“L’afrodisiaco” mercato di Mahdia, la gemella tunisina di Mazara del Vallo

Redazione Prima Pagina Mazara
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02 Novembre 2018 23:16
“L’afrodisiaco” mercato di Mahdia, la gemella tunisina di Mazara del Vallo

I mercati sono il cuore delle città, luoghi che il viaggiatore dovrebbe visitare perche' rappresentano il forte legame con la cultura locale e la vita di tutti i giorni degli abitanti. Uno dei mercati piu' belli del Mediterraneo si trova a Mahdia, cittadina marittima a sud della Tunisia e dalla quale provengono molti pescatori che fin dai primi anni '70 hanno iniziato a lavorare sui pescherecci della flotta di Mazara del Vallo con la quale Mahdia è gemellata. Molti tunisini, dalla prima alla terza generazione, residenti a Mazara del Vallo sono originari di Mahdia.

Mahdia è una città dalla storia antica. Conosciuta in passato coi nomi di Jemma, Aphrodisium e Cap Africa, fu uno dei primi porti pescherecci della Tunisia grazie alla sua posizione strategica: il suo centro storico si estende su una penisola lunga 1400 metri e larga 500, mentre la città moderna si estende verso l’entroterra; oggi Mahdia è una delle più rinomate località balneari della Maghreb. Peperoncino, curcuma, zafferano, cannella e anche tè nero, verde, alla menta, questi sono gli aromi che caratterizzano il mercato al coperto di Mahdia e che vi guideranno all’interno di esso.

Per visitare questo mercato, che sorge accanto proprio alla medina, bisogna usare a fondo i cinque sensi ed essere pronti a trattare sul prezzo di qualunque prodotto. Grande abbondanza di colori, una grande frutta varietà di frutta ed ortaggi. Caratteristici i grappoli di datteri che penzolano ai lati delle bancarelle. All'interno del mercato e sotto i portici dello stabile che lo ospita non mancano le "carnezzerie", ovviamente la macellazione avviene con il metodo "halal"; grande offerta di polli, tacchini e conigli.

Collegato al mercato delle spezie e della frutta si trova il mercato coperto del pesce che merita di essere visitato soprattutto al mattino presto quando arrivano i pescatori carichi dei doni che il mare ha dato loro; una grande varietà di prodotti ittici tipici del Mediterraneo. Infatti di fronte alla porta nuova di Mahdia, il porto moderno della città tunisina accoglie la flotta di pescherecci e le barche equipaggiate per la pesca alla lampara. La zona si anima particolarmente grazie alla pesca notturna del pesce azzurro (di norma si tratta di sardine e sgombri) che ha permesso lo sviluppo di una fiorente industria conserviera.

Francesco Mezzapelle

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