La Voce: “Danno erariale? La Giunta Cristaldi ha speso 73.900 euro per gli “acquaioli” mentre 21.838 euro sono costate le nuove pompe di tutti gli 8 pozzi comunali”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
20 Maggio 2016 06:22
La Voce: “Danno erariale? La Giunta Cristaldi ha speso 73.900 euro per gli “acquaioli” mentre 21.838 euro sono costate le nuove pompe di tutti gli 8 pozzi comunali”

Il 10 aprile 2015 l’assessore Silvano Bonanno con un comunicato stampa informava la cittadinanza che l’Amministrazione Cristaldi stava intervenendo per migliorare il servizio di distribuzione idrica con l’acquisto di 4 pompe di sollevamento (ndr fuori esercizio da anni!!).

Nelle more dell’attivazione dei pozzi l’Amministrazione ha predisposto il servizio di distribuzione idrica mediante autobotti, naturalmente senza costi per l’utente. Ecco come venivano diffuse alla cittadinanza le modalità con cui accedere al servizio:

“Per la richiesta del servizio autobotte i cittadini dovranno chiamare telefonicamente uno dei seguenti numeri……” che sembrerebbero corrispondere, da una nostra indagine, ai recapiti della Sig.ra Di Giorgi, capo della segreteria particolare del Sindaco, a quello dell’assessore Bonanno e al responsabile del servizio idrico comunale.

Questo Centro Studi è tempestivamente intervenuto con sopralluogo nei pozzi comunali, informando il Prefetto e il dirigente il Servizio di Salute Pubblica, che i pozzi erano privi di protezione e incustoditi (vedi foto pozzi comunali di contrada Fiumara) e nel contempo ha proposto:

-l’immediata sostituzione delle pompe guaste da anni (iniziativa che anche un bimbo avrebbe intrapreso);-la bonifica dell’area circostante i pozzi (si tratta di acqua potabile che noi beviamo);-la messa in sicurezza dei pozzi con adeguata protezione (non si capisce come mai ancora non sia stata predisposta);-l’installazione di telecamere di controllo (basta una webcam del costo di poche decine di €)

Alla data odierna ci risulta che l’Amministrazione Cristaldi abbia sostituito le pompe con un costo di 21.838,00 € e pagato, nelle more di attivazione delle stesse, il servizio di noleggio delle autobotti ben 73.900,00 €. Giusto per render il senso della spesa, questa cifra equivale a ciò che percepiscono 12 pensionati al minimo del vitalizio. Abbiamo bruciato quanto serve a tanti diseredati per sopravvivere un anno. Si rendono conto questi cosiddetti “amministratori” di ciò che gestiscono, dei guasti inqualificabili che commettono?

In sintesi, la necessità di rifornire di acqua potabile alcuni quartieri, assolutamente evitabile se si fosse gestita con competenza la manutenzione dei pozzi, ha determinato quello che ci sentiamo definire uno sperpero di denaro pubblico, per il noleggio di autobotti. Possiamo permetterci di definire questa amministrazione, per usare un eufemismo, negligente, improvvida e tecnicamente incompetente? . Ma chi è così sprovveduto nell’intero globo terraqueo di ricorrere a metodi ormai da anni scomparsi (vogliamo far rinascere la gloriosa figura dell’acquaiolo)?

Piuttosto che sostituire tempestivamente le pompe, si preferisce spendere cifre irragionevoli e improduttive. Viene sempre il sospetto (che noi ci auguriamo essere infondato) di un danno erariale che i nostri solerti amministratori con la vocazione dell’acquaiolo, qualora dimostrato, sarebbero chiamati a rimborsarci. Proprio così, a rimborsare noi cittadini, come già sta facendo per altra vicenda il sindaco Cristaldi.

Un’amministrazione attenta, con una spesa molto modesta, di soli €. 21.838,00 per l’acquisto di n. 8 pompe oltre le accessorie spese di montaggio, avrebbe evitato di creare disagi ai cittadini e danni alle nostre tasche. Abbiamo valutato che tecnici valenti e ben guidati avrebbero potuto fare tutta l’operazione in due settimane. State attenti la prossima volta, egregi amministratori e liberateci dagli incompetenti, compresi i signori politicanti (con la p molto minuscola) che hanno fatto della politica un mestiere e non un nobile servizio.

L’Amministrazione Cristaldi anche in questo caso ha trovato il modo di svolgere le attività connesse all’emergenza idrica in dispregio di norme cogenti, facendo gestire il servizio autobotte alla Segretaria che, come noto, non ha competenze di gestione e al vice-sindaco, che può e deve esercitare funzioni di indirizzo e controllo, a cui le norme proibiscono di fare attività di gestione operativa. E’ naturale poi che si pensi che anche la distribuzione dell’acqua diventi una concessione degli amministratori. Queste pratiche si chiamano “clientelismo”.

Una chicca, giusto per finire in bellezza: la potabilità dell’acqua che dovrebbe risultare da analisi pubblicate nel sito istituzionale dell’ente, cosa indispensabile per tranquillizzare la popolazione, semplicemente non sono pubblicate o forse non sono neppure state eseguite. Avanti con il più sfrenato, dilettantesco, irritante modo di gestire i nostri denari. Ce ne ricorderemo nelle prossime tornate elettorali.

Nota del Centro Studi “La Voce”

20-05-2016 8,15

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