Giulia Martorana: “Salvino, io ti conoscevo così…”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
11 Dicembre 2013 17:54
Giulia Martorana: “Salvino, io ti conoscevo così…”

Un grande esorcismo collettivo. Questo vedo su Fb. La morte di Salvino sta suscitando nei mazaresi la necessità, forse per molti inconscia, di "prendere le distanze", di trovare una giustificazione

ad una morte assurda, di non sentirsi responsabili. Tra le righe leggo un sottile distacco. "Lo vedevo, ma non lo conoscevo"..."ha scelto di vivere in questo modo".. "i suoi problemi psichici"... Nessuno sceglie di vivere così, sono le circostanze della vita, l'indifferenza, il bivio che ad un certo punto imbocchiamo, a portarci a vivere la vita che abbiamo. Certo ci sono anche le scelte e Salvino aveva scelto di non vivere da emarginato "pazzo". Ha preferito vivere da "emarginato artista", quando si è trovato davanti queste due alternative.

Contrariamente a tutti coloro che hanno scritto su Fb, io lo conoscevo bene. Salvino era una persona colta, non uno che sputava frasi rubacchiate qua e là. Una formazione culturale eclettica, quindi, Salvino, non preoccuparti se chi ti ascoltava non capiva, tu lo sapevi bene e ne ridevi.. Una persona sensibile, che coglieva ciò che c'era dietro le persone e che quando creava un quadro da vendere ad una persona precisa, creava sulla base di ciò che vedeva nell'animo di quella persona. Spesso era il nulla..

al quale dava comunque forma e colore. Aveva "scelto" Salvino? Cosa aveva scelto? di non farsi rinchiudere e imbottire di psicofarmaci? Mi raccontava che dopo i Tso la sua anima rimaneva svuotata per mesi, privata dalla scintilla del creare e dell'osservare, del pensare e dell'agire.

Io lo conoscevo bene. Mi spinse 30 anni fa a dipingere, convinto che avessi talento. Manco da Mazara ormai da più di 20 anni, ma ci ritorno e quasi sempre lo incontravo. a volte mi evitava e se lo chiamavo mi faceva solo un cenno "No, non mi va".. a volte parlavamo per un po' come a settembre, l'ultima volta che l'ho visto e l'unica volta che ha permesso di fare qualche foto, una sola insieme (vedi foto). Salvino davanti ad un mondo fatto di corsa ai soldi ed alla "posizione sociale" aveva innalzato una corazza, ma bastava conoscerlo per fare breccia e incontrare la sua anima, nuda, dolente, curiosa e sempre speranzosa che qualcosa ancora potesse stupirlo. Io lo conoscevo Salvino. Di lui non ho neanche un quadro, ma di lui ho molto di più. Ho il suo modo di essere e di pensare.

Giulia Martorana 

11-12-2013 18,50

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