“Un po’ di Scuola”. La rivoluzione virtuale nei musei

Visite guidate, ma online.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
12 Febbraio 2022 09:26
“Un po’ di Scuola”. La rivoluzione virtuale nei musei

E’ dell’11 Marzo 2020 il primo DPCM che ha decretato l’inizio del lockdown per tutti e della DAD per gli studenti di tutta Italia. Da quel momento si è interrotta ogni forma di socialità e, nelle scuole, ai ragazzi, tra le altre cose, sono mancate anche le uscite didattiche e le gite d’istruzione: i teatri, i musei sono rimasti chiusi per tanto, tantissimo tempo.

Nel 2020 tutti siamo stati presi alla sprovvista e, a partela scuola, nella quale si è fatto il possibile e l’impossibile per andare avanti e non lasciare soli gli alunni, per molto tempo la vita si è fermata, siamo rimasti in un limbo ovattato per tanti mesi.

Nel 2021, però, qualcosa è cambiato, i musei, che già usavano i social media per pubblicizzare le loro opere o i percorsi che proponevano in presenza, si sono organizzati, tenendo conto della nuova realtà. Hanno saputo rispondere al bisogno di cultura, si sono avvicinati alle persone, sono passati dal reale al virtuale, dalle immagini esposte al pubblico alle immagini proposte su internet.

Meravigliosi sono i tour virtuali attraverso gli scavi di Pompei o le stanze degli Uffizi, della Pinacoteca di Brera, del museo Egizio di Torino, tutti con voce guida e spiegazioni.

In occasione del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, ho visitato virtualmente, con i miei alunni il museo-casa di Dante.

All’interno della sua casa abbiamo incontrato Dante uomo, Dante soldato, Dante politico, Dante Poeta e la sua Firenze. Abbiamo intrapreso un viaggio multisensoriale guidato dalle più avanzate tecnologie come stanze immersive, video mapping e realtà virtuale, per entrare in contatto con il padre della lingua italiana,autore della Divina Commedia.

Credo che nulla possa sostituire una visita dal vivo, è innegabile che anche solo passeggiare per i corridoi di un museo e contemplare un’opera nella sua fisicità genera un’esperienza emozionale e culturale che non è replicabile attraverso uno schermo, ma i tour virtuali o le immagini on line servono, e sono serviti in questi due anni, ad avvicinare alla bellezza, anche persone che normalmente non si sarebbero interessate alle opere d’arte.

Soprattutto, i giovani possono conoscere virtualmente i musei e i loro tesori e desiderare di voler vedere di persona tali opere meravigliose.

Spero che i miei alunni in primis, ma anche tutti i giovani, sempre virtualmente connessi, possano cogliere il bello del virtuale per poi calarlo nel reale.

I musei sono nutrimento per l’anima e, tutti gli educatori, devono cercare di suscitare l’amore per l’arte e la cultura.

Maria Teresa Carmicio.

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