In un servizio su La7 il porto di Mazara del Vallo indicato come meta dai trafficanti di migranti che operano a Kelibia (Tunisia).

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
22 Febbraio 2018 23:27
In un servizio su La7 il porto di Mazara del Vallo indicato come meta dai trafficanti di migranti che operano a Kelibia (Tunisia).

Mazara del Vallo sarebbe il porto di sbarco preferito e utilizzato da una rete di trafficanti che ha base a Kelibia, in Tunisia. Questo è emerso questa sera attraverso un servizio di circa 6 minuti andato in onda nella trasmissione "Piazza Pulita" di La7.

Le immagini del reportage sono state girate lo scorso 10 febbraio a sud di Tunisi, nei pressi di Menzel Temime e del porto di Kelibia il più vicino all’Italia, 45 miglia da Pantelleria, 80 da Mazara del Vallo. Adib Fateh Ali, fintosi un profugo irakeno che vuol portare la sua famiglia in Italia, ha voluto mostrare, armato di videocamera, quanto sia facile dalla Tunisia arrivare in Italia.

Così accompagnato da un complice, un certo Mohammed, Adib viene accompagnato sui luoghi di partenza delle imbarcazioni clandestine che portano migranti in Sicilia; una sorta di “terra di nessuno” dove in molti sono stati armati dal vecchio regime per difendere la propria terra.

Mohammed spiega ad Adib che tutto è organizzato "in sicurezza" grazie a due vedette che controllano gli spostamenti della guardia costiera tunisina e alle mazzette pagate alla polizia per chiudere un occhio, circa 3000-4000 euro a viaggio (i poliziotti in Tunisia guadagnano 500 euro al mese). Vi è una villetta adibita a foresteria dove i migranti sono ospiti, senza potere uscire, in attesa che tutto sia pronto per la partenza.

Adib, grazie a Mohammed, fa conoscenza con chi è a capo della rete dei trafficanti che da Kelibia porta in Sicilia. Lo stesso capo dei trafficanti di Kelibia gli dice che non ci sarebbero problemi a trasportare le nove persone cosi come richiesto da Adib, e gli spiega che la traversata costa 3.000 euro a persona e che li avrebbe portati direttamente nel porto di Mazara del Vallo.

Abbastanza sorpreso, Adib chiede al re dei trafficanti kelibiani come si possa arrivare fin al porto di Mazara del Vallo senza essere fermati, lo stesso capo dei trafficanti gli dice che davanti alle coste siciliane degli italiani sarebbero venuti incontro e li avrebbero fatti entrare in porto senza problemi. Adib infine visita il porto e la piccola barca (fatiscente) che lo avrebbe portato fino a Mazara del Vallo. ll servizio finisce proprio con queste immagini.

Non sappiamo gli sviluppi della traversata. Certamente però sconvolge la sicurezza dei trafficanti nel potere vendere un servizio di trasporto fino al porto di Mazara del Vallo. Ci chiediamo: sarà vera la possibilità di entrare nel porto mazarese con dei complici italiani? Oppure è un escamotage utilizzato dagli stessi trafficanti che una volta avvistata le costa siciliana sbarcano gli ignari migranti in mare?

Nel corso del servizio è però facilmente rintracciabile lo stupore e l’imbarazzo del Ministro degli Interni, Marco Minniti, ospite della trasmissione, di fronte a quelle immagini che dimostrano, ad oggi che l’attenzione è rivolta soprattutto alla Libia, come la Tunisia, Paese partner dell’Italia, sia ancora un grande fronte di partenza di migranti e che le nostre coste siano quelle scelte da trafficanti, senza scrupoli ed impuniti da loro Governo, come sicuro luogo di sbarco dei migranti. 

Francesco Mezzapelle

22-03-2018 23,45

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