Ipotesi di riapertura reparto covid-19 all’Ospedale “A.Ajello”

Nel pomeriggio previsto incontro al nosocomio mazarese fra vertici dell’ASP, tecnici e sindaco Quinci

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
06 Gennaio 2022 11:45
Ipotesi di riapertura reparto covid-19 all’Ospedale “A.Ajello”

Nelle ultime ore circolano voci circa la dotazione di un reparto anticovid-19 presso l’Ospedale “A.Ajello” di Mazara a seguito della crescita esponenziale dei contagi e dell’elevato numero dei positivi al covid-19. L’ASP di Trapani infatti nelle scorse ore, dopo la riapertura del reparto anticovid-19 dell’ospedale “Borsellino” di Marsala (dotato di terapia intensiva), avrebbe deciso di aprire, come del resto già avvenuto nel 2020 al sorgere della pandemia coronavirus, un reparto anticovid-19 anche nell’ospedale di Mazara del Vallo. Al momento sono solo voci che si rincorrono freneticamente, sembra però che per far posto al nuovo reparto covid-19 l’ASP Trapani, d’accordo con la direzione sanitaria del nosocomio, abbia pensato ad accorpare in un unico reparto le unità di Medicina, Neurologia e Cardiologia.

Ancora, dicevamo, è una ipotesi che potrebbe avere conferma però attraverso un incontro che si dovrebbe svolgere questo pomeriggio presso lo stesso Ospedale mazarese. Tecnici dell’ASP di Trapani, guidati dal commissario straordinario, dott. Paolo Zappalà, verrebbero in visita al nosocomio per effettuare un sopralluogo. All’incontro come da lui stesso confermato parteciperà il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, il quale da noi contattato ha confermato l’ipotesi ma si è riservato di fornire una dichiarazione ufficiale al termine della stessa riunione.

La decisione ha creato non poche "fibrillazioni" fra i rappresentanti dei comitati cittadini che in questi mesi stanno conducendo una battaglia affinchè l’Ospedale “A. Ajello” torni in funzionare come un tempo e sia potenziato. Nel 2020 fin dai primi giorni dall’apertura del reparto covid-19 si erano presentate tutta una serie di criticità presso il nosocomio mazarese che di giorno in giorno hanno assunto preoccupazioni riguardo la qualità dei servizi nei confronti dei pazienti.

La speranza era quella che, nonostante la propaganda ad ogni livello e la definizione di DEA di I livello, l’Ospedale mazarese, una volta terminata l’emergenza covid, tornasse ad esser potenziato così promesso dopo la sua ristrutturazione ed ammodernamento. Invece oggi il nosocomio mazarese è di fatto sottoutilizzato. Manca ancora l’attivazione della U.O.C. di Rianimazione, il non adeguato riconoscimento della U.O.C. di Chirurgia Generale Oncologica stante i migliori numeri e la migliore qualità degli interventi eseguiti, rispetto ai bench marks di riferimento, ed il mancato ritorno all’Abele Ajello di reparti quali Ortopedia, Oculistica, Psichiatria etc.

A ciò si aggiunga l’inopinato dirottamento presso l’Ospedale di Base di Castelvetrano dell’Angiografo Cardiologico, richiesto e acquistato per l’ “Abele Ajello”.

Anche il recente Atto Aziendale proposto dall’Asp di Trapani e firmato dai sindaci del trapanese non viene incontro all’esigenze di un Ospedale che rappresentava il punto di riferimento anche per la Valle del Belice. I recenti incontri con associazioni e comitati cittadini hanno avuto carattere solo interlocutorio con la velata volontà dell’Assessorato regionale alla salute di prender tempo sulle diverse questioni: nessuna risposta concreta è emersa. 

Francesco Mezzapelle

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