Fra crisi e pessimismo domani iniziano i saldi invernali. Il decalogo anti-fregature.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
03 Gennaio 2014 08:22
Fra crisi e pessimismo domani iniziano i saldi invernali. Il decalogo anti-fregature.

I saldi invernali partono ufficialmente domani in tutta la Sicilia, ma gli sconti, iniziati ieri in altre Regioni, fanno già registrare un nuovo record nel calo degli acquisti da parte dei cittadini. Così sono al momento rispettate

le previsioni del Codacons, che come ogni anno fornisce le stime ufficiali sulle tendenze dei consumatori nel periodo di sconti stagionali.

Il calo delle vendite rispetto ai precedenti saldi del 2012 raggiungerebbe quota -20%, un dato estremamente negativo se si pensa alle forti riduzioni di spesa effettuate negli anni precedenti dalle famiglie. I consumatori, a causa della crisi economica in corso e in vista di tempi duri, limiteranno ulteriormente il budget da destinare agli sconti di fine stagione, e acquisteranno solo beni indispensabili e di valore contenuto, al punto che meno della metà delle famiglie potrà permettersi compere durante i saldi, e il valore medio dello scontrino scenderà a 92 euro.

In alcuni piccoli negozi i saldi , non ufficialmente, erano iniziati subito dopo Natale. Le promozioni quest'anno rispetto agli anni precedenti si presentano come delle vere e proprie svendite con ribassi che raggiungono già il 50%.

Fra molti commercianti della Città aleggia un certo pessimismo sulla possibilità di far fuori la grossa mole di merce rimasta invenduta in magazzino; ma quanto non è un dato nuovo visto che la città già da più di un quinquennio soffre una vera e propria regressione economica a causa della grave crisi del comparto pesca che ha colpito di riflesso altre attività ad essa collegate. Molti in questi anni sono stati i negozi aperti e chiusi dopo qualche mese, vedi anche alcune saracinesche abbassate nel centralissimo Corso Umberto I.

Un calo delle vendite si è registrato durante il periodo delle festività. Sia gestori di boutique che di grossi negozi in franchising hanno evidenziato la tendenza delle famiglie a concentrare sempre di più nel periodo dei saldi l'acquisto di abbigliamento.

"Le vendite natalizie non sono state positive come del resto anche la stagione autunno-inverno, nel suo complesso, non è stata particolarmente brillante, considerando le rimanenze attualmente disponibili –hanno sottolineato in particolare i gestori di alcune boutique del centro". Per quanto riguarda gli sconti, questi in alcuni piccoli negozi e boutique, che mostrano con grossi caratteri nelle loro vetrine le percentuali di ribasso, partono dal 40% ed arrivano fino al 50%.

"Cerchiamo –hanno detto alcuni gestori, viste le vendite durante il periodo autunno-inverno di trarre il massimo fin da subito per ridurre le scorte di magazzino". Anche i negozi più grandi, quelli di noti marchi concessi in franchising, nonostante i prezzi imposti, vanno già oltre il 30%.

Ad oggi comunque si evidenzia come la categoria ad operare i maggior acquisti siano i giovani, ragazzi, già lavoratori e ancora single. Numerosi universitari invece preferiscono spendere, avendo più possibilità di scelta, nelle città nelle quali si sono trasferiti appunto per lo studio.

Purtroppo, non mancano i rischi che dietro alle grosse percentuali di saldo si nascondano delle vere e proprie truffe. Un esempio su tutti? Un presso di partenza di un capo volontariamente gonfiato e poi scontato.

Il Codacons ha redatto il decalogo per fare buoni affari, districarsi nella selva dei saldi e prevenire i sempre possibili trabocchetti:

1) Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad es. perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce "Saldo" deve essere l'avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. E' improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

3) Girate. Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l'effettività dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l'acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.

4) Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell'articolo guardando l'etichetta che descrive la composizione del capo d'abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.

5) Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all'acquisto). Un commerciante, salvo nell'Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.

6) Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell'acquisto.

7) Negozi e vetrine. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla "nuova". Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

8) Prova dei capi: non c'è l'obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l'adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

10) Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.

03-01-2013 9,15

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