Parlare di viaggi in questo periodo forse non è una scelta azzeccata in quanto ci riporta alla realtà di una pandemia in corso e alle restrizioni che da quasi due anni ci impediscono di partire decidendo in assoluta libertà date e destinazioni. Ma questo articolo è un elogio del viaggio, inteso proprio come disposizione interiore a "muoversi" dalla propria posizione e iniziare un cammino verso l'ignoto. La parola viaggio infatti rimanda proprio ad un processo che ci porta a conoscere luoghi non ancora esplorati, esterni, o custoditi nel nostro mondo interiore.
Le due peregrinazioni, fuori e dentro di noi, si possono riunire in un unico cammino che sia origine di crescita personale e di benessere. Il viaggio è fonte di innumerevoli benefici per il corpo e per la mente e può anche curare molte ferite. Il viaggio è relax, divertimento, pausa dagli impegni quotidiani, immersione nella natura, tour culturale. Alcuni psicologi hanno individuato le tipologie di viaggio più adeguate alle esigenze psicologiche di ciascuno di noi. Secondo tali studiosi, ad ogni disagio corrisponde una meta-rimedio con specifiche caratteristiche rigeneranti.
La parola d'ordine è "armiamoci e partiamo"! Armiamoci di forza, pazienza e tanta accoglienza verso quanto e quanti incontreremo nel nostro cammino. E adesso passiamo in rassegna le mete che sono state considerate più adatte per guarire da certe ferite. Se avete da poco chiuso una relazione e soffrite per amore, potete rifugiarvi in un Monastero e venire a stretto contatto con la natura. Oppure potete annegare i dispiaceri visitando la regione francese dello Champagne, ammirando i vigneti e gustando le celebri bollicine.
Alcune mete invece sono particolarmente adatte alla cura dello stress. Sì tratta di luoghi incantevoli e ricchi di fascino come determinate isole del Pacifico o sconvolgenti come le Cliff of Moher in Irlanda, senza peraltro dimenticare i tanti capolavori di bellezza ineguagliabile di cui l'Italia è piena. Un viaggio può essere anche la soluzione a problemi di autostima, quando in certi momenti della vita veniamo giudicati negativamente e ci sentiamo inadeguati. Il viaggio ideale in questi casi è quello che ci porta a contatto con le altre culture e con persone nuove facendoci apprezzare la bellezza della nostra interiorità. In fondo però ciò che conta realmente in un viaggio non è solo la meta, ma anche il percorso, come afferma Kavafis nei versi seguenti tratti dalla poesia dedicata ad Itaca:
"Soprattutto non affrettare il viaggio.
Fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu ricco
dei tesori accumulati per strada…"
di Josepha BILLARDELLO
La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.
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