«Dimenticati e ignorati i reali bisogni dei siciliani. In questa manovra quater solo tentativi di tenere in piedi la maggioranza, miseramente vanificati dalle manovre di corridoio e dai franchi tiratori in aula». Durissimo il giudizio della deputata regionale trapanese del Movimento 5 Stelle, Cristina Ciminnisi, sulla ennesima manovra finanziaria varata dall’ARS su indicazioni del governo del Presidente Renato Schifani. Secondo Ciminnisi, il dibattito in Aula ha mostrato con chiarezza «l’ennesimo atto di una crisi annunciata», con una maggioranza di centrodestra «allo sbando, logorata da scontri interni e da interessi che nulla hanno a che fare con il futuro dei siciliani, schiacciata alle sue responsabilità dal voto segreto».
«La manovra quater, smontata pezzo dopo pezzo – prosegue la deputata trapanese – è la fotografia di questo fallimento. E mentre il centrodestra si divide, la Sicilia resta ferma, senza una visione e senza risposte, sotto la guida sempre più arrogante di un presidente che non ha più il controllo della sua maggioranza». Nonostante il contesto politico incerto, Ciminnisi rivendica il contributo del Movimento 5 Stelle nel migliorare il testo approvato: «Siamo orgogliosi di aver contribuito, con il nostro intervento, ad aumentare di ulteriori 6 milioni lo stanziamento per gli ASACOM inizialmente previsto.
Siamo anche riusciti a fermare le mancette e a promuovere buone misure come quelle a sostegno dei centri anti violenza e dei disabili psichici». La deputata conclude con un affondo politico: «Per governare bisogna avere credibilità, coerenza e coraggio. Tutto ciò che a questo Governo manca. Se poi il centrodestra non ha neanche i numeri in aula, si dovrebbe prendere atto di una crisi innegabile e, alla luce del dibattito d’aula, irreversibile».