La mancata visita a Castelvetrano del Ministro Salvini sarebbe un’occasione sprecata

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
25 Aprile 2019 09:41
La mancata visita a Castelvetrano del Ministro Salvini sarebbe un’occasione sprecata

Sandro Pertini, che non ha certo bisogno di presentazioni, diceva che è meglio la peggiore delle democrazie che la  migliore di tutte le dittature, per tale motivo il 25 aprile dovrebbe essere una giornata da festeggiare per tutti, anche da chi non si riconosce nella sinistra e che anzi è decisamente di destra. Poiché se si ha un minimo di conoscenza della storia e di onestà intellettuale non si può non riconoscere che 74 anni fa l’Italia si liberò dell’occupazione nazista e della dittatura fascista che per alcuni è ancora oggetto di venerazione, ma che non si può disconoscere abbia avuto molte gravissime colpe.

Appare quindi paradossale che ancora oggi il nostro Paese riesca a dividersi e polemizzare anche su quella che dovrebbe essere una festa collettiva, la celebrazione del ritorno alla democrazia che, con tutti i difetti che può avere, rimane il migliore dei governi possibile. Eppure il nostro Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che buon per lui continua a guadagnare consensi parlando  alle pance degli italiani, per non infastidire  i suoi sostenitori dell’estrema destra, si inventa un blitz in Sicilia pur di non partecipare alle celebrazioni della Liberazione, mascherando il tutto come un sostegno alla lotta contro la mafia per inaugurare la nuova caserma di Corleone, magari con un bel giubbotto della polizia addosso in favore di telecamere.

Già che si trova in Sicilia ne approfitterà, lui che è in perenne campagna elettorale, per un breve tour in diverse città che domenica andranno al voto, concludendo a Mazara del Vallo per sostenere il candidato leghista Giorgio Randazzo. Ecco la grande occasione perduta dal Matteo nazionale, ecco la grande occasione sprecata di mostrare come lo STATO, che lui al momento rappresenta, piaccia o non piaccia, essendo il Ministro dell’Interno abbia a cuore le sorti della martoriata città di Castelvetrano, sciolta per infiltrazioni e che domenica 28 aprile tornerà finalmente al voto democratico.

 Mazara dista da Castelvetrano meno di venti chilometri, perfettamente percorribili in dieci minuti per mezzo dell’autostrada A-29,  non crediamo davvero impossibile che non si possa inserire una breve visita che comporterebbe un oretta di tempo,  non di più, per dare un forte segnale ad una comunità che con la mafia e le sue nefaste refluenze ci convive da tempo e che troppo spesso,  anche da molta stampa e da molti politici di un certo tipo viene usata a piacimento per propagande e carriere.

 A Castelvetrano si vota ma non c’è nessun candidati ufficiale della Lega , quindi signor Ministro nessuno potrebbe accusarla di essere venuto, come tanti altri politici nazionali hanno fatto in questi giorni, solo per comizi e passeggiate elettorali. La sua presenza in questo momento significherebbe tanto, lei che è venuto in Sicilia per lottare contro la mafia a sostegno delle forze dell’ordine che ogni giorno la combattono, venga a Castelvetrano a sostegno della gente onesta e per bene che è la stragrande maggioranza.

Venga a Castelvetrano per dire che lo Stato profonderà ogni risorsa per catturare Matteo Messina Denaro che continua a provocare danni insostenibili pur dalla sua fantomatica latitanza e che continua ad avere sodali e sostenitori. Venga a sfidarlo ed a dire quel cancro purulento che lo Stato non si fermerà un solo secondo fino a quando non lo avrà assicurato alle patrie galere. Venga a dire ai Castelvetranesi, fuori da ogni campagna elettorale che Castelvetrano potrà ripartire. Sa bene che la lotta al malaffare ed alla mafia si fa anche con le battaglie sociali e con i segnali forti che solo lo Stato può dare, quello Stato che sicuramente ha fatto tanto per ripristinare ogni forma di legalità ma che ancora può e deve fare.

  Non sprechi questa grande occasione signor Ministro Salvini, Castelvetrano la accoglierà e le mostrerà la sua parte migliore.   Alessandro Quarrato

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