Grave crisi nel settore della Formazione Professionale

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
25 Giugno 2015 10:53
Grave crisi nel settore della Formazione Professionale

Premesso:Che la Formazione professionale, la “buona formazione”, sta assumendo sempre più importanza strategica nel mondo produttivo. Essa viene incontro, da una parte, ai fabbisogni formativi espressi dalle aziende; dall’altra alle esigenze dei giovani di acquisire competenze e dei lavoratori di mantenersi aggiornati ai continui cambiamenti del mercato.

Per questo motivo, il Fondo Sociale Europeo cofinanzia insieme alle Regioni corsi di formazione organizzati da Centri di formazione professionali pubblici, da enti privati convenzionati e da imprese;Che la Formazione professionale, intesa come “scuola dell’innovazione territoriale” favorisce attitudini all’auto apprendimento, al lavoro di gruppo e alla formazione continua ma, soprattutto, funge da ammortizzatore sociale per il lavoro nei confronti di molti giovani disoccupati e inoccupati;Considerato:Che il sistema della Formazione professionale nella Regione Sicilia ha generato negli anni una situazione oggi talmente critica da mettere a rischio la stabilità occupazionale e di conseguenza il futuro di tanti lavoratori, nonché delle loro famiglie; la mancata erogazione dei finanziamenti ha portato all’implosione degli Enti Professionali con la conseguente grave ripercussione sui lavoratori, posto che non percepiscono gli emolumenti da circa 20 mesi e che questo stato di cose è andato ben oltre le tempistiche previste dal dettato contrattuale e normativo, ma anche da ogni ragionevole principio di buon senso.

Eppure ancora oggi, con grande senso di responsabilità e di professionalità ogni giorno, gli operatori sono tutti sul proprio posto di lavoro, pur di non perderlo definitivamente come purtroppo accaduto per molti altri. E’ una situazione di gravissima emergenza e il governo regionale non può lasciar gravare tutto sulle spalle dei lavoratori e privare migliaia di giovani dell’obbligo formativo. Lavoratori che devono vivere la propria piena dignità professionale, al pari di ogni altro lavoro.

Un settore, quello della Formazione professionale, rispetto al quale si registrano ingiustificabili ritardi e inadempienze della Regione Sicilia che rischiano di distruggere l’intero comparto. La prospettiva, di questo passo, è la cancellazione di posti di lavoro e la nascita di nuovi disoccupati;Che la Regione ha tutti gli strumenti per risolvere il problema e se non lo fa è per una scelta politica che va contrastata e non coperta né giustificata;Constatato:Che diversi Istituti Professionali, con decine di operatori e centinaia di corsisti, sono radicati sul territorio di Mazara del Vallo, erogando servizi che per la loro natura hanno un ruolo per la preparazione tecnica e professionale fondamentale ed indispensabile per l’accesso a diversi settori di attività lavorativa.

Servizi che invece di essere implementati, riprogrammati e razionalizzati, vengono abbandonati alla casualità di esigenze contingenti;Che questi nostri concittadini, al pari di tutti gli altri loro colleghi che operano in tutta la Sicilia, a causa del mancato percepimento degli stipendi maturati, si trovano in una grave situazione di difficoltà economica; non vi sono prospettive per il futuro, viene calpestata la loro dignità e il diritto al lavoro e al giusto compenso.

Quando non si guadagna il pane, si perde la dignità. Questo è il dramma del nostro tempo, specialmente per i giovani (Papa Francesco).Ritenuto:Che la Costituzione Italiana recita all’art. 1 “l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro” ed agli art. 4 e 3, comma 2 che “la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto” (art.4 Costit.), “ è compito dello Stato rimuovere ogni ostacolo di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impedisce il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese (art.

3, comma 2);Che rispetto a questa situazione di grande impatto sociale, che tocca migliaia di lavoratori e rispettive famiglie, necessiterebbe che la politica Regionale assuma come prioritario l’impegno di trovare una soluzione definitiva, per contrastare la crisi del settore formativo, adottando atti concreti per la salvaguardia dei posti di lavoro e dei diritti finora negati;Ritenuto inoltre:Che la questione in oggetto non è di competenza comunale, ma che occorre dare un segnale politico di solidarietà nei confronti dei nostri concittadini che in questo momento lottano per la difesa e la tutela dei propri diritti e dei propri interessi e, più in generale un segnale politico forte contro l’aggressione al lavoro e alle migliaia di lavoratori che operano nel settore della Formazione in Sicilia,IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTAA interpellare le autorità regionali competenti per conoscere le azioni che intende mettere in atto per garantire il diritto al lavoro degli operatori e il diritto allo studio dei corsisti, ed eventualmente impegna altresì il Sindaco a chiedere l’intervento sostitutivo del Governo anche attraverso un Commissario ad acta.

"comunicato stampa"

25/06/2015

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