La mia “odissea” in treno e bus da Mazara del Vallo a Trapani

Cronaca di una delle tante brutte giornate vissute dai viaggiatori in treno in provincia di Trapani

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
19 Febbraio 2025 17:29
La mia “odissea” in treno e bus da Mazara del Vallo a Trapani

Nel mio lavoro spesso mi trovo a scrivere relativamente a disagi, di qualsiasi tipo, vissuti da cittadini in ambiti diversi della vita quotidiana. Negli ultimi anni in particolare sono stati sempre più frequenti articoli che hanno riguardato i disagi vissuti dai pendolari che, per motivi di lavoro e di studio, usufruiscono ogni giorno della tratta ferroviaria che va da Castelvetrano fino a Trapani, ovviamente passando da Mazara del Vallo e Marsala. Disagi dovuti a ritardi, cancellazioni di treni, guasti alla linea etc.

Per non parlare dei passaggi a livelli chiusi per diverso tempo nelle ore di punta bloccando in pratica la Città (mi riferisco in particolare a Mazara del Vallo). Le varie “disfunzioni”, purtroppo, non sono cessate nonostante sulla stessa tratta siano stati avviati da mesi interventi (di ammodernamento e potenziamento della stessa) che hanno provocato per circa sei mesi la chiusura totale della suddetta linea ferroviaria sostituita da parte di Ferrovie dello Stato con un servizio bus.

Dal 30 settembre la linea ferroviaria è stata, almeno parzialmente, ripristinata; vedi ad esempio il treno che provenendo da Castelvetrano si ferma a Marsala ove un bus accompagna quei viaggiatori che devono proseguire fino a Trapani. Capita però che in una situazione già alquanto “precaria” si aggiungano anche specifiche, e spiacevoli, situazioni che trasformano il viaggio dei cittadini in una vera e propria “odissea”. E’ successo anche al sottoscritto che, pur utilizzando sporadicamente il treno, è incappato in una giornata “storta”.

Lunedì 17 febbraio dovevo raggiungere Trapani ove avevo appuntamento alle ore 15 per l’inizio di un corso di giornalismo con studenti dell’Istituto Scolastico “Rosina Salvo” (che si trova a pochissime centinaia di metri dalla Stazione di Trapani). Inizialmente, memore di altre brutte avventure vissute negli anni scorsi prendendo il treno, pensavo di “incamminarmi” in auto. Considerato però l’orario, la bella giornata quasi primaverile, e avendo trovato un posteggio vicino la stazione di Mazara del Vallo, opto per provare l’esperienza in treno+ bus da Marsala e ciò anche per potermi rilassare leggendo qualcosa o scrivendo durante il viaggio.

Così faccio il biglietto Mazara del Vallo –Trapani (costo 4,60 euro) presso il bar-ricevitoria di piazza Alcide De Gasperi. Alle ore 13,18 parte puntuale il treno proveniente da Castelvetrano con destinazione Trapani (tramite bus da Marsala in partenza alle 13.54) con arrivo previsto alle 14,40, venti minuti prima rispetto al mio appuntamento, giusto il tempo di prendere un buon caffè al bar. Tutto sembrava filare liscio già comodo nel mio posto nello scompartimento del treno, ad una carrozza.

In pochi minuti arriviamo alla stazione di Petrosino (ore 13,30). Qui inizia il dramma. Il controllore parla al telefono e gli sento dire: “adesso avviso i viaggiatori”. E così fa spiegandoci, fra il disappunto generale per la brutta notizia, che a causa di un guasto alla linea il treno non poteva continuare fino a Marsala. Chiedo allo stesso controllore il perché l’avviso sia avvenuto dopo che il treno era arrivato a Petrosino e non a Mazara del Vallo ove altri viaggiatori come me avrebbero potuto organizzarsi diversamente optando per l’auto.

Mi dice che lui questo non lo sa in quanto avvertito in quello stesso momento. Ci dice che sta aspettando istruzioni circa la possibilità che il bus sostitutivo da Marsala possa raggiungere Petrosino e riprendere la corsa. Trascorrono diversi minuti e cresce la tensione fra i viaggiatori, anche dei poveri turisti stranieri evidentemente smarriti per quanto stava accadendo. Ad un certo punto il controllore dice che ha ricevuto notizia che stava arrivando un bus sostitutivo da Mazara del Vallo e che però si sarebbe fermato in piazza Fiera, a Strasatti (si avete capito bene). Pertanto dovevamo scendere dal treno e raggiungere a piedi dalla stazione di Petrosino il punto ove sarebbe passato il bus che secondo quanto asserito dallo stesso controllare stava già partendo per venirci incontro.

Lo stesso, visibilmente costernato per la situazione ci accompagna dalla stazione fino al passaggio a livello che separa il territorio di Petrosino da quello di Strasatti; abbiamo così attraversato il marciapiedi interno alla stazione (qui il gruppo di sfortunati viaggiatori ha potuto ammirare anche l’ingente quantità di “munnizza” abbandonata vicino al passaggio a livello ove il controllore ci augura buon proseguimento di viaggio. Proprio qui scatto la foto di copertina ove si vede la stazione di Petrosino e il “nostro” treno fermo).

Sono le ore 14. Così mestamente ci incamminiamo, io e circa una ventina di persone (fra le quali anche un signora che aveva grosse difficoltà a deambulare) verso il punto indicato per prendere il bus sostitutivo; percorriamo a piedi quasi un km. Arriviamo davanti Piazza Fiera e ci posizioniamo sul lato direzione Marsala della SS115 (la cosiddetta via Nazionale) illudendoci che uno dei due bus in arrivo fosse quello inviato dalle FS, niente da fare: uno dell’AST e l’altro dell’Autoservizi Salemi.

Attendiamo fiduciosi che passi il “nostro” bus sotto un sole da primavera inoltrata. Illusione e delusione allo scorgere all’orizzonte un grosso mezzo (anche il miraggio di un bus poi rivelatosi una betoniera). Nel frattempo il tempo scorre, nervosamente chiamo la Prof. avvertendola del mio imprevisto e ormai quasi certo ritardo. Sono circa le ore 15 quando riesco a beccare un passaggio al volo verso Trapani. Varcherò la soglia dell’Istituto “R. Salvo” alle ore 15,50. Ho saputo successivamente da uno degli altri viaggiatori che hanno vissuto insieme a me quel brutto pomeriggio che fino alle 15,20, fin quando lui non ha preso un mezzo dell’Autoservizi Salemi per Marsala arrivando poi a Trapani alle ore 18 (era partito da Mazara alle 13.18!), che il bus da noi atteso non era ancora passato. Ma non doveva arrivare –così ci era stato detto- da Mazara del Vallo? Forse è partito da Alcamo… Chi lo sa? Fra i tanti dubbi la sola certezza che molti pendolari convivono ogni giorno con lo stato d’ansia che quello possa essere un giorno sfortunato nel loro viaggio lungo la linea ferrovia Alcamo-Trapani e viceversa; spesso accade qualcosa che fa saltare i loro programmi.

Chi li ripaga del loro tempo? Del loro mancato appuntamento? Della loro ansia…? Basta anche un guasto ad un passaggio a livello per compromettere la giornata di centinaia di cittadini? Esiste un Comitato Pendolari che da qualche anno a questa parte si batte per i diritti di quanti usufruiscono della suddetta linea ferroviaria. Chi lo ascolta? Dove sono i rappresentanti delle istituzioni locali? I Sindaci? I Deputati della provincia eletti all’ARS? Un ultimo pensiero va a te caro ministro dei Trasporti e Infrastrutture Matteo Salvini.

Ti svelo un segreto: non basta realizzare il tanto “desiderato” ponte di Messina, prima di questo serve potenziare il sistema dei trasporti in Sicilia. Non è fantascienza quando si dice che in treno per arrivare da Trapani a Siracusa ci si impieghi oltre 10 ore; da Mazara del Vallo a Trapani ad oggi si rischia di impiegarci circa 5 ore! Caro ministro Salvini, noi siciliani ti aspettiamo ancora per inaugurare i treni ad alta velocità…Nel frattempo ci accontentiamo che gli orari oggi previsti fossero rispettati per una settimana di fila.

Ti attendiamo…Con ansia.

Francesco Mezzapelle          

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