I giovani migranti? Un business per tutti, dai privati al Comune. La grande ipocrisia

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
12 Agosto 2015 09:06
I giovani migranti? Un business per tutti, dai privati al Comune. La grande ipocrisia

Il 9 giugno scorso, l’attuale governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, annunciò: “con buona pace della Lega e di Maroni, i comuni siciliani che accolgono i migranti oltre alla premialità dello Stato riceveranno fondi anche da parte della Regione siciliana”.

L'assessore regionale alla Funzione pubblica Ettore Leotta, d'intesa con Crocetta, ha elaborato un disegno di legge. "I parametri per l'erogazione dei fondi –spiegò Rosario Crocetta- si baseranno sia sul numero di sbarchi sia sul numero delle persone realmente accolte nei centri di accoglienza per i migranti e per i minori non accompagnati". Crocetta in quell’occasione ricordò pure che “proprio per i minori non accompagnati i comuni non ricevono alcun trasferimento dallo Stato da circa 2 anni con gravissimi problemi soprattutto per gli enti locali più piccoli costretti a sforare il patto di stabilità.

Già l'anno scorso in bilancio abbiamo inserito un contributo straordinario per Lampedusa, Pozzallo e Augusta –affermò- Con il nuovo ddl incardiniamo i finanziamenti in una prospettiva pluriennale per fare in modo che i comuni possano affrontare anche la questione del rilancio dell'immagine in termini turistici, immagine danneggiata dalle raffigurazioni di false invasioni che non rispondono alla realtà. I comuni infatti nonostante gli sbarchi garantiscono la sicurezza dei cittadini e la tranquillità sociale.

A Lampedusa per esempio non è mai avvenuto alcun atto di criminalità legato ai migranti”.

Seppur condivisibile l’idea del Presidente della Regione, ovvio non pensare che essa potrebbe innescare una corsa da parte dei Comuni ad accaparrarsi il maggior numero di giovani migranti al fine di rimpinguare le proprie casse comunali con un ritorno, facile immaginare, anche in termini elettorali.

Il giorno dopo l’annuncio di Crocetta, dal Comune di Mazara del Vallo fu diramata una nota attraverso la quale sia annuncia la realizzazione di un’area per le emergenze in contrada Affacciata per ospitare una tendopoli in grado di accogliere una popolazione di circa 300 persone in caso di eventi calamitosi che ne prevedano l’utilizzo. L’idea è abbastanza interessante, considerato anche quanto avvenuto in occasione del terremoto del 1981 dove il sistema di distribuzione delle tende fu molto discutibile. Ovviamente risulta però normale pensare che vista l’emergenza migranti tale area (un terreno di proprietà comunale alle spalle dell'ex mattatoio comunale) possa essere nel frattempo adibita a dare ricovero a quanti sbarcano in attesa di essere trasferiti, dopo i dovuti controlli, ai vari centri di accoglienza sia privati che comunali.

"Rendendo disponibile la nuova area il Comune trarrebbe benefici economici". Così è già pubblicato all'albo Pretorio On Line dell’avviso pubblico per la manifestazione d’interesse a partecipare alla procedura negoziata per l’affidamento dei lavori di realizzazione dell’Area di Ricovero in Contrada Affacciata. Il termine per la presentazione delle istanze è scaduto lo scorso 22 giugno. Il Dipartimento regionale di protezione civile, quale stazione appaltante, si riserva di individuare, nel rispetto del principio di proporzionalità, 15 operatori economici idonei ai quali sarà successivamente richiesto di presentare offerta al prezzo più basso, su un importo complessivo dei lavori di 478.476,65 euro. Nel caso in cui le ditte partecipanti siano in numero superiore a 15 si procederà al pubblico sorteggio anonimo. Le istanze si stanno esaminando.

I lavori consistono nella bonifica dell’area pari a circa 9.500 mq. (vedi in foto n.2 area adicente impianti sportivi di contrada Affacciata) con eliminazione degli arbusti e delle ceppaie; realizzazione di uno strato di tout-venant di cava dello spessore di 30 centimetri, con uno strato di base in conglomerato bituminoso; realizzazione di impianto elettrico e rete di illuminazione dell’area con pali tronco conico; realizzazione di impianto idrico e impianto smaltimento liquidi ed acque reflue (bianche e nere); recinzione con pannelli zincati modulari verticali.

L’area di ricovero è stata individuata dall’Ufficio Comunale di Protezione Civile ed inserita nella Pianificazione Comunale di emergenza. Il Dipartimento Regionale della Protezione Civile nell’ambito degli interventi del PO FESR SICILIA 2007-2013 – Linea di intervento 2.3.1.8, mantenendo la titolarità dell’intervento, ha dato mandato al Servizio Regionale per la Provincia di Trapani la predisposizione del progetto e degli atti consequenziali per la realizzazione dell’opera.

La questione relativa all’accoglienza di giovani migranti in Città è stata sollevata anche in occasione del Consiglio comunale di giovedì 11 giugno. I consiglieri Giorgio Randazzo (Fratelli d’Italia) e Giacomo Cangemi (Forza Italia) hanno presentato un’interrogazione sulla costituzione recente di una centro di accoglienza per immigrati presso la struttura dell’ex Hotel Ruggero II (ecco il link con il comunicato: https://www.primapaginamazara.it/index.php/attualita/5201-interrogazione-su-servizio-di-accoglienza-dei-cittadini-stranieri-richiedenti-protezione-internazionale ) .

“A tutto c’è un limite, anche alla solidarietà –ha aggiunto Randazzo nel suo intervento in Consiglio- in quanto l’area è circondata da istituti scolastici ed è nota per essere una zona poco serena dal punto di vista della sicurezza, si chiede infatti di far luce sulla idoneità della posizione dell’immobile per la destinazione d’uso alla quale è stato adattato”.

Sulla questione nella stessa seduta è intervenuto il consigliere Nicola La Grutta (M5S) dimostrando come il Comune di Mazara fosse al corrente dell’istituzione del centro di accoglienza per migranti minori non accompagnati di via Montevideo presso l’edificio dell’ex Hotel Ruggiero II: “il Comune –ha detto La Grutta- ha fornito il 14 maggio, con nota numero 29998, parere positivo e pertanto la dott.ssa Felicia Guastella del Dipartimento Famiglia e Politiche Sociali della Regione ha firmato il decreto di autorizzazione il 25 maggio scorso all’istanza presentata dall’Ente Cooperativa Sociale Fiori di Pesco con sede legale in Via Montevideo n.20”. Le parole di La Grutta hanno destato sorpresa, ed un certo imbarazzo, anche fra i consiglieri della maggioranza che sostiene l’Amministrazione Cristaldi e lo stesso vice sindaco Bonanno e l’assessore alle Politiche Sociali.

Sempre L’Amministrazione Cristaldi il 12 maggio scorso diede notizia di un sopralluogo effettuato nel complesso monumentale San Carlo Borromeo di via San Giovanni, dove l’impresa Edilux di Campobello di Mazara del Vallo ha completato gli interventi di recupero funzionale del manufatto, adeguandolo alla nuova destinazione di centro per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati. Al sopralluogo odierno hanno preso parte il direttore dei lavori, geometra Salvatore Ferrara, ed alcuni operatori del mondo del volontariato, tra i quali il dr.

Giuseppe Sieli, che si è congratulato con l’amministrazione comunale, definendo l’opera “una delle strutture pubbliche destinate a centro per minori stranieri non accompagnati tra le più straordinarie della Sicilia e forse del Paese”. L’immobile si erge su tre elevazioni di 350 metri quadrati ciascuna: al piano terra del complesso sono stati realizzati i vani cucina, mensa, infermeria e la sala visite mediche; al primo piano i vani per gli uffici amministrativi, la biblioteca, la sala lettura, la sala multimediale, aule didattiche, la sala svago e tv; il secondo piano, invece, è destinato interamente a zona notte.

Sono previsti 24 posti letto. Ma in futuro la capienza potrebbe essere incrementata. I lavori si sono realizzati grazie ad un finanziamento di oltre 3 milioni di euro ottenuto dall’amministrazione Cristaldi con i fondi Pisu – Pist, con un risparmio economico complessivo derivante da ribassi d’asta di oltre un milione di euro. La struttura è ora in attesa di collaudo e, una volta collaudata, potrà essere affidata in gestione ad associazioni o cooperative. Il progetto ha inoltre previsto la trasformazione dell’ex chiesa di via San Giovanni che potrà essere utilizzata per varie finalità, tra le quali laboratorio creativo e di teatro, anche quale strumento per facilitare l’apprendimento della lingua italiana da parte dei minori extracomunitari.

Ha ragione pertanto il Sindaco Nicola Cristaldi quando dice –come scritto in quella nota-che “Mazara del Vallo si conferma Città dell’accoglienza”, ovviamente più di un cittadino si interroga su come si conciliano queste affermazioni con le posizioni politiche dell’Amministrazione e della maggioranza del Consiglio comunale i cui membri hanno preso la tessera di Fratelli d’Italia, il partito del segretario Giorgia Meloni che avversa duramente l’accoglienza di immigrati sul suolo italiano. Ma d’altronde il business è business…

Poi un altro interrogativo riguarda la gestione di questi centri di accoglienza, sia privati che comunali: sono sempre le stesse cooperative e le stesse persone a gestire questo “business”?

Francesco Mezzapelle

12-08-2015 11,00

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