Ferragosto: c’era una volta Tonnarella

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
16 Agosto 2013 08:47
Ferragosto: c’era una volta Tonnarella

Era da qualche anno che volevo scrivere alcune riflessioni sul Ferragosto a Mazara.Lo spunto me lo ha dato la recente ordinanza del Sindaco con la quale si impongono alcune restrizioni al traffico a Tonnarella la Notte di Ferragosto.

Mi sono chiesto, e con me moltissimi altri, ma tanto chi ci va più a Tonnarella ?E , spontaneamente, tornano in mente le grandi notti , dagli anni 70 in poi, quando l'intero litorale si trasformava in un'unica fiamma, per una festa autenticamente "popolare", nel senso che derivava proprio dal popolo. Trentamila persone insieme, a ballare, a giocare con l'inevitabile tuffo nelle acque buie, per poi cercare ristoro al falò più vicino.Mi è capitato centinaia di volte, di vedere turisti provenienti dal nord ( turisti veri, non mazaresi di ritorno), esaltarsi davanti a questo spettacolo unico, e giurare che da nessuna parte al mondo esisteva qualcosa che rassomigliasse lontanamente a questo.E' chiaro che esisteva anche l'altra parte della medaglia.

Al mattino la spiaggia di Tonnarella sembrava essere stata al centro di un bombardamento, con tizzoni ancora ardenti, con bottiglie e rifiuti vari sparsi dovunque.Ma è qui, che i politici locali, coloro che ci hanno governato e ci governano, hanno dimostrato scarsa capacità e lungimiranza.A Venezia, nei secoli scorsi, hanno forse vietato il Carnevale perchè l'indomani era tutto sporco ?A Pamplona hanno vietato la corsa dei tori perchè bla bla ?Ad Ivrea non hanno più tirato arance perchè pissi pissi ?No, hanno semplicemente regolamentato quella che era una iniziativa popolare, rendendola un punto di forza per il turismo (aiah !!) e consegnandola alla leggenda.Le città vicine nel tempo hanno cominciato ad imitare quel che accadeva a Mazara ed oggi, in questo campo, sono diventate il punto di riferimento.A Mazara invece, i governanti, hanno ceduto alle lusinghe di quel centinaio di "moralizzatori", con tanto di villino prospiciente la spiaggia (causa prima del deterioramento dell'arenile), che si lamentavano perchè la mattina del 15 non potevano fare il bagno "comodamente".

E poi quella musica, col volume così alto, "ma dove siamo ?". E quelle tende! Che fanno tutti questi giovani in tenda ? sicuramente "sesso sfrenato", e "deve esserci per forza droga ".Ho ascoltato nel tempo, discorsi assurdi e paradossali. Qualcuno sosteneva che nella Notte di Ferragosto a Mazara si registrava il più alto numero di casi di ragazze che rimanevano incinte. Da sbellicarsi dalle risate, come quando "quel tipo" alla Tv dichiarava che era consuetudine dei ragazzi fare la "cacca" davanti ai cancelli dei preziosi villini.No , bisogna assolutamente Vietare.

Niente falò. Niente tende. Niente musica.I signori dei villini devono dormire, e poi domani mattina devono andare in spiaggia.Sarebbe bastato invece, predisporre in anticipo alcuni bracieri. Organizzare la pulizia straordinaria la mattina del 15 ( non si fa così forse per la Fiera,anzi le Fiere, al Lungomare?) ed un servizio di ordine pubblico lungo la spiaggia, per evitare problemi. Di più. Occorreva rafforzare e pubblicizzare l'evento a livello globale. Oggi forse qualcuno non parlerebbe di crisi.No, molto meglio mandare i nostri ragazzini in moto, in preda all'alcol (perchè è così Tonnarella o non Tonnarella), per le sicure strade che portano a Kartibubbo, a Tre Fontane o a Porto Palo.

Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.Non andrò a Tonnarella la Notte di Ferragosto. Ci sono stato due anni fa.Una tristezza infinita, e dire che almeno uno dei Lidi aveva organizzato qualcosa. Oggi invece, nulla di nulla. Il silenzio totale. Che accada quel che deve accadere, ma non da noi. Non a Tonnarella.

Enzo Serra

 

16-08-2013

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