosita Gandolfo, erano invece alle fortificazioni di Capo Boeo. 

(Comunicato stampa)

25/03/14  17,30

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