La regione ha stanziato 27 milioni per le assunzioni di ben 300 laureati in materie giuridiche, tecnico-ambientali o economiche, per rinforzare per un periodo di tre anni le fila della pubblica amministrazione. Il provvedimento arriva con l’approvazione dell’articolo 15 della Finanziaria regionale Siciliana. I neo assunti saranno impegnati anche nei Comuni che hanno una carenza di organico tecnico. I comuni e gli altri enti locali, infatti, potranno contare sulla forza lavoro di tanti giovani laureati per accelerare i processi di spesa e garantire l’attuazione degli interventi previsti dai fondi strutturali e dalla programmazione europea 2014-2020 e 2021-2027.
Le procedure selettive che verranno avviate per questo personale non dirigenziale potranno riguardare laureati in giurisprudenza, in materie economiche, in scienze politiche, ingegneria, architettura e geologia. Si tratta di assunzioni a costo zero per la Regione perché per finanziare questa norma verranno utilizzati 27 milioni di euro di fondi comunitari a valere sulle risorse del POC 2014-2020, come affermato da Pippo Campagnone, presidente della Commissione parlamentare permanente per l’esame delle attività dell’Unione Europea.
Mentre per il Pd l’assunzione di queste figure specialistiche rappresenta una boccata d’ossigeno per amministrazione in stallo, per Fratelli d’Italia la norma non risolve i problemi dei Comuni che lamentano una carenza di dirigenti in grado di firmare i progetti. Il problema potrebbe, infatti, riproporsi perché questo personale non sarà inquadrato come dirigente e di conseguenza non avrà il potere di firma, ma soltanto di elaborazione e redazione di progetti che dovranno essere successivamente siglati da dirigenti.