Il sindaco Castiglione e il prefetto Falco all’inaugurazione della nuova sede della UILDM che sorge in via CB 35, in un bene sottratto alla mafia

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
02 Dicembre 2015 16:03
Il sindaco Castiglione e il prefetto Falco all’inaugurazione della nuova sede della UILDM che sorge in via CB 35, in un bene sottratto alla mafia

«Altro segnale forte di affermazione dello Stato sulla criminalità. Importante sinergia tra Amministrazione comunale, Prefettura e volontariato»

«È un motivo di orgoglio per la nostra Amministrazione concedere questo bene confiscato alla mafia all’associazione UILDM che lo utilizzerà per un importante fine sociale.

La sezione mazarese dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia muscolare, di cui è presidente Giovanna Tramonte, rappresenta, infatti, un esempio concreto di lavoro e di dedizione a supporto di tante persone che purtroppo sono state meno fortunate di noi, ma che hanno delle immense potenzialità meritevoli di essere valorizzate nei contesti appropriati.

La comunità campobellese è dunque onorata di ospitare questa meravigliosa associazione di volontari, che rappresenta una grande testimonianza di umanità e che tanto ha da insegnare in una società che purtroppo spesso perde di vista i valori più importanti».

Con queste parole il sindaco Giuseppe Castiglione è intervenuto, stamattina, alla cerimonia di inaugurazione della sede distaccata della sezione di Mazara del Vallo della UILDM che a partire da domani sarà funzionante in via CB 35 n.6, al primo piano di un bene sottratto alla criminalità organizzata e assegnato al patrimonio indisponibile del Comune di Campobello.

Il bene, un fabbricato di civile abitazione, nel 2000 è stato confiscato alla mafia e assegnato al Comune di Campobello nel 2003. Nel 2004, il piano terra dell’edificio è stato concesso dal Comune in comodato d’uso alla sezione campobellese dell’Avis “Agostino Accardo”.

La nuova sede della UILDM sarà allocata invece al primo piano dell’edificio, dove la onlus si farà promotrice di una serie di attività (laboratori teatrali e di informatica, esercizi motori, azioni di sostegno scolastico, cineforum, karaoke, cucina, confezionamento di bomboniere solidali ed escursioni) volte a favorire l’integrazione e l’autonomia dei soggetti disabili.Alla cerimonia di stamattina è intervenuto anche il Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco. Presenti inoltre il vicesindaco Antonella Moceri, il presidente del Consiglio comunale Simone Tumminello, l’assessore Pietro Pisciotta e diverse autorità civili, religiose e militari.

Dopo aver tracciato un bilancio dei progetti attivati dall’associazione, con particolare riguardo all’iniziativa “Mare senza barrire” promossa l’estate scorsa a Tre Fontane nel lido “Monnalisa Beach” di Giacomo Genco, la presidente della UILDM, Giovanna Tramonte, ha dichiarato: «Campobello ha mostrato un grado di solidarietà eccezionale. Nonostante il paese stia attraversando problematiche economiche e sociali non indifferenti, la nostra associazione ha infatti potuto contante sul supporto anche di tanti privati.

Ringrazio il prefetto Leopoldo Falco, che ha sempre mostrato grande vicinanza alla nostra associazione, e il sindaco Giuseppe Castiglione, che ci ha sostenuto fortemente dal primo momento, mostrando particolare sensibilità attraverso la concessione di questo bene che è anche stato dotato di un ascensore». «Il volontariato è una grande ricchezza della nostra società - ha dichiarato infine il prefetto Falco – Sono infatti consapevole che lo Stato da solo non ce la può fare. C’è un grande bisogno dei volontari che affianchino le istituzioni, affinché insieme, attraverso un’azione comune, che convogli gli sforzi, si possa essere più forti.

Io sono molto vicino al sindaco Castiglione, che ogni giorno si batte per difendere e valorizzare questo territorio, collaborando con la Prefettura. Anche l’inaugurazione oggi di questa nuova struttura – ha aggiunto – rappresenta un segnale forte di affermazione dello Stato sulla criminalità.

La confisca dei beni e la loro gestione è infatti uno dei modi più efficaci per combattere la mafia, colpendola nel patrimonio».

Comunicato stampa

02/12/2015

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