Il comune di Gibellina affida la cura del verde pubblico a cittadini e imprese. «E' giunto il tempo di coinvolgere i cittadini nella cura del territorio». Approvato in consiglio comunale un regolamento che apre alla sussidiarità orizzontale.La Città di Gibellina è un enorme parco pubblico con oltre 20.000 piante distese su oltre 7 ettari di giardini comunali. Si tratta di Carrubi, Pini, diverse specie di Ficus, di Jacaranda, di Pioppi, Ulivi, Cipressi e Robinie, piante da frutto, Agrumi, Fichi e Ficodindia, Mandorli, Nespoli e Ciliegi, tenuti assieme da arbusti della macchia mediterranea, dal Melograno al Mirto, dal Lentisco all’Oleandro, dall’Olivastro alla Strelitzia, solo per citare le principali essenze.Il Comune ogni anno conduce uno sforzo immane per garantire la cura del verde e, aspetto non trascurabile, una spesa oramai insostenibile.
«Continuiamo a ricevere sollecitazioni da imprese e cittadini di Gibellina che vogliono prendersi cura della propria città», precisa il Presidente del Consiglio Comunale Vito Bonanno. «E allora perché non coinvolgerli nella cura del verde pubblico. La città è dei suoi cittadini e, allora, la migliore garanzia è affidarla alla cura degli abitanti».Il Consiglio Comunale di Gibellina ha appena approvato un regolamento che consente a associazioni, imprese e singoli cittadini di chiedere in affidamento gratuito, per un massimo di tre anni, un area da progettare, abbellire e curare.
«Si apre una nuova stagione politica che vede i cittadini in prima linea nella cura del territorio». Ribadisce il Sindaco Salvatore Sutera. «È l’applicazione concreta del principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale: privati cittadini contribuiscono alla cura dei bisogni collettivi e alle attività di interesse generale, alla politica rimane la funzione di programmazione e coordinamento».È allo studio del Comune, inoltre, l’abbandono delle pratiche di diserbo chimico e l’avvio di progetti di diserbo sperimentale e biologico.
L’amministrazione sta spingendo le politiche del Comune verso il ritorno al diserbo meccanico e manuale o, ancora, verso il piro-diserbo, il diserbo attraverso il calore che, dal punto di vista ecologico, ha un impatto ambientale del tutto trascurabile. «Stiamo pensando a una direttiva che mette al bando l’uso dei pesticidi», afferma l’Assessore all’Ambiente Gioacchino De Simone. «Le erbacce saranno antiestetiche, ma preferiamo proteggere i nostri concittadini dal rischio di contrarre pericolose malattie».Continua così il lavoro dell’amministrazione Sutera nella direzione della sostenibilità ambientale: «eliminare lo spreco di acqua, puntare al decoro urbano, promuovere il rispetto dell’ambiente, puntare al ciclo virtuoso della raccolta differenziata sono i nostri pallini e lavoriamo ogni giorno per accrescere la qualità della vita dei gibellinesi.
Col nuovo regolamento, chi vorrà potrà chiedere l’istallazione di compostiere anche su spazi a verde pubblico», conclude L’assessore De Simone.
Comunicato stampa
27/02/2016
{fshare}