Mazara del Vallo, città di mare baciata dal sole, vanta una storia ricca e affascinante. Diversi sono i popoli che negli anni l’hanno conquistata, i primi furono proprio i fenici. Fu proprio questa popolazione dedita al commercio marittimo a fondare un importante emporio mercantile alla foce del fiume Mazaro, battezzandolo con il nome di "Mazar", che significa "rocca". Lo storico greco Tucidide afferma che “Una fattoria commerciale fondarono i Fenici alla foce del fiume”, anche se alcuni ritrovamenti nelle grotte di Miragliano fanno pensare che qualche insediamento umano si fosse sviluppato giá in epoca preistorica.
La posizione strategica di Mazara, situata al confine tra i territori greci di Selinunte e fenici di Mozia, ne decretò il destino di fiorente centro di scambi e attività commerciali. Nel XII secolo, la città raggiunse uno dei periodi più fulgidi della sua storia, come testimoniato dalle parole del geografo arabo Edrisi: "Mazara è una città splendida ed eccelsa, cui nulla manca, che non ha pari né simili”. Tuttavia, è con la decadenza di Selinunte, nel VI-V secolo a.C., che si colloca l'origine della città vera e propria.
Il territorio di Mazara divenne parte della polis selinuntina, assumendo un ruolo strategico come porto militare e snodo commerciale. Riportiamo quanto si legge nel libro di Sammartano dal titolo “Conoscere Mazara”: “Ma fu soprattutto con la fondazione della colonia greca di Selinunte (seconda metà del VII secolo a.C.) che il Mazaro acquistò grande importanza. Esso, infatti, per un buon tratto segnava il confine fra lo stato selinuntino e il territorio controllato da Mozia prima e da Lilibeo (l'odierna Marsala) poi, e la sua foce divenne un porto dove Selinunte armava la sua flotta.
A difesa di questo porto naturale, i Selinuntini costruirono una fortezza che costituiva l'estremo baluardo difensivo contro le popolazioni che occupavano il lembo occidentale della Sicilia. Il territorio di Mazara, dunque, faceva parte della polis, della città-stato di Selinunte. Il contrasto di interessi fra le colonie greche di Sicilia (di cui Selinunte era la più occidentale) e le colonie fenicio-puniche (Mozia, Panormo e Solunto) e i centri loro alleati (Erice e Segesta), fu causa di ripetute guerre nel VI e V secolo a.C., finché nel 409 i Cartaginesi, chiamati in soccorso dai Segestani, conquistata la fortezza sul Mazaro, mossero alla distruzione di Selinunte, che venne data alle fiamme.” Da qui, dopo la prima guerra punica, la Sicilia venne conquistata dai Romani.
Anche Mazara venne influenzata dalla cultura dell’Impero ma di questo ne parleremo nel prossimo articolo.
Caterina Mezzapelle